24/11/2021 13:47
DA TRIGORIA MDR - Tra la vittoria in casa del Genoa e l'impegno col Torino nel weekend di campionato, la Roma domani sera ospita allo Stadio Olimpico lo Zorya in Conference League. Alla vigilia della sfida, dopo l'allenamento mattutino, José Mourinho è intervenuto dalla sala stampa del "Fulvio Bernardini" di Trigoria, accompagnato dal centrocampista Jordan Veretout.
L'intervento di Mourinho:
È un girone che si è complicato. Qual è il significato di questa partita per voi?
"È molto semplice: se vinciamo siamo dentro, se perdiamo siamo fuori. Un pareggio lascia tutto aperto, il destino sarebbe ancora nelle nostre mani e dovremmo vincere in Bulgaria l'ultima. Significa che è una finale per noi e per loro. È una partita importante perché so che sarà molto dura per noi proseguire per tanti mesi in campionato e Conference League ma è un problema che vogliamo avere. Per questa ragione domani giochiamo con la massima forza per cercare di vincere".
Domenica a fine partita ha detto che domani, col Torino o in entrambe giocherà Zaniolo. Cosa si aspetta domani dalla partita di Zaniolo?
"Non si mi aspetto niente in particolare dalla partita di Zaniolo, mi aspetto tutto dalla squadra. Come squadra abbiamo vinto bene contro il Genoa e domani come squadra dobbiamo giocare e fare di tutto per vincere. Non mi aspetto niente di diverso da lui rispetto a quello che mi aspetto da tutti gli altri. Dal modo in cui ha festeggiato col Genoa è come se avesse giocato 90 minuti come tutti. Mi aspetto un giocatore di squadra, ma non mi aspetto niente da Zaniolo dal punto di vista individuale".
Rui Patricio è uno dei migliori portieri in campionato. Di solito nelle partite di coppa il portiere titolare riposa, lei lo confermerà in coppa?
"Sì. Non è Rui nei migliori portieri del campionato, ma siamo noi come squadra che prendendo 3 gol a Venezia e Verona riusciamo a stare tra le migliori squadre dal punto di vista della performance difensiva. Poi dipende dalla situazione. Fuzato sta lavorando in modo assolutamente fantastico: non sarebbe un problema se dovesse giocare in campionato o coppa, non sarebbe una notte insonne per me, ho fiducia totale in lui ed è un'opzione. Gioca Rui domani".
È soddisfatto di Abraham? Su cosa state lavorando per migliorare la mira?
"Sono contento di lui. Quando sei un attaccante di una squadra che crea tanto e che per filosofia e principio è offensiva, di solito hai possibilità di segnare di più. Ma lavora tanto per la squadra, aiuta tanto in questa costruzione. Non è un problema, in questo momento sono contento di lui. È un giocatore di squadra, anche difensivamente il modo di analizzare gli avversari, di chiudere gli spazi e pressare è più un giocatore di squadra e ha imparato ad avere un'altra dimensione in questo senso che magari non aveva prima. Ovviamente penso che presto o tardi arriveranno più gol e dopo avrà tutto: lavoro di squadra e situazione individuale di segnare di più. Non sono preoccupato. Ha avuto un piccolo calo dopo un inizio che ha colpito tutti ed anche i tifosi. Ma è un calo normale anche dopo un infortunio con l'Inghilterra, ha fatto 2 o 3 partite con qualche limitazione. Gioca domani. Se può aiutare: giocano Zaniolo, Abraham e Rui Patricio, ne mancano 8".
Mi interessava la dinamica in queste ultime due partite, non tanto per la difesa a 3 ma per il centrocampo con 3 giocatori più vicini anche in fase di non possesso. L'esperimento della linea difensiva a 3 è limitato all'emergenza o si può ripetere?
"Non mi piace giocare a 5 perché una cosa è un concetto di 3 un'altra di 5. Abbiamo perso tutti i terzini sinistri. In quel momento lì la possibilità di giocare a 3 con El Shaarawy che non è un terzino e che non è per la squadra giocare a 5 dove le ali sono terzini di base, abbiamo trovato questa soluzione che è andata molto bene a livello di gioco, che non è andata bene a Venezia a livello di risultato ma è andato bene a Genova. La rosa non è stata costruita per giocare a 3: se costruisci una squadra a 3 non hai solo 4 difensori centrali e 4 giocatori come ali offensive. Ma abbiamo giocato così e i giocatori hanno fatto uno sforzo per adattarsi, non è una dinamica buona per tutti ma per qualcuno sì. Magari è un'opzione da avere in tasca. Quando recupereremo tutti i giocatori, l'obiettivo sarà tornare al modello di gioco che volevamo sviluppare. In emergenza siamo stati costretti a sviluppare questo, sono contento perché lo vedo bene e i giocatori sono contenti. Per El Shaarawy è molto più facile giocare ala in un 4-3-3 ed è più difficile in questo sistema, per qualcun altro è più facile. Cercheremo equilibrio".
Domani giocate a 4?
"Ti posso dire il quarto giocatore che giocherà, Veretout, non il sistema".
I due terzini sinistri possono recuperare?
"Si sono allenati con la squadra, adesso abbiamo riunione con tutti per decidere. Come abbiamo deciso per Smalling prima di viaggiare per Genova, oggi pomeriggio decideremo. Stanno lì, oggi si sono allenati con la squadra per la prima volta e penso sia possibile".
Lei ha detto che non è la stagione per attaccare in modo chiaro gli obiettivi, ma può essere importante per capire e ha detto che ha capito di più rispetto a 2-3 mesi fa. Cosa ha capito di più ora?
"Conosco meglio i miei giocatori. El Shaarawy ha giocato in quella posizione che pensavo fosse impossibile. Lo scorso anno ho visto un giocatore con alti e bassi, con problemi fisici, con problemi ad adattarsi ad una intensità di gioco alto. Ho sempre pensato fosse un giocatore di qualità e ala offensiva, per giocare una partita, stare in panchina ed entrare. Ha avuto un'evoluzione di dove gioca per 90 minuti e ha salvato l'unica opportunità che il Genoa ha avuto. È un El Shaarawy che non ho mai conosciuto. Sono 3-4-5 mesi, qualche volta servono anni, e trovi qualcosa di nuovo nei giocatori".
Ci può parlare della partita di domani?
"Non sono squadre sconosciute. Abbiamo visto tutte le partite di campionato e coppa, conosciamo l'allenatore e la dinamica di squadra. Non è non rispettando questi avversari e non lavorando come sempre facciamo che possiamo vincere queste partite. Il rispetto c'è sempre e anche in questo caso".
Mentre lascia la sala stampa gli chiedono il quinto titolare e Mourinho risponde: "Mancini".
L'intervento di Veretout:
Come state vivendo la partita?
"Sappiamo che è molto importante per noi, giochiamo la Conference per vincere e perdere domani significa che siamo fuori. Giochiamo come fosse una finale con entusiasmo per vincere la partita".
Quando sei arrivato qui il tuo obiettivo era riconquistare la Nazionale e ci sei riuscito. Qual è il tuo obiettivo e hai intenzione di rinnovare con la Roma?
"Il primo obiettivo è fare grandi cose con la Roma e andare in Nazionale. Sono contento di andare in Nazionale, adesso voglio vincere qualcosa anche con la Roma e arrivare il più in alto possibile. Il mio procuratore e il direttore parlano, la società sa cosa devo fare, io sono romanista e voglio rimanere qua".
Con questo nuovo sistema di gioco hai quasi giocato da regista. Come ti trovi a fare la prima impostazione, a giocare quasi a 3? È una posizione su cui state lavorando?
"Mi trovo bene, l'ho fatto a Firenze un anno. Posso giocare e mi piace giocare anche mezzala perché posso andare più avanti, fare la differenza e andare in profondità. Ma anche giocare mediano mi piace: tocco la palla sempre, aiuto la difesa. Faccio il ruolo che il mister mi chiede e se mi chiede di fare il mediano lo faccio".
Domenica per squalifica salterai la prima partita di campionato. Il fatto di giocare tutte le partite può essere un handicap per voi a centrocampo?
"Ho iniziato bene il campionato, nell'ultimo mese non ho giocato come prima ma è difficile giocare tutte le partite. Certamente come giocatori vogliamo giocarle tutte. Adesso ho recuperato molto bene e sto fisicamente molto meglio di un mese fa. Mi dispiace non giocare domenica, ma pensiamo alla partita di domani e poi ci sarà un piccolo riposo per me e a seguire il Bologna. Mi dispiace non aiutare la squadra domenica, ma siamo concentrati su domani che è una finale per noi e vogliamo fare una grande partita".