26/11/2018 19:18
Giornata di vigilia di Real Madrid-Roma. Alle 13.30 ci saranno le parole dei protagonisti. Il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco torna a parlare in conferenza stampa prima del match di Champions League. Al fianco dell'allenatore ci sarà Aleksandar Kolarov nella sala Champions di Trigoria. Questo il loro intervento:
Domanda a Di Francesco: perché la sconfitta contro l’Udinese?
Quello che è mancato è la determinazione, quel qualcosa che non si compra al supermercato. È quella voglia di vincere partite con maggiore cattiveria. Aver perso mi ha dato un fastidio veramente enorme.
Domanda a Kolarov: cosa non ripetere rispetto alla gara d'andata?
Sicuramente il mister ha preparato bene la partita. A Madrid non siamo stati all’altezza e domani dobbiamo giocare. Siamo a casa nostra e dobbiamo dimostrarlo dal primo minuto che loro sono ospiti. Dobbiamo partire forte e cercare di vincere la partita.
Domanda a Di Francesco: le condizioni degli infortunati?
Pellegrini non ci sarà, nemmeno per l'Inter. Oggi l'ultimo provino per Olsen, i risultati degli ultimi provini sono buoni.
Domanda a Kolarov: solo una coincidenza la differenza di prestazioni tra campionato e Champions?
Solo una coincidenza, in campionato la squadra fa fatica ma alla fine raggiungeremo il nostro obiettivo, arrivare tra le prime 4. Parlo per me, affronto ogni partita allo stesso modo.
Domanda a Di Francesco: 19 volte in area dell'Udinese senza mai tirare.
Si lega ai tanti dati che diventano negativi visti i risultati. Manca il fatto di crederci di più quando si entra in area. Il lavoro ti permette di uscirne, ma anche la possibilità di avere subito una partita importante, per rimettersi subito in discussione.
Domanda a Di Francesco: partita importante per il suo futuro?
Parlo della squadra, non di me, sento di avere la fiducia della società. E' una partita importante, possiamo prenderci la qualificazione alla fase finale.
Domanda a Kolarov: sarà difficile senza De Rossi, Manolas e Pellegrini?
Si, ma sarebbe stato lo stesso con loro. Il Real ha vinto 3 Champions, anche con tutti a disposizione sarebbe stata difficile. Ma faranno fatica a batterci, è sicuro.
Domanda a Di Francesco: Manolas recuperato? La cattiveria è una qualità che si allena? Real davvero in crisi?
Oggi l'ultimo test, se lo supera sarà della partita. L'allenatore è sempre lo stesso che ha portato la squadra ad essere sempre aggressiva, ma sono discorsi che fanno tutti, la cattiveria è qualcosa di astratto. Se calci in porta ridendo non fai gol. E' qualcosa che si può allenare, si vede che l'allenatore deve raddoppiare il suo lavoro. Ma personalmente mi faccio un esame di coscienza ogni giorno. Il Real può dire la stessa cosa di noi, sono due squadre 'malate' in campionato ma che fanno il loro percorso in Europa. Ce la giocheremo ad armi pari, già che la Roma se la giochi in queste condizioni credo che sia qualcosa di positivo.
Domanda a Di Francesco: il Real ha cambiato allenatore, ha notato differenze con Solari?
Secondo me è molto simile alla squadra precedente, non vedo grandi differenze. A livello psicologico invece si, loro venivano da un ottimo momento quando ci siamo affrontati. E' un momento totalmente differente.
Domanda a Di Francesco: conosce bene gli umori della piazza, una vittoria con il Real alimenterebbe i rimpianti per il campionato?
Giochiamola prima, questa partita. Kolarov ha parlato in maniera positiva ed è giusto mandare messaggi positivi. Mettiamoci qualcosa in più, raddoppiamo gli sforzi e poi faremo le valutazioni. Non possiamo sempre abbatterci e mollare. siamo già usciti da queste situazioni. Il difetto più grande di cui ho sempre parlato è la continuità. Dobbiamo riportarla in senso positivo.
Domanda a Kolarov: possibile che a Udine sia mancata la voglia di vincere?
Parlo per me: la voglia di vincere non è mai mancata, nemmeno agli altri. Ci può stare perdere una partita o due, ma nessuno gioca per perdere. L'Udinese ha segnato al primo tiro, ha avuto un'altra occasione. Le partite girano così, sappiamo che non stiamo in un ottimo momento, ma non sentiamo difficoltà. Personalmente mi piacciono questi momenti, quelli in cui devono uscire fuori più gli uomini che i giocatori. Dobbiamo fare gol per vincere, è vero che anche con Spal, Chievo e Bologna dovremmo vincere anche in 8. Sono partite che girano così, non manca la voglia di vincere. Il calcio è questo, non deve ma può capitare. Ma ora ci sono Real, Inter e Cagliari. Le prossime partite vanno vinte da uomini, è questo il modo giusto di pensare
Domanda a Di Francesco: viste le assenze di De Rossi e Pellegrini, ci sono possibilità di tornare al centrocampo a 3?
Non parlo di formazione per dare vantaggi agli altri. Non ho deciso nulla, nemmeno il sistema di gioco. Penso a tutto, dico solo che tutti hanno la possibilità di scendere in campo, titolari e non, come piace chiamarli a voi. Potrebbero esserci anche delle sorprese.
Domanda a Kolarov: come sta con il piede? C'è il rischio di aver sottovalutato le gare di campionato?
Riguardo il piede sto bene. E in Serie A non va sottovalutato nessuno, non lo dico io ma è cosi. Erano partite da vincere e invece le abbiamo perse o pareggiate. Non siamo riusciti a fare risultato con le 'piccole', speriamo di fare il nostro dovere e quello che è alla portata delle nostre qualità
Domanda a Di Francesco e Kolarov: rispetto all'andata quanto è cambiata la Roma?
Di Francesco: Sicuramente la Roma è cambiata a livello d'identità, ora è più delineata ma bisogna ancora continuare questo percorso per incappare in queste trappole. Come quelle della sosta. Non so se sia una casualità ma troppi indizi fanno una prova, tante cose mancano ma è cambiata la condizione e c'è stata la crescita di tanti giovani, dai quali è lecito aspettarsi alti e bassi.
Kolarov: nulla da aggiungere, il mister ha detto tutto.
Domanda a Di Francesco: la reazione di Kluivert a Udine dopo il cambio, ha parlato con il giocatore?
Questa mi è nuova... Magari era arrabbiato con se stesso. Non l'ho visto nemmeno in tv, guardo le partite con l'audio a zero. Dopo vi farò sapere.
Domanda a Kolarov: il suo rendimento è condizionato anche dal sistema di gioco?
No, non cambia. Ho avuto un problema al piede ma se vado in campo è segno che sono in grado. Ora sto bene fisicamente, giocare con una difesa a 4 o a 3 per me non cambia nulla.
Domanda a Di Francesco e Kolarov: cosa promettete ai tifosi?
Di Francesco: Di dare il massimo, come sempre. Abbiamo grande rispetto per chi verrà allo stadio. E' chiaro che domani ci saranno 65 mila spettaroti, al di là dell'avversario la Roma in Champions ha fatto un bell'andamento. Sono giustamente arrabbiati, ma lo siamo anche noi, come vedete non siamo sorridenti. Spero di avere un altro viso anch'io domani. Promettiamo impegno e serietà, questo deve chiederci il tifoso. Se mi viene a parlare di formazione e scelte, mi incavolo. Deve chiederci impegno e serietà e questo deve par parte del nostro modo di essere.
Kolarov: Non devo promettere nulla a nessuno, siamo consapevoli di avere sempre il sostegno dei tifosi, in casa e in trasferta. Se sono arrabbiati è un loro diritto. Non prometto nulla a nessuno se non a me stesso di fare il mio lavoro al massimo, come faccio sempre dal primo giorno in cui ho giocato a calcio. Sono pienamente d'accordo con il mister: il tifoso può essere arrabbiato, può esprimere la sua opinione allo stadio. Ma il tifoso in generale, non solo quello della Roma, deve essere consapevole anche che di calcio capisce poco. Anche io ad esempio seguo tennis e basket ma capisco poco, posso fare solo il tifo, non posso mettermi a parlare di come dovrebbe giocare Djokovic... Posso fare il tifo, inc****rmi se si perde, ma non posso ragionare sulla tattica, non mi permetterei mai. Qui si chiacchiera, si spreca tanto il fiato e questo non porta a nulla.
Domanda a Di Francesco: si aspettava un crollo tale del Real? Un vantaggio per voi affrontarli dopo il ko con l'Eibar?
Anche noi arriviamo da una sconfitta, è una partita a sè. Sembra che affrontiamo una squadretta, ma vi ricordo che sono i campioni d'Europa. Serve una grande partita. Non mi sono dato una spiegazione al loro momento, ho altro a cui pensare