GARCIA: "Stagione straordinaria, abbiamo ridato orgoglio ai tifosi" (VIDEO)

03/05/2014 17:47

FOX SPORT - L'allenatore della Roma ha rilasciato una lunga intervista all'emittente sportiva. Queste le sue parole:

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"Mourinho? E' davvero un grande allenatore, vince in tutte le squadre che allena. Poi sulla comunicazione non posso dire niente, è il suo modo di fare, di mettere sempr pressione sugli altri. Quello che mi piace del suo modo di allenare è che protegge sempre i suoi giocatori, questo lo trovo molto normale, è un po'come una madre con i suoi bambini, nessuno può dire qualcosa di male o toccare i suoi figli, In questo ci assomigliamo un po'.

Guardando alla Liga: "L'Athletic Bilbao è una squadra che gioca bene. Io ho seguito Bielsa, che adesso dicono vada al Marsiglia. In Spagna ci sono molte squadre che giocano a calcio, è quasi una religione in Spagna provare ad avere una squadra che giochi bene al calcio, con passaggi corti. Ogni squadra in Spagna prova a fare questa cosa ed è una cosa che mi piace".

Poi sul : "Io vedo qui a Roma giocatori con un'età importante come il , Taddei o , che fanno ancora cose importanti alla loro età e nella loro testa sono più giovani di tanti giovani che giocano. Per questo dico che quando hanno la fortuna di avere Xavi, Iniesta e altri campioni il possa avere ancora giorni importanti. Hanno perso il , Valdes e la sfortuna loro forse è anche questa. Ogni allenatore ha le sue qualità, ognuno ha anche le sue convinzioni ma poi quello che bisogna avere sono i risultati perchè alla fine siamo tutti giudicati per i risultati. Non conosco una società che tiene un allenatore per le sue convinzioni se non ci sono i risultati".

Sulla stagione giallorossa: "Per esprimere il nostro talento sul campo bisogna avere una fiducia al 100% e io ho lavorato su due cose, sul campo per dare un’identità di gioco alla squadra e soprattutto sulla fiducia dei giocatori, penso che quando i tifosi vedono il piacere dei giocatori sul campo prendono anche loro il piacere a vedere la squadra. Gervinho? Lo conosco bene, ha fatto la sua prima partita di serie A a Le Mans, l’ho preso a Lille, abbiamo vinto campionato e coppa insieme, è un giocatore e un uomo che conosco bene, è un giocatore affettivo, ha bisogno di fiducia, deve sapere che può prendere rischi sul campo. Se tu prendi Gervinho e gli dici tu giochi al massimo a due tocchi non bisogna prenderlo. Lui salta l’uomo, ha bisogno della profondità e quando ho visto la rosa mi sono detto che questo profilo era necessario per la Roma. Mi piace vedere che ora c’è la classifica degli assist, per me è un giocatore che pensa alla squadra, pensa all’ultimo passaggio, è molto importante non solo per il mio gioco ma per il calcio. Mire è un giocatore fantastico, preferisco vederlo alla Roma, vedremo quello che succederà a fine stagione, quello che so è che a lui piace la piazza e il fatto di giocare qui a Roma, se lui rimane, resterà con tanto piacere. Sono molto contento della mia rosa, abbiamo fatto una stagione straordinaria. Il primo traguardo era di ridare l’orgoglio ai miei tifosi. Quando ho visto tutta la gente cantare alla fine di Roma-Milan ho pensato che questo traguardo lo abbiamo raggiunto”.