Coppa Italia, arrestato Ciro Esposito e i legali assumono difesa gratuita. Lo zio: "Le vittime siamo noi"

05/05/2014 14:37

''Giuseppe e Vincenzo Esposito, zii di Ciro, il tifoso del ancora in coma in ospedale a Roma, ci hanno chiesto la disponibilita' ad assistere e a difendere il nipote''. E' quanto fanno sapere gli avvocati Sergio ed Angelo Pisani dopo l'arresto del giovane per rissa.

''Abbiamo confermato la totale e gratuita disponibilita' ad assumere la difesa - spiegano i legali - ed a chiarire subito la vicenda nel pieno rispetto della realta' e delle dovute indagini''. ''L'avvocatura napoletana - aggiungono - e' unita con la citta' per chiarire questa vicenda nell'interesse dell'immagine di un'intera regione. Anche la Camera Penale di si e' resa disponibile gratuitamente per il caso''.

Intanto, continua l'attesa davanti al pronto soccorso del Policlinico Agostino Gemelli, dei parenti di Ciro Esposito. Il ventinovenne ieri è stato sottoposto ad un intervento riuscito e la scorsa notte è trascorsa in maniera «stabile». Oltre alla mamma Antonella Leardi, al padre Giovanni Esposito, sono presenti anche gli zii e la fidanzata. Volti turbati tra i familiari di Esposito dopo aver appreso che il loro parente è piantonato in ospedale. «Le vittime siamo noi. Dopo l'appello della mamma si sono fatti avanti tanti avvocati per tutelare Ciro, anche da Scampia. In Italia non esiste la prevenzione, questo episodio si poteva evitare. Si poteva prendere questo personaggio, quello che ha sparato a mio nipote, e metterlo in galera o comunque fermarlo preventivamente». Lo dice Edoardo Esposito, uno degli zii di Ciro Esposito

(ANSA)