12/02/2011 21:41
Ora, l'ex FC Internazionale Milano e Galatasaray AŞ coltiva ambizioni più grandi: superare l'AS Roma agli ottavi di UEFA Champions League.
"Tutto è iniziato sei anni fa, quando sono arrivato allo Shakhtar - commenta Lucescu a UEFA.com. Il presidente Ahmetov mi ha chiesto di creare una squadra competitiva a livello internazionale. Voleva vincere una coppa europea e ci siamo riusciti battendo il Werder Bremen nella finale di Coppa UEFA a Istanbul".
Nonostante quel successo, il primo per una compagine ucraina in Europa dopo l'indipendenza, Lucescu era convinto che la squadra avesse le carte giuste per fare di più. Quest'anno, lo Shakhtar ha dimostrato che aveva ragione, diventando la prima formazione del paese a raggiungere la gli ottavi di finale di Champions League e precedendo nel girone addirittura l'Arsenal FC.
"Volevamo qualificarci per la prima volta. Dopo due tentativi falliti ce l'abbiamo fatta, e meritatamente", aggiunge. Un fattore importante del successo dello Shakhtar sono stati brasiliani, che Lucescu è riuscito ad adattare al più aspro calcio Ucraino. "Abbiamo deciso di creare un nucleo di giocatori di grande talento - spiega il tecnico -. Qui il calcio è molto più aggressivo, fisico e veloce, ma avendo giocatori molto tecnici ho potuto costruire facilmente il resto della squadra. Penso che al momento lo Shakhtar sia la squadra più brasiliana in Europa".
Ma i punti di forza della squadra non finiscono qui. L'allenatore è infatti riuscito a integrare gli stranieri con le più giovani promesse ucraine. "Mi piace lavorare con i giovani, perché voglio insegnare loro come diventare grandi atleti. Probabilmente siamo la squadra più giovane che si è qualificata in Champions League. Contro il Braga, c'erano cinque giocatori con meno di 21 anni". Per raggiungere i quarti - impresa già compiuta con il Galatasaray nel 2001 - Lucescu deve eliminare la Roma, che affronterà mercoledì allo stadio Olimpico.
L'ultimo confronto diretto nella capitale, a settembre 2006, è stato vinto 4-0 dai giallorossi. Pur prevedendo "un'atmosfera caldissima" e considerando la Roma una delle aspiranti allo scudetto, Lucescu non vede grandi margini tra le due squadre. "I tifosi romani mettono sotto pressione gli avversari, ma anche la loro squadra - commenta -. Quello che abbiamo imparato nell'ultima partita ci aiuterà, ne sono convinto. Inoltre, c'è sempre meno differenza tra il calcio occidentale e quello dell'est. Qui sono arrivati tanti giocatori di talento. Le Coppe UEFA vinte da Galatasaray, CSKA Moskva, Zenit e Shakhtar indicano che questi paesi hanno sempre più speranze di farsi valere in Champions League".
Lucescu ha poi parlato del suo rapporto con il tecnico della Roma Claudio Ranieri:
"Il nostro rapporto di stima e amicizia è iniziato dopo la gara, disputata ormai qualche anno fa, che il suo Chelsea perse con il mio Besiktas" - ha dichiarato Lucescu - "dopo quella partita ci siamo tenuti in contatto e abbiamo continuato a scambiarci informazioni. Siamo rimasti in ottimi rapporti ed ho una grande stima di Ranieri perchè ovunque è andato, che fosse il Chelsea, la Juventus o la Roma, ha fatto bene e ha avuto successo" - ha proseguito il tecnico dei prossimi avversari della Roma in Champions che, e proprio sulla partita di mercoledì, ha confessato:"Non avrei voluto incontrarlo da avversario, proprio per il rapporto che ci lega. Comunque ho apprezzato molto i suoi commenti positivi sullo Shakthar e posso dire lo stesso dei giallorossi". Il suo giudizio sul cammino della Roma in campionato è poi molto positivo:"Hanno avuto un avvio stentato ma si sono ripresi bene, poi hanno quattro attaccanti prolifici ed esplosivi".
Tuttavia Lucescu non dimentica il suo ultimo precedente a Roma, terminato con un sonoro 4-0 inferto dall'allora Roma di Spalletti alla sua squadra: "Il 4-0 ci ha lasciato una brutta cicatrice. Quella gara fu dominata da noi ma questo non bastò ad impedire la goleada finale. Purtroppo giocare all'Olimpico non è facile, i tifosi giallorossi sono un'arma in più, sanno mettere tanta pressione agli avversari e alla propria squadra". Il tecnico dello Shakthar chiude poi con ottimismo:"Dopo i quattro gol dell'andata, ci vendicammo al ritorno ma ciò che è importante è che abbiamo fatto tesoro di quell'esperienza e sapremo gestire la situazione".
(uefa.com)