LJAJIC: "Per lo scudetto non molleremo fino alla fine. Finora non ho dato il 100%, posso fare di più. Sono fortunato a lavorare con Garcia" (AUDIO)

16/01/2014 19:26

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Come hai vissuto questi primi mesi a Roma?

Prima di tutto voglio dire che sto bene, abbiamo fatto un ottimo campionato e sono felice per questo. Mi trovo bene qui a Roma sempre di più, speriamo di continuare così

Un giudizio su questo girone d'andata? Quanto ha dato finora

Finora non ho dato il 100% sicuramente, secondo me ora sono al 60%, posso dare di più e lo so, perchè ci sto lavorando. Voglio migliorare ogni giorno. Riguardo alla squadra, abbiamo fatto bene finora. Pensiamo partita per partita e vediamo dove arriviamo.

Quel rigore nel derby, non è stato semplice: eri emozionato?

No, prima avevo già segnato con la Lazio, sempre su rigore. Avevo 18 anni ed era il mio primo gol in Serie A

Molto più bello?

Finora è il momento più bello fin qui a Roma. Sentire i tifosi contenti dopo quel gol è stata una cosa bellissima

Avevi parlato del derby di Belgrado Non c'era molta emozione da parte tua.

Ho avuto la fortuna di giocare a 17 anni il derby Partizan-Stella Roma, un derby molto 'pesante' e molto importante in Serbia, si parla 7 giorni di questa partita. Sono abitutato a giocare i derby e non è stato nulla di strano.

I giudizi sulle tue prestazioni, ritieni di essere stato giudicato nella maniera opportuna?

Finora sono contento delle mie prestazioni, sicuramente posso fare meglio. Non ho avuto molta fortuna, ho sbagliato tante occasioni, ma è il bello del calcio. Voglio continuare a dare il massimo ogni giorno, speriamo arrivino anche i gol.

Sei primo in Serie A per passaggi riusciti. Un po' strano?

Non sapevo questa cosa, sono felice di questo. Sono un giocatore che gioca per la squadra, prima di tutto, e voglio dare il massimo per la squadra

A Udine la tua miglior partita per la squadra?

E' stata la gara più difficile finora, abbiamo vinto in 10. E' stato bellissimo, la partita più 'pesante' e più bella.

In una tua intervista hai detto "So cos'è la povertà, non ho la puzza sotto il naso". Quando ero bambino a casa mia volavano le bombe, non posso aver paura dei fischi". Hai capito cos'è la fortuna di essere diventato un calciatore importante?

Adesso si, all'inizio ho iniziato solo per la voglia di giocare al calcio, tutto quello che è successo nel mio paese non ha contato nulla, volevo giocare a calcio e basta. Ora capisco tutto ed è bello arrivare qui in una grande squadra come la Roma, era il mio sogno da bambino e ora sono molto contento di questo.

Ti è mai capitato di parlare con e Jedvaj degli eventi avvenuti il tuo paese?

Di questo mai, è una storia vecchia e noi giovani non sentiamo molto questa cosa. Ci rispettiamo e siamo amici. E' qualcosa che appartiene al passato, dimentichiamola.

Se ci fosse la vecchia Jugoslavia, voi sareste i più forti di tutti?

Sicuramente, se fossimo ancora tutti insieme, saremmo la nazionale più forte d'Europa. Ma ora ognuno alla sua rappresentativa, proviamo a fare bene con la nostra Nazionale

ti lascia molta libertà. Qual è il ruolo che senti più tuo?

Questa libertà di manovra è importante, ma non ce l'ho solo io, ce l'hanno tutti gli attaccanti. Il mister non vuole che stiamo fermi in attacco, vuole che giochiamo sempre in movimento è mi piace. Parlare del mister ora è facile, sicuramente, ha fatto grandi cose. E' un ottimo allenatore e ti dà fiducia, parla con tutti ed è sempre vicino alla squadra. Sono contento di avere la fortuna di lavorare con lui.

Il gruppo ha cambiato mentalità, è pronto a riprendersi i tifosi.

Dico la verità, quando sono arrivato non mi aspettavo un gruppo così. E' un gruppo di uomini prima di tutto, di bravi ragazzi e di grandi calciatori. Non mi aspettavo un gruppo così pronto per fare cose importanti. Ora vediamo dove arriviamo, non voglio parlare prima della fine del campionato.

Ti manca il gol?

Sicuramente mi manca, il gol dà fiducia e sicurezza, ma non mi preoccupo tanto. Lavoro tanto e spero che arrivino il più presto possibile.

Il rapporto con i tifosi?

Sono sempre disponibile, ho un ottimo rapporto. Vogliono che continuiamo così.

A inizio stagione ti eri sbilanciato sulla stagione della Roma. Quali sono gli obiettivi?

Come ho già detto tante volte, la è sicuramente un po' più avanti di tutti, giocano da 3 anni insieme e si conoscono. Ma ci sono altre 3-4 squadre in lotta per il secondo posto. Ora noi siamo li, due punti sopra il , speriamo di vincere il più possibile. Di sicuro per lo scudetto non molliamo fino alla fine, ma anche il secondo posto penso che sia un ottimo risultato.

? Cosa significa giocare con lui?

Non ho molto da dire su Francesco, si sà tutto: non ci sono molti giocatori al mondo come lui, è un campione. Giocare con lui è facile, quando passi la palla a lui non la perde mai. Mi fa davvero tanto piacere giocare con lui, non ci sono molti campioni al mondo come lui.

Il Livorno?

Queste sono davvero le partite più pericolose. Lo abbiamo visto con il Sassuolo, abbiamo preso un gol al 90' e ho sbagliato molte occasioni. Sicuramente è una partita difficile quella di sabato. il Livorno è in difficoltà e verrà a difendersi, ma noi vogliamo vincere. Andremo in campo con l'atteggiamento giusto e speriamo di vincere anche questa partita. Spero ci saranno molti tifosi ad aiutarci.