22/10/2014 16:57
Le squadre italiane non sono abituate al pressing, per questo nei confronti con i grandi club europei si trovano spesso in difficolta': questo, in sintesi, il parere di Arrigo Sacchi, allenatore di lungo corso e fra i piu' vincenti di sempre fra i tecnici italiani, dopo la partita di ieri sera tra Roma e Bayern, finita 7-1 per i tedeschi. La Roma dunque ha perso la partita perche' ha perso ''il confronto sul pressing, devo dire che quello della formazione di Guardiola era talmente insistente che forse non si puo' nemmeno chiamare cosi'''. Un anno fa un altro grande ex del calcio italiano, Fabio Capello, disse che la serie A non era allenante riferendosi alle difficolta' della Juve in Europa: ''Diciamo che non ha torto e non ha neanche ragione....'', dribbla Sacchi.
Piu' in generale, nelle sfide delle coppe europee, secondo l'ex ct azzurro, i club italiani scontano il fatto che ''da noi non si fa pressing'', il problema quindi non riguarda solo la Roma. E ricorda che ''da direttore delle nazionali giovanili cercavamo di spiegare ai ragazzi che bisogna non solo fare il pressing, ma soprattutto non subire quello degli avversari''. La filosofia di Sacchi quando allenava il Milan stellare che vinse tutto, era un'altra: ''ai miei ragazzi dicevo che il nostro vero pressing era quello di sfuggire al pressing degli altri, per potere fare il nostro gioco''.