14/02/2024 18:25
Domani alle ore 18:45 la Roma affronterà il Feyenoord nel match valido per l'andata dei playoff di Europa League. Dopo aver svolto l'allenamento di rifinitura in mattinata, i giallorossi hanno raggiunto Rotterdam nel pomeriggio e mister Daniele De Rossi e Mile Svilar sono intervenuti in conferenza stampa direttamente dallo stadio De Kuip. Le loro dichiarazioni:
L’intervento di De Rossi:
Cosa si prova a tornare qui dopo 9 anni sotto un’altra veste? E’ un ambiente infuocato, è la sua prima da allenatore in Europa.
”Sono contento di esordire in Europa così, non era molto preventivatile qualche tempo fa. Il 14 febbraio è il compleanno di mia figlia e l’anno scorso mi hanno esonerato un paio di ore prima dalla Spal, mi dispiace non esserci ma l’umore è opposto. Sono grato, qualche volta bisogna fermarsi e rendersi conto che a volte siamo fortunati. Sono soddisfatto e contento. L’atmosfera? Dalla partita che ho giocato io ci sono state altre sfide, anche con qualcosa di importante in palio come domani. Ci sarà un ambiente infuocato ma poi ci sono le righe del campo, ci sono gli atleti e le idee. Dobbiamo pensare al campo”.
Da calciatore quale partita sceglie in Europa?
”Non lo so, ne abbiamo vissute tante belle e tante negative, ma senza mai vincere. Tante volte ci siamo anche ricompattati. Ricordo qualche 7-1, dove siamo usciti a pezzi e ci siamo tirati su. La vita dello sportivo è anche ricca di momenti così e ti danno tanto, ma poi ti rialzi dopo serate negative. Forse perché è il più recente, scelgo Roma-Barcellona: è stata una notte assurda e indimenticabile per la forza dell’avversario e per la condizione acustica e psichica dell’Olimpico. C’è stato un periodo in cui ci siamo consolidati sempre tra le prime 8 e 16 d’Europa, penso che dobbiamo tornare ad essere quella squadra lì”.
Pellegrini? Vuole vedere un processo di crescita o il risultato a qualsiasi costo?
”Valuto quello che ho visto da quando sono arrivato qui, penso sia più corretto e io abbia più strumenti per poterlo giudicare. Sia come essere umano e sia come guida, perché è il capitano, non potrei essere più contento di Pellegrini. E’ un esempio e continua a migliorare, in ogni partita e allenamento fa sempre più cose simili a quello che voglio vedere in campo. Quindi capisce quello che chiedo come tutti gli altri giocatori, che ringrazio per l’attenzione che mettono e per quello che mi stanno dimostrando durante le partite. Il percorso è bello, comodo e morbido se fossimo all’8 luglio: fai la partita con i boscaioli, il risultato viene in secondo piano perché è acquisito, poi la seconda amichevole e non succede nulla. Qui fai il percorso e nel frattempo devi vincere le partite, veniamo giudicati e la classifica era quella che era. Quindi dobbiamo vincere tante partite, il risultato è sempre tanto importante per me e per tutti gli allenatori. Voi parlate di risultatisti e giochisti, fa ridere perché il risultato è fondamentale per qualsiasi allenatore”.
Quanto è diversa la sua Roma da quella di Mourinho?
”Non posso dire quanto sia differente, ogni allenatore arriva e porta qualcosa di suo, qualcosa può cambiare. Ho studiato parecchio la Roma di Mourinho perché dovevo sapere dove andavo a mettere le mani e ho sempre visto le partite perché prima ero un semplice tifoso. Non saprei dire quanto è differente. La Roma con Mourinho ha ottenuto ottimi risultati, soprattutto in Europa. Spero che da quel punto di vista non sia troppo distante, è una squadra che è arrivata in fondo per due anni consecutivi e dobbiamo prendere esempio dal percorso europeo. Poi ogni allenatore ha la sua idea, la sua visione e le sue preferenze. Qualsiasi allenatore darà sempre qualcosa di diverso da quello precedente”.
Come vede il Feyenoord?
”E’ una squadra che ho studiato più attentamente nelle ultime settimane. Mi aveva impressionato all’Olimpico nell’’ultima partita di Europa League, sa giocare e ha giocatori interessanti, soprattutto gli esterni hanno grandissima qualità e gamba. Ho grande rispetto per come giocano e per gli individui. Sarà una bella partita e sarà difficile, nelle sfide precedenti c’è sempre stato equilibrio al di là che abbia vinto sempre la Roma”.
Gimenez è in dubbio, se dovesse esserci cambierà il suo approccio?
”No, è un giocatore molto importante e forte. Se non dovesse giocare lui, ci sarà il suo sostituto. Abbiamo visto le caratteristiche individuali di ogni giocatore e siamo abbastanza preparati. Poi è ovvio che Gimenez sia un giocatore molto forte”.
Con 5 giorni di distanza dall’Inter l’idea è utilizzare di più la panchina nella formazione titolare anche dal punto di vista fisico o verrà rimandato a Frosinone?
”Qualche cambio verrà fatto, non solo per la partita di Frosinone e per l’importanza ma soprattutto perché ho fiducia in tutti gli elementi della rosa. Non mi piace fare 10 cambi a Frosinone, snaturi lo scheletro della squadra e metti in difficoltà chi entra in blocco. Se dobbiamo cambiare lo facciamo, ma non ci saranno mai 11 cambi che entrano e 11 che escono, a meno che non sia un’amichevole in Arabia”.
Angelino ha bisogno di riposare e Spinazzola di mettere minuti?
”La scelta verrà fatta anche in base a mille cose: Angelino ha giocato poco negli ultimi mesi e ha giocato due partite di seguito, Spinazzola è tornato e sta bene. Amo quanto siano diversi, amo avere due terzini sinistri così diversi, a partire dal fatto che uno è mancino e l’altro è destro, per la stazza, per la gamba e le loro qualità balistiche. Quando riesci a costruire una squadra avendo giocatori in determinate posizioni che sappiano preparare un ruolo in modo diverso è un vantaggio per un allenatore perché ogni partita è diversa. Sono tranquillo nella scelta, non è un discorso legato solo alla condizione fisica ma anche al fatto che vorrei farli giocare il più possibile. Insieme? Tutti e due è difficile, ci proveremo”.
Cristante come sta?
”Sta bene, ha avuto piccoli problemi che ha sempre durante l’anno ma niente di gravissimo. E’ partito con noi e può giocare”.
Non ci saranno i tifosi.
”E’ un peccato giocare senza tifosi ospiti, anche per i tifosi del Feyenoord a Roma. In passato anche le tifoserie ospiti hanno dato dimostrazione di come si possa tifare la propria squadra con amore, quelli della Roma ci hanno accompagnato ovunque in giro per l’Europa e per il mondo. Cercheremo di giocare anche per loro e portare a casa un risultato buono anche per loro”.
L’intervento di Svilar:
Domani potresti giocare, a che punto ti senti del tuo percorso?
”Penso solo a domani, non penso a quante partite ho giocato l’anno scorso e quest’anno. Sto facendo bene e spero di continuare a farlo, facendo una grande partita domani”.
Cos’è cambiato con il mister?
”E’ cambiato un po’, ogni allenatore ha le sue idee. C’è più costruzione dal basso e il portiere sta più alto, ma si gioca 11 contro 11”.