15/11/2013 19:16
Sono felice di questo momento della squadra. Il primato in classifica è una gioia per tutti
Prima di questo anno avevo obiettivi che ho ancora in testa. Dopo l'infortunio non ho mai detto una cosa che mi sento adesso di dire: mi sento davvero bene. Questi due mesi sono serviti per lasciare dietro delle cose più mentali che fisiche. So bene cosa sono e dove voglio arrivare e quello va oltre a due mesi senza giocare
Come hai vissuto l'infortunio?
E' stato un percoso che si doveva fare. Non l'ho visto come una catastrofe, ma come una opportunità per rialzarmi e tornare ad essere quello che ero anzi migliorare quello che ero. Oltre a questo periodo strano per me ho obiettivi e so dove voglio arrivare, per me è troppo importante sentirmi bene fisicamente e mentalmente meglio dell'infortunio
I primi due anni sono serviti per creare la Roma di adesso?
No, si è cambiato moltissimo arrivando a questo. Adesso c'è una squadra forte, che si sente forte. i singoli sono sicuri della squadra. E questo è bello da vedere. Siamo all'inizio, questa mentalità che abbiamo portato queste 12 partite, la dobbiamo cambiare per guardare l'obiettivo in un altra maniera, più vicino. Non è più utopia
Cambiamento per i giocatori?
Un pò di tutto, quando si fanno annate così brutte, non sbaglia solo uno, ci sono molte componenti che sbagliano. Quest'anno è il contrario l'allenatore, dirigenti e allenatore insieme ai tifosi abbiamo fatto tutto questo
Hai sbagliato il lancio col Sassuolo?
Sì mi dispiace perchè oltre al gol all'ultimo minuto, che dispiace a tutti, perchè è stato rocambolesco, si è vista una squadra solida. A livello personale molto contento, mi sono sentito bene in campo e ho fatto vedere che sono pronto
Cosa ti hanno detto De Rossi e De Sanctis?
No niente. Io mi sono arrabbiato per la sfortuna del lancio e della palla che riviene indietro. Morgan è stato bravo. Dispiace per il gol perchè eravamo in tanti in area. Altre volte non abbiamo preso gol: la palla fuori, Morgan la parava, questa volta è entrata
Cambia non giocare nelle dinamiche dello spogliatoio?
No, questo l'ho vissuto sempre all'Inter, alla Roma, forse anche con la nazionale. Appena un giocatore non gioca non si sente protagonista e automaticamente inizia a dare di meno alla squadra. Non dico entra in confusione ma è un momento difficile. Non è facile. E' quel momento che uno deve guardare le cose da fuori e cercare di fare quello che ha fatto sempre perche poi un giocatore importante per la squadra, per il gruppo deve essere oltre a una partita giocata o no, o a due partite giocata
Hai sempre dato il 100%
Forse c'è anche qualcosa che dovevo cambiare. Cercavo di preparavo le partite come una partita unica, come una battaglia, non puoi impostarle tutte alla stessa maniera. Devi cercare di sapere che devi giocare partite in una maniera e altre in un'altra. Questo è stato un cambiamento dopo questo infortunio che sto cercando di fare
Con Garcia?
Ha scommesso sul gruppo, sul dialogo, sullo stare tutti bene e si è visto. In tanti momenti ha dovuto motivare un giocatore che giocava di meno e il risultato è cambiato pochissimo. Questo parla bene di lui, della squadra
Ha parlato di te come leader
Cerco di parlare di cose concrete, di cose di spogliaotoio, di colore diciamo così cercano di parlare altri. Lui sa della mia esperienza, se serve un consiglio io sono sempre a disposizione. Mi piace anche fare un lavoro che non si vede: parlare con chi non gioca, con chi è incazzato. Lo farò semrpre e non lo dirò, perche mi piace oltre a giocare o no due partite
Che obiettivi hai?
Cerco adesso di dare il meglio di me, forse meglio di quello che ho fatto prima perche mi sento fisicamente sempre meglio. Un giocatore infortunato è quello che si è riposato di piu. Abbiamo l'esempio di Francesco, grandissimo: dopo l'infortunio si è visto due anni dopo che sta dando il meglio di se. Fisicamente ti riposi un anno. Non hai lo stress delle partite, il fisico non ci rimette partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. Quando ho avuto l'infortunio ero titolare in nazionale, dopo 8 anni di nazionale e giocavo alla Roma. Non sono preparato per non giocare, voglio giocare, sono alla Roma, una grande sqaudra. Ho l'obierttivo di giocare il modiale con la nazionale. Mi sono infortunato con la nazionale, è un ricordo molto forte. Mi sento molto bene e voglio dare il meglio di me
Siete in 5 dietro. Romagnoli e Jedvaj?
Hanno grande qualità, li hanno comprati per quello: giocatori di qualità. Il mister in difesa cambia poco e ha dato a loro poche possibilità, a me quelle due partite. Devono essere pronti come ha fatto domenica per Caprari. Stai per tanto tempo in panchina a un certo punto il mister si gira e ti chiama e devi entrare. Il mister e la squadra ti potranno aiutare ma devi essere pronto. Ci sono delle partite in cui ci serviranno sicuramente. Loro questo fatto di non giocare lo guardano in un'altra ottica, come la guardavo io quando avevo 18 anni. Ma hanno fame e voglia di dimostrare. Poi Benatia e Castan hanno fatto davvero bene e non hanno lasciato possibilità agli altri di inserirsi: hanno fatto davvero bene come tutta la squadra. Per 12 partite qualcosa di straordinario
10 vittorie e 2 pareggi
Dell'arbitro parlo poco, col Torino è stata dura, tosta: il Torino mette in difficoltà tutti. Ci hanno messo in difficoltà per 10'-15' nel secondo tempo e ha fatto gol. Ha avuto un'altra occasione ma poco. Ci siamo svegliati tardi o meglio volevamo gestire la partita cosa che in questo anno non avevamo fatto. Siamo stati sfortunati a non chiudere la partita col Sassuolo e quando non chiudi una partita rischi quello che è successo all'ultimo minuto. Una palla lasciata li, alla fine entra. Dobbiamo imparare da queste partite per non commettere errori e andare avanti perche sono partite che ti danno punti importanti
Fallo di Meggiorini?
Secondo me sì è fallo, non lo ha fischiato. Poi Benatia in queste palle è molto forte e se è cascato vuoldire che lo hanno spinto forte
Napoli e Juve piu attrezzate?
No, adesso c'è questa moda di dire che siamo li e li guardiamo da dietro. Noi siamo forti, abbiamo avuto un periodo sfortunato con tanti attaccanti fuori ma adesso rientrano giocatori importanti come Destro che sarà un giocatore importante per noi epoi la squadra è forte, ha giocato un bel calcio e non per casualità ha vinto 10 partite di fila
Il mondiale. Per l'Argentina che soddisfazione sarebbe vincerlo in Brasile?
Mondiale speciale, molto. Sarebbe come un mondiale vinto in Francia per l'Italia. Va oltre: ho avuto la possibilità di giocare due mondiali ma questo è diverso, perchè ho l'età diversa di come ho affrontato gli altri due. E' il momento giusto per affrontare una competizione del genere
Come vivi il rapporto coi tifosi?
Io ho scelto di venire qui, due volte, lottando con tanta gente per venire qui e portare qualche gioia a questi tifosi che sono davvero belli. E' stato paradossale: dall'ultima partita che ho giocato all'Olimpico la finale di Coppa Italia ci hanno contestati. Io senza giocare sono diventato matto. Questo è il calcio. Io cerco di guardarlo da fuori. Quando ci sono contestazioni non le accetto perche non mi piacciono, non mi piace la violenza, non è questa la maniera di dimostrare di aver perso una partita. Mi piace stare calmo e guardare le cose con equilibrio, dimostrarlo anche per i miei compagni
Quanto è contata quella partita?
Siamo rimasti pochi, ci ha colpito tantissimo, ci ha dato una spinta per ripartire. E' stato un avvio difficile, il ritiro a Brunico, pero poi Roma e i tifosi romanisti sono questo: basta dargli poco e loro iniziano a credere in te e a tifare e questo secondo me è la cosa che fa speciale tutti i tifosi romanisti: sono sempre con te anche se hai sbagliato a volte
Il tuo futuro?
E' presto per parlarne, ripeto mi sento benee la squadra sta facendo bene. Io voglio giocare perchè è quello che vuole qualsiasi calciatore, di più io che mi sono messo obiettivi e mi sento vicino a raggiungerli. Sono sempre a disposizione dell'allenatore e speriamo che la squadra continui con questa marcia. La cosa più bella è giocare e ci conto