05/09/2014 12:09
ROMA RADIO - Il direttore generale giallorosso, Mauro Baldissoni, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica ufficiale della società. Queste le sue dichiarazioni INTEGRALI:
Un giorno molto importante per i tifosi della Roma
Si, senza esagerare con l'enfasi ieri è stato un giorno che sarà importante nella piccola storia della Roma di questa gestione. Come sapete lavoriamo per scrivere piccole porzioni di storia e quello di ieri benchè importante è solo un passaggio. Siamo in piena procedura, attendiamo la delibera nel dettaglio. Quella di ieri chiude la prima fase, e costituisce il quadro politico-contrattuale con l'amministrazione per quanto riguarda gli oneri. C'è ancora tanto da fare.
Si passa ora alla fase tecnica?
Ci sono ancora migliaia di particolari che saranno al vaglio di revisione. Il progetto del piano politico-economico è definito e questo ci consente di pensare che il prossimo passaggio sarà ugualmente positivo.
La scelta del luogo.
Uno degli elementi più caratterizzanti di questo processo è la trasparenza, intesa nella completa apertura verso la scelta dell’area. Ricordo quando abbiamo iniziato con Mark Pannes, due anni fa, a ricevere la proposta di vari siti e questi siti più preferibili della città, presenti nella lista, li abbiamo visitato. Siamo andati alla scoperta di angoli sperduti in città trovandoci di fronte a situazioni non censita, villaggi improvvisati.
Baldissoni di oggi come rivede i suoi trent’anni da tifoso?
Inanzitutto da papà con mio figlio che chiama ogni minuto per sapere quello che faccio. Ho iniziato ad andare allo stadio con mio padre quando ancora non raggiungevo il metro. Il primo ricordo dentro l’Olimpico? L’invasione di colori, rumori e odori prima della partita, la classifica fatta dalle bandiere sopra la tribuna Monte Mario. Esperienze che resteranno per sempre. Ci sono tante storie che posso raccontare. Andare allo stadio con la famiglia è la cosa più bella che ti capita. Ricordo che mio padre aveva delle scaramanzie come quella di andare al bagno appena entrati allo stadio. E ne usciva ridendo o piangendo. C’era un personaggio che incontrava dentro ai gabinetti che se lo vedevano o meno coincideva con la vittoria della Roma.
Baldissoni dirigente di oggi è avvantaggiato, sfrutta la sua esperienza di tifoso?
L’atteggiamento che ha il presidente è chiaro. Loro si sentono dei guardiani e custodi di un patrimonio collettivo e interpretano il loro ruolo al servizio della tifoseria. Io ho cercato di dare testimonianza dell’esigenze dei tifosi. Abbiamo introdotto alcune iniziative per loro, dalle cose più semplici come risuonare vecchie canzoni, vecchi inni come quello di Lando Fiorini, a ricreare certe atmosfere a offrire nuovi servizi come il settore famiglie, il Cuore Sole Village o la Hall of Fame che sono il frutto, il tentativo di riportare un’esperienza un’emozione che è quello del tifoso medio della Roma.
Tre anni fa è iniziato il processo del deal. Ad oggi a che punto siamo del processo di costruzione della Roma?
Rispetto forse alle aspettative devo dire che abbiamo realizzato più in fretta le iniziative che avremmo voluto introdurre. Sappiamo però che siamo ancora all'inizio del percorso. Siamo impegnati tutti i giorni per migliorare ancora i servizi per il nostro pubblico, ed in generale il livello di professionalità che ogni settore della nostra società possono esprimere nella quotidianità. Ogni tassello contribuisce a rendere questa società forte ed in grado di competere con le migliori realtà del mondo. E se lo fa la società, lo fa di conseguenza anche la squadra. Ringrazio Guido Fienga per il lavoro svolto, ed in generale la piattaforma di Roma Studio. Guido ha svolto un lavoro egregio, in pochi mesi, per consentirci di vivere una capacità produttiva e mediatica di alto profilo.
Si sta creando una sindrome di accerchiamento. Quel che si sta facendo non piace a tutti. Voi lo avvertite?
Noi abbiamo scelto dal primo giorno di non rispondere ai piccoli infamatori o ai portatori d’interessi privati che hanno provato a frapporsi a quelle che sono le nostre iniziative e preferiamo che siano i fatti a parlare. Siamo fiduciosi che i fatti ci diano ragione. Ho fatto una telefonata interessante con un ex ragazzo di Curva. Mi sta facendo i complimenti, riferendosi a una conversazione che ebbi con lui un anno fa. L’esempio era quello che stessimo costruendo un bellissimo palazzo al centro di Roma, un grattacielo moderno, ma poiché siamo solo alle fondamenta non è bello da vedere e può portare alle critiche. Lui mi ha detto che adesso stiamo vedendo il palazzo che sta nascendo. Questo significa che la percezione di quello che stavamo progettando si sta vedendo.
Obbiettivi di questa stagione?
A noi piace competere, e siamo pronti a farlo. Competere significa cercare di vincere, e non necessariamente riuscire a farlo. La squadra che abbiamo costruita è in grado di competere, ma il nostro progetto è anche a lunga scadenza. Lavoriamo per essere competitivi oggi e domani, ed è un lavoro ancora più difficile, ma in questo Walter Sabatini è il top del top.
Roma condannata o destinata a vincere?
Noi accettiamo la condanna se s’intende come obbligo di assunzione di una responsabilità. La responsabilità ce la prendiamo volentieri, quella di competere per vincere. Vincere è un incidente statistico perché vince una soltanto ogni anno, ma predisporci a competere per vincere è la nostra responsabilità
C'è ancora ottimismo per il sorteggio di Champions?
Non si tratta di ottimismo, ma di consapevolezza. L'obbiettivo era quello di tornare in Europa,e giocarci significa giocare con le più forti. Venendo dalla quarta fascia era previsto. La sfortuna è stata per il Bayern ed il City di trovare una squadra come la Roma. Ci troviamo in un girone con il Campione in carica del campionato tedesco, inglese, e russo: è il girone più difficile presente della competizione, ma è difficile perchè ci siamo anche noi.
La Roma è stata indicata come una delle outsider in Champions anche in virtù del mercato. Le cifre che sono state pubblicate sono giuste?
Le cifre non sono mai corrette perchè prendono in considerazione solo alcuni degli elementi, ad esempio i costi del trasferimento da società a società, ma che sono soltanto parte degli elementi che noi come amministrazione dobbiamo considerare ai fini del budget annuale. Le scelte comunque sono sempre tecniche, e rispondono alla compatibilità con quello che abbiamo la possibilità di mettere a budget. Non facciamo nulla di speciale o miracoloso, lavoriamo con le risorse che abbiamo e cerchiamo di essere bravi nell'impiegarle nella maniera migliore, quindi scegliendo i giocatori migliori al fine del nostro progetto. Credo stia funzionando, siamo molto fieri della competenza del nostro staff tecnico. Ci piace ragionare così, non in valori economici. Le corone di regina del mercato non contano nulla, solo i risultati in campo determinano il giudizio che ne consegue. Noi lavoriamo con le nostre risorse e le cifre, essendo una società quotata in borsa, vengono proiettate con cadenza trimestrale. La Roma essendo stata rilevata in condizioni di sbilancio rilevante tra costi e ricavi, ha avviato un percorso di riduzione delle perdite, in un percorso di rientro di bilancio pur aumentando la competitività tecnica, anche in linea con il Fair Play finanziario.
Il main sponsor sulla maglia
C'è chi sta lavorando a questa voce, tra l'altro con un' ambizione in più: quella di legare l'immagine della Roma ad un partner che non sposi solo la maglia, ma che possa essere legato allo stadio. Si stanno valutando alcune cose, l'obbiettivo è associarsi ad aziende che possano godere e trarre beneficio da infrastrutture come quella in costruzione. Solo l'anno scorso non si è avuto uno sponsor di maglia, ed è perchè il valore della Roma è in crescita e quello che noi chiediamo al mercato un valore che riconosca il valore attuale, e quello prospettico che si sta formando. E quello che si sta formando è che il mercato è pronto a riconoscere questo valore
Un messaggio ai tifosi?
Voglio ringraziarli, ho provato a farlo prima della partita lo scorso sabato, in maniera molto veloce. Li ringrazio per il comunicato che la Curva Sud ha voluto pubblicare prima della partita, per la presa di coscienza, per il senso di responsabilità e per gli ideali di quel comunicato. Tra l'altro messi in pratica, perchè abbiamo goduto di un grande spettacolo da parte del pubblico, soprattutto la prima ora. Li ringrazio e li invito a proseguire su questa strada.
(foto @officialAsRoma)