04/03/2015 19:13
È una Fiorentina in emergenza quella che sarà di scena domani a Torino per la semifinale d'andata di Coppa Italia con la Juventus. Ma non per questo si sente battuta in partenza: parola di Vincenzo Montella che con i suoi giocatori ha una gran voglia di continuare questo periodo magico, infarcito da 12 risultati utili di fila e vere e proprie imprese come l'eliminazione dalla Coppa Italia della Roma, quella in Europa League del Tottenham e il successo ottenuto domenica con l'Inter, chiudendo il match in 9 contro 11. «I Della Valle hanno la smania di alzare un trofeo e se lo meriterebbero per quanto fatto e investito finora. L'anno scorso ci siamo andati vicini, ora ci riproveremo per loro e per noi stessi - dichiara il tecnico viola - Anche io come allenatore non ho ancora vinto nulla e riuscirci è il sogno di ciascuno di noi. Peraltro siamo ancora in corsa su tutti e tre i nostri obiettivi, la Coppa Italia appare quello più semplice perchè il più corto, ci sono solo due gare per arrivare alla fine. Il fatto è che la pensa così anche Allegri».
E la Juve non è certo un ostacolo facilissimo da superare, specie sul suo campo: «La squadra bianconera è in assoluto la più forte per questo sfidarla è sempre qualcosa di speciale, che dà particolari stimoli. Avrei preferito che la corsa scudetto la impegnasse di più, so che a questa Coppa tiene quanto noi e per questo domani sarà una gara tosta. Mi auguro di vedere da parte nostra tutto il meglio delle sfide giocate con Tottenham e Inter: spirito di sacrificio, qualità, mentalità, coraggio».
S'annuncia però una Fiorentina incerottata e con tanti assenti: Pizarro non è stato neppure convocato, lo stesso Tomovic, Savic, Babacar e Tatarusanu. «Borja Valero parte con noi ma è ancora dolorante e Basanta rimane in dubbio, pure Mati Fernandez è da valutare. Insomma quello che sta maglio di tutti sono io - ride Montella - Comunque sarà una Fiorentina lo stesso competitiva». Iniziando dalla porta che sarà ancora difesa da Neto possibile futuro bianconero: «Ho la fortuna di avere due ottimi portieri, è un gran bel problema. Come ho visto Neto? Sereno, non so se davvero andrà alla Juve, però se sta bene per me gioca».
Uno dei punti di forza di questa Fiorentina è anche l'attacco: tornerà titolare Gomez dopo aver saltato l'Inter e nel tridente s'annunciano anche Joaquin e lo scatenatissimo Salah. «Mario ha avuto un problemino fisico ma ora è a disposizione. Quanto a Salah, l'obiettivo di ogni allenatore è migliorare i propri giocatori ma a noi lui va benissimo così, si è integrato perfettamente e subito, ne siamo molto soddisfatti». Lo stesso vale per il suo rapporto con la proprietà e con la Fiorentina cui è legato ancora da un contratto che scade nel 2017: «I rapporti sono ottimi, ci sono grande chiarezza e rispetto da ambo le parti e quindi ci sono tutte le condizioni per andare avanti insieme, non vedo perchè non dovrebbe essere così».
(ansa)