14/03/2014 16:33
ROMA CHANNEL - Intervistato in esclusiva dal canale tematico giallorosso, Radja Nainggolan parla del momento della Roma.
Sembri qui da tanto tempo, un'impressione che hanno avuto in tanti?
Mi hanno accolto molto bene, quindi mi hanno facilitato le cose. Mi sto trovando bene grazie al gruppo. E' stato molto semplice.
Tu eri molto attaccato a Cagliari. Che idea ti sei fatto di Roma, dell'ambiente?
L'attaccamento a Cagliari c'è sempre, perché è la mia seconda casa. Qui c'è un ambiente molto simile, e anche per l'adattamento è stato facile. Sta andando tutto bene e speriamo che continui così.
(Viene mostrata una clip sullo scorcio di stagione di Nainggolan in giallorosso)
Il Bologna ti porta bene. Hai segnato con loro il primo gol in Serie A.
Si, sono tre. Ne ho fatto pochi gol ma l'importante è dare il contributo alla squadra. Quello che conta sono i risultati.
C'erano grandi club dietro di te. Perché hai scelto la Roma?
C'erano altre squadre, però la Roma mi voleva già a giugno e questo mi ha facilitato la scelta. Puntare per due mercati di fila su un giocatore ti fa sentire importante e penso di aver fatto la scelta giusta. Le prospettive di questa squadra sono buone, soprattutto per gli anni che arriveranno.
Ci descrivi il Nainggolan fuori dal campo?
Sono una persona che si diverte: sto poco a casa, esco con la famiglia, faccio cose che mi fanno piacere. Sono molto semplice, cerco di essere una persona normale.
I tuoi tatuaggi, che valore hanno?
E' una passione che ho iniziato da quando avevo 16 anni. Dopo è arrivato uno dietro l'altro. Molti hanno un significato particolare, sono cose che ormai fanno parte di me.
Tua sorella gioca a calcio, siete una famiglia di sportivi. Chi è più bravo?
Mia sorella è molto brava, molto forte per essere donna. Però purtroppo il calcio femminile non conta tanto, economicamente non sono messi bene. Per lei è una passione, voleva far carriera ma non ci sono i presupposti.
Che gruppo hai trovato a Trigoria?
Ho trovato una squadra unita. Penso che in questo gruppo andiamo tutti d'accordo, questo fa fare qualcosa in più al compagno quando uno sta in difficoltà. Nei momenti difficili l'unità di gruppo fa uscire meglio la squadra.
In allenamento oggi scherzavi con De Sanctis...
Morgan è uno che fa tanti scherzi, è uno dei più grandi della squadra e vuole farci sentire questo. Andiamo d'accordo giovani e grandi, ma l'importante è divertirsi.
Quanto è importante la personalità in un gruppo, la voglia di emergere?
Non pensavo di inserirmi così bene, perché pensavo di necessitare di ambientamento. Ma mi hanno accolto bene ed è andato tutto molto veloce, dopo un giorno ho dovuto già giocare. Io lavoro soprattutto per me stesso e poi metto tutto al servizio della squadra. Quando vengo chiamato in causa cerco sempre di dare il massimo.
Quella di Napoli è stata una grande Roma ma non sono arrivati i tre punti. Cosa vi siete detti negli spogliatoi?
C'era una grande delusione solo per il risultato. In campo ci sentivamo superiori e abbiamo dimostrato di aver fatto un'ottima prestazione. Purtroppo nel calcio non sempre chi gioca bene vince. L'importante è sempre divertirsi, non abbiamo preso i tre punti ma abbiamo dimostrato di meritare la nostra classifica
La vera sconfitta a Napoli è stato l'infortunio di Strootman. Ti senti maggiormente responsabilizzato per la sua assenza?
Più responsabile no. Kevin è un grande giocatore, la gente si aspetterà di più da me, però io lavoro come sempre e mi metto a disposizione. Abbiamo anche altri giocatori. Manca anche De Rossi adesso ma abbiamo dei singoli importanti. Ognuno sa di essere importante e quando verrà chiamato in causa saprà cosa fare.
Cosa hai detto a Kevin?
Non vorrei essere al suo posto. Tutti sognano il mondiale e lui sapeva di essere importante per l'Olanda. Ora perde tutto ed è un colpo mentale forte per lui. E' un ragazzo che in campo dimostra di essere molto forte e tornerà forte.
Trovi giusto il distacco con la Juventus?
Io penso che le prospettive nostre non erano di lottare così a lungo dietro la Juventus. Se quest'anno possiamo qualificarci direttamente in Champions sarà una grande vittoria.
Quanta voglia c'è di giocare la Champions?
E' il sogno da bambino di ogni giocatore. Io per primo di voglio arrivare e lavorerò di più per arrivarci ancora meglio.
Sei un po' un jolly di centrocampo. Qual è il ruolo migliore per te?
Da quattro anni gioco da interno. Per me l'importante è giocare, poi sono a disposizione. Dove vengo chiamato in causa gioco.
Garcia ha detto che devi provare di più il tiro da fuori.
Si, me lo ha detto. I gol dei centrocampisti servono sempre, io ci provo. Per me l'importante è lavorare per la squadra, siamo in undici, io ragiono così.
(Viene mostrata una clip con dei saluti dai giocatori del Cagliari)
Pinilla è un bel personaggio...
Lì il gruppo era molto particolare, erano due anni che eravamo senza stadio, dovevamo lottare contro tutti, fa attaccare ancora di più ad una squadra. Chi doveva salvarsi eravamo noi e questo ha fatto diventare il gruppo più di una famiglia: si cenava insieme, facevamo sempre qualcosa insieme in settimana.
Questo video doveva farlo solo Pinilla, ma poi c'era la fila per salutarti.
In questo gruppo stavo bene, andavo d'accordo con tutti, come qui, però era un po' più particolare.
Ti preoccupa il Napoli?
Penso che già domenica loro hanno una partita difficile col Torino, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e continuare a giocare come sappiamo, perché la Roma sta facendo un grande campionato e meritiamo di arrivare al secondo posto.
Quali sono le insidie contro l'Udinese?
E' una squadra con giocatori importanti, con dei singoli di valore. Quest'anno ha delle difficoltà ma da due anni gioca le coppe europee. Dobbiamo stare attenti.
Sabatini ha individuato nel Belgio la sorpresa del mondiale.
Il Belgio ha una delle generazioni più forti di tutti i tempi della sua storia. Ha dei singoli molto forti. Non ho molta considerazione in Belgio ma spero di riuscire ad andare al mondiale. Sicuramente tiferò per la squadra se non ci vado ma ci spero.
Un saluto ai tifosi?
Posso dire loro di starci vicino, soprattutto dopo queste due partite a porte chiuse, di continuare a spingere forte come noi. Speriamo di arrivare insieme al secondo posto.