24/04/2018 20:51
LAROMA24.IT - Oggi tocca a noi. L’abbiamo detto, oh se l’abbiamo detto, ma stasera è più vero del solito. Oggi, dopo 34 anni in fila, tocca di nuovo alla Roma. Tocca di nuovo a noi.
Te n’accorgi appena t’affacci al balcone, Roma fa un rumore diverso dal solito.
Lo senti se scendi per strada, Roma sta a pensa a altro. C’ha la testa compressa dentro lo stomaco, dove s’arrovellano ansie, paure, desideri, ambizioni e sogni erotici come l’”1-3 e segna Dzeko”.
Incroci uno sguardo al semaforo, vedi un signore che ha comprato l’inserto dedicato alla sfida di stasera, un ragazzo con la maglia della Roma e capisci che ridotto come te, con le visioni nauseanti che t’ha regalato quest’attesa infinita, ci sta un popolo intero.
Dentro a questo nucleo romanista c’è l’ottimista che ti convince che se po’ fa, e per un attimo ci riesce pure, quello che è pronto a scommetterci sopra perché se dovemo gode, lo dovemo fa su tutti i fronti, nessuno escluso. E poi ti fermi con chi l’ha visto sul serio che è successo 34 anni fa e se gli chiedi com’è stato guarda nel vuoto, spegne ogni smorfia, per un attimo smette d’esistere.
Poi te guarda, ride, cambia discorso. Perché oggi tocca a noi.