20/10/2014 10:20
Il centrocampista della Roma Radja Nainggolan ha rilasciato ieri un'intervista alla stampa belga, nella quale ha parlato del suo ritorno in Nazionale e del suo momento di forma con la Roma.
"Stavo facendo bene negli ultimi anni e ho meritato questa chance. Tutto è andato bene con la Nazionale. Sono molto soddisfatto della mia prestazione. Ho anche segnato, ma è stato più un colpo di fortuna - dice Nainggolan a proposito dell'ultima uscita con la maglia dei Diavoli Rossi con la Bosnia, nella quale ha segnato il gol del definitivo 1-1 - Il ct si è congratulato con me. Mi sono inserito subito nel gruppo. Conosco molti giocatori, con Dembele e Vertonghen ho giocato insieme a Beerschot".
Nainggolan è poi tornato a parlare della sua esclusione di questa estate dai 23 convocati per il Mondiale in Brasile. "Una grande delusione. E non l'ho nemmeno nascosta, a volte le mie affermazioni sono state un po 'troppo dure. Ora capisco che l'allenatore ha molta scelta a centrocampo. Ma questa delusione mi ha aiutato a lavorare più duramente. Se avrò altre opportunità? Non lo so. Witsel non c'era stavolta. Spero di poter essere un titolare fisso. Anche in Nazionale, l'apprezzamento dei tifosi e dei media è stata una bella cosa, ma non la più importante. Essere in questo gruppo e continuare ad esserci è quello che conta. Ora mi concentrerò sulla prossima sfida con il Galles, poi ai Campionati Europei"
Inevitabile poi un commento sulle sue prestazioni con la maglia della Roma: "Sono un gran lavoratore. Ho sempre dato tutto, anche in allenamento. Stiamo giocando un buon calcio, abbiamo tutti giocatori di alto livello. Quest'anno qui ci sono tutti i presupposti per festeggiare un titolo. L'atmosfera nel gruppo è buona, abbiamo un grande allenatore e tifosi incredibili. Vincere lo scudetto è uno dei miei grandi sogni. "
"E poi dobbiamo giocare anche in Champions League - continua Nainggolan - Ero davvero impaziente di giocarla, cerchiamo per quanto possibile di vincere e andare avanti, anche per i tifosi. Che in realtà vivono per la squadra. Abbiamo una tifoseria molto calda. Qui in Italia ho sempre avuto molto rispetto. I tifosi mi apprezzano, è molto bello, anche se a volte è difficile. Per esempio non posso passeggiare liberamente per il centro di Roma. Un peccato, perché è una città molto bella".
"Cosa mi riserverà il futuro? Non lo so, valuto di anno in anno - conclude il numero 4 giallorosso - Per adesso qui mi sento come un re. Tutto è perfetto e voglio che resti così il più a lungo possibile" .
(sportza.be)