22/10/2014 18:14
GIANLUCADIMARZIO.COM - Questa l'analisi di Bruno Conti dopo la sconfitta di ieri sera contro il Bayern Monaco.
Come esce la Roma dalla partita di ieri?
“Penso che a livello internazionale ci fosse grande curiosità sulla Roma, dopo quello che ha fatto vedere in campionato l’anno scorso. Sapevamo di affrontare un girone di ferro. Con CSKA e Manchester la squadra ha dimostrato di avere una propria identità, c’era grande attesa per vedere se fosse anche all’altezza del Bayern. Forse la pressione, lo stadio pieno, hanno tradito un po’.Però vedo il lato positivo, ci servirà da lezione per il futuro. Sono sicuro che, una volta recuperati tutti i giocatori, andremo a Monaco il 5 novembre per far capire qual’è la vera Roma”.
C’è un grande divario tecnico a suo avviso?
“Inutile negarlo. Il Bayern ha un gruppo di ragazzi che gioca assieme da anni. Tutti giocatori di livello internazionale, guidati da un grande allenatore come Guardiola. Un po’ il processo di crescita che sta provando ad attuare la Roma, con un gruppo di grande spessore tecnico e tattico ed una rosa di giocatori giovani e forti. Sono sicuro che daranno grandissime soddisfazioni”.
Le possibilità di qualificarsi rimangono intatte?
“Assolutamente sì. Si tratta di partite da interpretare nel modo giusto e la Roma, nelle prime due, ha dimostrato di saperlo fare bene. Certo sono gare di livello internazionale e nessuno ti regala nulla. Ma le sfide con CSKA e Manchester City hanno dimostrato che la Roma ha le carte in regola per passare il turno”
Ci saranno contraccolpi psicologici in vista della delicata sfida di Marassi?
“No. Bisogna anche sapere perdere ed accettare le sconfitte. La Roma ha giocatori di grande personalità ed è proprio in questi momenti che si dimostra di essere una grande squadra. Ne sono sicuro, si risolleveranno subito”.
Il pubblico ha continuato a sostenere la squadra…
“Da pelle d’oca. Per la Roma è sempre stato così, anche nelle difficoltà il pubblico è sempre il dodicesimo uomo in campo. Ieri dopo il terzo ed il quarto goal hanno continuato a sostenere la squadra a gran voce. Deve essere un pungolo per i giocatori, devono chiedersi: <<Ragazzi, ma che pubblico abbiamo dalla nostra parte?>> . Un motivo in più per affrontare in modo positivo il futuro e cercare un pronto riscatto”.