10/03/2021 14:13
Alla vigilia di Roma-Shakhtar, e dopo l'allenamento mattutino che ha visto il rientro in gruppo di Dzeko, Paulo Fonseca parlerà in conferenza stampa. Oltre al tecnico giallorosso, come da consuetudine prima delle gare europee, interverrà anche un calciatore: oggi i microfoni accoglieranno le parole di Lorenzo Pellegrini.
Queste le parole di Pellegrini:
Avete giocatori di grande respiro internazionale: è cresciuta la vostra consapevolezza rispetto al ko con il Siviglia?
Deve essere così, da quasi 2 anni lavoriamo insieme con il mister e con un gruppo consolidato, la consapevolezza deve essere cresciuta. Tutte le attenzioni del caso per lo Shakhtar, una squadra forte che arriva dalla Champions, ma faremo la nostra partita e quello che saremo più bravi a fare.
Come vive questa altalena di giudizi dei tifosi? La sprona o si sente eccessivamente bersagliato dalle critiche?
Il calcio è bello perché è di tutti, sappiamo che dobbiamo essere abituati a questo tipo di giudizi. Di certo non è questo che mi sprona, la mia unica preoccupazione è migliorare sempre quello che faccio in campo per essere a posto con me stesso.
Miglior assistman da fermo, ma ancora zero gol su punizione. È vero che in allenamento sta insistendo su questo?
Si lega un po' al discorso di prima, sono felice degli assist ma alle statistiche forse pensate più voi che noi. Sulle punizioni scegliamo insieme con lo staff di fermare ad allenarci. Ci sono tanti bravi tiratori, sia per punizioni che per angoli. L'importante è cercare sempre di migliorarsi, poi i risultati arriveranno.
Come definirebbe il progetto del club visto che i Friedkin sono qui già da 7 mesi?
Lo definisco sicuramente ambizioso, ho avuto la fortuna e la possibilità di parlare sia con loro che con Tiago Pinto e Fienga, ho capito l'ambizione che loro hanno e mi rende felice far parte di un progetto che vuole crescere. Io vengo ad allenarmi ogni giorno con l'idea di migliorarmi e tutto questo mi fa piacere. Ma è qualcosa che riconosco anche nel mister e nei miei compagni, è qualcosa che ti fa arrivare felice al campo d'allenamento.
Come mai la Roma ha concesso così tanti gol?
Spesso ci siamo creati difficoltà da soli, non è un problema di stile di gioco. Siamo organizzati e raramente subiamo se non ci creiamo noi problemi. Dobbiamo stare attenti nella gestione del pallone sotto pressing, serve più attenzione per non vanificare il nostro lavoro. Per stare in alto non c'è spazio per gli errori individuali, vanno limitati al minimo.
Mai battuta una big in campionato e lo Shakhtar è una grande squadra...
Direi che l'unica cosa da fare per migliorare è vincere queste due partite. Iniziamo a fare il nostro lavoro, mantenendo consapevolezza, per passare il turno. È l'unica cosa che possiamo fare per migliorare questo dato.
Le italiane stanno faticando in Europa, una sua opinione?
La Serie A non si è abbassata di livello, anzi, stiamo vivendo uno dei campionato più belli dopo il monopolio della Juve di questi anni. E la Serie A è uno dei campionati più difficili. Il percorso in Europa è qualcosa di soggettivo, è diverso da squadra a squadra. Speriamo di non rientrarci nemmeno noi in questi discorsi e di battere due volte lo Shakhtar, prenderemmo due piccioni con una fava (ride, ndr)