TOTTI: "Voglio restare la stessa persona per tutta la vita"

11/06/2014 16:35

Il capitano della Roma ha concesso un'intervista al settimanale della Cei nella quale ha parlato del suo rapporto con la fede."Ogni volta che segno un gol bacio l'anello del matrimonio e rivolgo un ringraziamento al Signore per avermi regalato una vita piena di soddisfazioni - le parole del numero 10 giallorosso - Non solo sui campi di calcio ma soprattutto nella vita di tutti i giorni con Ilary e i nostri due figli, Christian e . Ho un rapporto profondo con la fede. Ho sempre dato grande importanza a certi gesti, dal segno della croce alla preghiera. Fede è credere a cuore aperto e senza condizioni. È anche per questo che le parole fede fiducia sono così simili, no? L'uomo non è nato per caso e la fede gli indica la strada. Io poi ho avuto tanta fortuna e per questo, oltre che credere, ringrazio Dio. Inoltre cercherò sempre di condividere col prossimo parte di quanto di buono mi è stato dato"

"La nascita dei miei figli? Credo siano stati i due momenti più belli di tutta la mia esistenza, quelli che mi hanno reso felice e realizzato - continua il capitanoÈ un discorso di amore. L'amore per i nostri cari, e soprattutto per i figli, penso sia simile a quello che Dio nutre per ognuno di noi, perché fede e amore vanno a braccetto I Mondiali? Con i ricordi torno agli anni in cui ero bambino e seguivo le imprese della nostra Nazionale. Cosa spero per il futuro? Conservare il piacere per le piccole cose, quelle semplici e sane. L'unica cosa che chiedo a me stesso, a , è di rimanere sempre, nell'anima, il Francesco che sono stato per tutta la vita".

"Sono convinto che i problemi del calcio siano gli stessi della nostra societa' - continua - Per risolverli bisogna agire tutti insieme, dai cittadini alle istituzioni, forse occorre partire dalle scuole e dall'insegnamento in famiglia, i luoghi dove prendiamo le basi con cui poi viviamo. Violenza, discriminazioni e altre cose sbagliate vengono spesso collegati allo sport pero' in realta' sono situazioni che succedono anche in altri ambiti. La differenza e' nell'attenzione data alle cose: tutto cio' che accade nel mondo del pallone e attorno ad esso fa rumore ed e' sotto gli occhi di tutti".

"Gran parte della mia vita e' dedicata al calcio. Lo sport e' salute, fa bene per liberarsi dallo stress e dai pensieri negativi. Poi e' una forma di cultura perche' insegna a vivere con gli altri, a misurarsi con se stessi, a capire l'importanza delle regole - aggiunge - Tra i tanti valori che dovrebbe insegnare penso che il primo e piu' importante sia il rispetto verso il prossimo. E' quando rispettiamo gli altri che dimostriamo di essere un popolo civile"

"Ogni volta che si avvicinano i Campionati del Mondo ho due tipi di ricordi e pensieri: i primi riguardano gli anni in cui ero bambino e seguivo le imprese della nostra Nazionale come tutti - conclude a proposito della Nazionale, impegnata nel Mondiale in Brasile - e poi, come potete immaginare, la mente va a quando ho vestito anch’io la maglia azzurra: tanti bei momenti, con la gioia di Germania 2006 quando abbiamo vinto noi italiani. Spero che la nostra Nazionale vada forte in Brasile, abbiamo tanti validi giocatori in grado di onorare al meglio la nostra storia calcistica e sono certo che s’impegneranno al massimo in ogni incontro.

(a sua immagine)