Spezia, Fusco (ds): "La sfida con la Roma un traguardo bello e gratificante. Sadiq e Nura hanno un futuro importante"

03/12/2015 00:14

RETE SPORT - "E' ovvio che siamo contentissimi di giocare contro la squadra della Capitale in uno stadio come l'Olimpico. E' una cosa bella e gratificante per il nostro lavoro". Pietro Fusco, coordinatore dell'area tecnica e direttore sportivo dello Spezia, commenta così l'imminente sfida di Coppa Italia tra la formazione ligure e la Roma.

Fusco, intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica romana, parla poi dei due 'ex' Umar e Abdullahi, acquistati dalla Roma la scorsa estate: "Mi reputo un po’ il padre putativo di e e a vederli nel giro della prima squadra un po’ di commozione c’è stata. Sono due ragazzi che hanno una prospettiva importante. I ruoli fanno la differenza e da un attaccante ci si aspettano i gol, mentre da un difensore ci si aspetta di più la prestazione. Da questo punto di vista è più avanti rispetto a , che in questo senso può avere qualche difficoltà, ma sono entrambi ragazzi di talento". Fusco parla nello specifico di , fermato da un'anomalia cardicaca: "L’ho sentito ieri sera, ovviamente scalpita e vuole tornare a giocare. Per fare questo ci vogliono i tempi necessari ma è abbastanza sereno".

"Siamo onorati di avere una strada privilegiata con la Roma, è ovvio che, se un domani ci dovesse essere qualche altro profilo importante, ben venga lavorare insieme su qualche altra situazione - prosegue il ds spezzino sulla trattativa che ha portato nella Capitale i due giovani nigeriani -  E’ un po’ un motivo di discussione se era meglio tenerli con noi o mandarli via, ma credo che quando ti chiama un top club come la Roma è giusto che i ragazzi facciano questo percorso. Poi, se la strada migliore sarà magari un’esperienza formativa in un campionato importante come quello di B, perché non riprovarci insieme per poi darli definitivamente alla Roma… Cercheremo la strada migliore di comune accordo. Le cifre dell’affare? L’operazione è stata fatta dai ds di allora, e Angelozzi, non voglio dire bugie e preferisco non parlarne".