30/01/2014 19:37
ROMA CHANNEL - Il centrocampista bosniaco Miralem Pjanic è stato intervistato dal canale tematico giallorosso. Questo l'intervento INTEGRALE - ASCOLTA L'AUDIO
Come stai? Risolto il problema al ginocchio?
Sto meglio, ho preso una botta contro la Juventus 2 settimane fa. Ma ci ho giocato sopra. Questa settimana ho fatto un po' di lavoro specifico, spero che andrà meglio. Ma le sensazioni sono buone, sono contento.
Il vantaggio di questa rosa è che i big come te possono riposare
E' importante. Il mister può contare su una rosa lunga e tutti sono pronti. Qualsiasi giocatore che sceglie il mister dà il meglio, noi crediamo in noi e in quello che facciamo e così è anche più facile per il mister. Per noi è importante avere una squadra forte con molta qualità, gli obiettivi sono alti e la squadra ha voglia di vincere.
Quest'estate ti ho visto meno convinto nelle dichiarazioni, magari scottato dal 26 maggio
Abbiamo passato 2 anni molto difficili che nessuno si aspettava. Volevo una rivincita, sapevo che i giocatori li avevamo: è servita una mentalità diversa rispetto a prima. Ora sono cambiate delle cose: quest'anno siamo partiti con il piede giusto e la squadra ha ripreso fiducia. Poi oggi esce tutta la qualità di ogni giocatore. Quest'anno vediamo il reale valore di questa rosa. Niente è ancora finito. Sappiamo che il campionato è lungo, vogliamo continuare su questo ritmo, che è buono. Gli obiettivi sono alti ma raggiungibili. E' normale quello che pensiamo nello spogliatoio.
Quali obiettivi vi ponete?
Alti. Se finiamo sotto al secondo posto la squadra sarebbe delusa. Il campionato che stiamo facendo è buono. Guardiamo dietro, si, ma soprattutto davanti. La Juve fa un campionato straordinario ma è ancora lungo, cambieranno ancora delle cose.
Quest'estate hai ricevuto qualche critica e hai esternato il tuo disappunto
Sentivo che qualche persona, non dico tutti, pensavano che non dessi il massimo. Tutto è partito da quelle dichiarazioni (su Lulic, ndr) che non ho mai detto. Ma era falso, non mi permetterei mai di dire cose simili per la mia squadra e i miei compagni. Ero arrabiatissimo, sapevo che non veniva da me. Ma quello che mi ha dato più fastidio è che pensavano non avessi dato il massimo. Non era vero. Sul campo do sempre il massimo, è vero che a volte non riusciamo in quello che vogliamo perchè la squadra gira un po' meno bene. Quest'anno gira bene, esce la qualità di ogni giocatore, è diverso rispetto agli anni scorsi. Questo mi è servito come motivazione, sono partito col piede giusto, oggi sono contento per quello che faccio ma soprattutto per la squadra, per come abbiamo risposto dopo una sconfitta dura.
Il momento che ricordi con più piacere?
Non era il mio ma il gol di Balzaretti alla Lazio: un'immagine molto bella, una vittoria che mi aspettavo da tanto perchè venivamo dalla sconfitta del 26 maggio. Questa vittoria ha fatto molto bene a noi e ai tifosi.
Tu hai segnato un gran pallonetto, ma Florenzi con quella rovesciata ti supera nella Top ten dei nostri tifosi
Entrambi i gol molto belli, complimenti anche a lui, è un gol bellissimo difficile da fare.
Qualcuno ti vorrebbe portare via da Roma, i tifosi sono preoccupati
I tifosi devono stare tranquilli, ho ancora un contratto di un anno e mezzo. So che ci sono altri club interessati ma sto trattando con la Roma, sanno molto bene quello che penso. Sono diventato anche un vero tifoso di questa squadra, inizio veramente a legarmi con i tifosi e la città. E questo è molto importante per un giocatore. Quest'anno la piazza è più tranquilla e serena, la società e noi giocatori lo sentiamo. E' molto bello giocare qui, spero che possiamo portare trofei qui. Mi trovo molto bene qui.
Ora i grandi giocatori e i talenti del futuro scelgono la Roma. C'è un motivo?
Un motivo c'è perchè ci sono i risultati e uno stile di gioco nel quale i giocatori si riconoscono, vedendola giocare. Per noi giocatori è sempre importante vedere arrivare giocatori importanti, come è successo in estate. Speriamo di rimanere tutti, la società sta facendo molto bene, ho visto che in questi giorni ha acquistato giocatori giovani che ora cresceranno in altri club. E' importante per il futuro. Per noi giocatori è sempre buono vedere arrivare grandi giocatori, come Nainggolan. Si capisce che la società vuole puntare in alto e questo si è visto anche in estate.
La qualificazione ai Mondiali con la tua Bosnia, un momento particolare
Si, grande emozione. Era un sogno, soprattutto per la gente che lo aspettava così tanto. Dopo quello che è successo in Bosnia ora arrivano tempi migliori anche se la situazione non è delle migliori. Quando arriva la Nazionale ci danno tanto amore, abbiamo giocato per loro e siamo orgogliosi di andare in Brasile con questa maglia.
Con Ljajic e Jedvaj parlate di quello che è successo vostri paesi? Tu ne hai parlato in molte interviste
Si l'ho fatto e non ho problemi. Quello che è successo è successo. Io non ho ricordi perchè ero fuori il paese ma le immagini rimangono. Ora la situazione sta cambiando. La nuova generazione, cioè noi, non parla molto di quello che è successo. Tra di noi parliamo di altre cose, non di quelle cose brutte
Quali consigli ti ha dato tuo padre, ex calciatore?
Mi parla spesso, ancora adesso, mi critica e mi dice quando faccio bene. Mi ha portato avanti, mi ha fatto crescere, è l'unico che mi segue intensamente, vede la mia crescita fin da bambino. L'altro giorno ho parlato con Sabatini e mi ha detto una frase che mi dice mio padre molte volte: "Dai primi palloni che tocchi si capisce se farai o no la differenza in una partita".
Con Rudi Garcia il salto di qualità
Il suo gioco è basato sul dominio della partita, sul possesso palla. Lui organizza il gioco al meglio: dà le chiavi del gioco al centrocampo e questo ha funzionato molto bene. Il mister mi ha dato molta fiducia, mi sento molto bene. Lui ha capito come funziono io e gli altri: i risultati si vedono e noi proviamo sempre a dare il massimo. Posso dire che è vero che il mister ci ha aiutato tutti.
Dalle statistiche ufficiali tu recuperi moltissimi palloni: strano per un giocatore come te, di qualità. C'è un motivo per cui quest'anno è così?
Il modo in cui giochiamo è diverso rispetto a prima. Il blocco è molto più compatto e recuperiamo le palle molto alti. Io sto più alto, riesco a pressare e recuperare palloni. E' una caratteristica che mi piace, non conoscevamo un Miralem così: anche sotto quest'aspetto ho fatto passi avanti. Quest'anno si vede che difendiamo e attacchiamo in 11, è importante per la squadra.
Pensate alla posizione che occupa la Juventus?
Ci pensiamo ogni settimana che giochiamo, guardiamo sempre gli altri. E' una motivazione in più, ma dobbiamo concentrarci su di noi e non pensare troppo agli altri. Non dobbiamo prendere nessuno alla leggera e rispettare ogni avversario. Seguendo il mister la squadra può raggiungere obiettivi importanti: giochiamo la semifinale in Coppa Italia, è un altro grande obiettivo. E il campionato è ancora aperto. Ora ci sono molte partite consecutive importanti e vedremo dove saremo
Che partita ti aspetti con il Parma?
Il Parma è sempre stata una squadra che gioca molto, non è schierata indietro come le altre. Sono pericolosi: hanno velocità, qualità. Ma noi giochiamo in casa, non vincere sarebbe un male per noi. Li rispettiamo ma in casa abbiamo vinto tante partite, questa è la nostra forza. I nostri tifosi danno una spinta in più, come abbiamo visto con la Juventus: i tifosi fanno la differenza e speriamo ogni domenica in uno stadio così pieno. Abbiamo bisogno di loro.
Napoli o Lazio? Avevi preferenze per la semifinale di Coppa Italia?
Sono due belle squadre. Alla fine ci aspettavamo il Napoli visto che giocavano in casa. E' una squadra forte che sta facendo bene anche in campionato. Vedremo chi passa
Campionato, Coppa Italia e Mondiale: che c'è nel cassetto dei sogni?
Fino a fine maggio sarò concentrato al 200% sulla Roma, poi giocherò il Mondiale. Ma ora prima di tutto continuo a far bene con la Roma, spero di stare bene fisicamente e poi avrò il tempo di prepararmi ad un gran Mondiale