15/11/2014 15:04
ROMA TV - L'allenatore della Roma, Rudi Garcia, ha rilasciato un'intervista esclusiva al canale tematico della società giallorossa. Queste le sue parole:
Qual è la sensazione di essere in questi studi?
Sono belli questi studi, io seguo Roma Tv e Roma Radio. Siamo tutti importanti
La sensazione su Roma Tv?
E' importante, io sono il primo a non accettare telecamere ma abbiamo trovato un modo di funzionare in maniera intelligente
Sono partito con Capello che libertà non la lasciava
A volte è importante, quando prepariamo la partita, non dare informazioni all'avversario
"Mettere il piede sulla palla": una frase del suo libro
Quando ho pensato di fare questa cosa all'inizio dicevo che non c'era niente da dire e alla fine ho scritto circa 300 pagine. Lavoro ogni giorno per fare un bel futuro, ma tenere conto delle cose passate può essere interessante. La Roma è in corsa per tutto, siamo secondi in campionato e diciamo anche che ho cancellato in parte la gara con la Juve che rimane la favorita. Siamo sulla strada giusta, può essere la ciliegina sulla torta il fatto che possiamo qualificarci in Champions
Se lo aspettava?
Nelle prime quattro giornate eravamo contro, per due volte, il Bayern e una col City in casa loro: non me lo aspettavo
Cosa ha funzionato bene e cosa meno?
Il gioco è sempre lo stesso, ci appoggiamo su questa cosa. Forse c’è solo un rimpianto: non essere entrati bene a Napoli, nel secondo tempo abbiamo fatto la nostra paritta. A parte il primo tempo con il Napoli non ho nessun rimpianto. Nemmeno contro il Monaco in casa, abbiamo fatto il nostro gioco rischiando anche di pareggiare con Gervinho. Dobbiamo crescere sul piano mentale, è possibile fare qualcosa in Champions ma l’obiettivo tanto alto è superare il girone. Uscendo dalla quarta urna avevamo un girone di ferro
L’ambizione fa parte della sua storia?
Sì in Francia veniva visto come un difetto ma io gioco per vincere
(Fanno vedere al tecnico una clip con le immagini più belle del suo periodo a Roma, ndr)
E' interessante tornare all'inizio quando mi ricordo che le cose non erano semplice. Vedere le cose fatte e possiamo essere fieri non riposandoci. Il futuro è da scrivere e davanti è meglio
Cosa ha pensato quando Sabatini le ha detto che non sarebbe stato l'allenatore della Roma?
Walter è una persona speciale, intelligente e intuitivo e anche io lo sono. Subito ho detto a Massara che faceva il tradutore che ci siamo capiti. Quando mi ha detto questa cosa ho sentito che la porta era aperta. Mi piacciono le sfide e la Roma era una bella sfida
Le piacciono le persone che vengono dal basso
Sì crescere con volontà, speranza e passione: si può riuscire a trovare la strada giusta con ambiazione. Abbiamo sempre bisogno di altre persone, a me hanno aiutato facendo la scelta di prendermi. Non bisogna mai scordarsi da dove arriviamo
De Rossi ha raccontato che non la conosceva e ha visto il video che suonava la chitarra
Sì c’è un Garcia privato che forse è diverso da quello che conosce la gente. Amo la mia famiglia, amo fare scherzi con gli amici ma questa cosa può essere positiva e negativa. L’ho fatto a Lille: può essere usata in modo cattivo e non mi piace. Oggi con internet è pericoloso, quello che mi da fastidio è l’utilizzo che ne possono fare i media. Sentire Daniele dire che forse era arrivato un chitarrista e poi dire che finalmente abbiamo trovato un allenatore, è una cosa bella
Ha visto in Pallotta sensibilità?
Il presidente è così, si prende cura dell’altro. È una persona abbordabile anche se è il presidente. Mi è piaciuto andare a New York e vedere anche la sua squadra che è molto aperta. Si vedeva che sono tutti amici con la passione di rendere la Roma al livello più alto possibile
Della sua Roma mi piace il possesso palla, l'equilibrio e il ripartire molto forte (Fanno vedere altre immagini al mister, ndr)
Bisogna avere giocatori che danno segnali nel pressing. Inizia Gervinho ad esempio poi arrivano tutti. E' molto difficle per l'avversario uscire in maniera tranquillo. In 2-3 passaggi è possibile andare subito in porta. La cosa interessante è che Manolas, Ashley lo hanno capito subito. Quando attacchiamo non voglio che aspettano indietro aspettando il contropiede avversario
Nascono anche i gol così
Quando recuperiamo la palla a 35 metri dalla porta avversaria possiamo andare subito in porta
Lo fa anche Mapou?
Sì. La cosa interessante è che i consigli devono essere chiari. Prima della Fiorentina avevamo avuto due giorni per preparare la gara e in campo sembravano con noi da sempre
Il possesso palla
Il possesso palla è fatto per trovare spazi per attaccare. Magari bosogna allargare il gioco ma bisogna avere giocatori vicini per palleggiare e trovare spazi per attaccare. Gli inserimenti sono importanti per fare in modo che l'attaccante resti su. Cerchiamo spazi finchè non li troviamo. Quando siamo tutti in campo avversario perchè tornare indietro per difendere?
Trovare l'uomo tra le linee
I tre attaccanti al centro di gioco e così è difficile per la difesa avversaria
Il possesso palla stanca l'avversario?
E' su quello che giochiamo, nel primo tempo l'avversario corre ma poi c'è anche stanchezza mentale, è difficile correre per la palla
L'equilibrio?
E’ importante, gli attaccanti sanno che per me non importa chi è a destra o a sinistra. Chi è sulle fasce deve aiutare poi abbiamo anche la capacità di andare velocemente in avanti
La squadra non regala spazi?
Dobbiamo farlo meglio. Ci abbiamo lavorato anche per Monaco, i ragazzi hano capito che bisogna mettere densità difensiva
Sapete rubare palla e ripartire
Questo è un vantaggio nostro con giocatori veloci come Gervinho e Iturbe. E' una possibilità per andare avanti veloce e lo abbiamo fatto anche lo scorso anno: a Milano contro l'Inter. Passaggio di Totti per Kevin che fa ripartire l'azione
Gervinho?
Lui non segna tanti gol ma fa tanti assist e soprattutto anche il penultimo passaggio. 3 volte su 4 sta nelle azioni dei gol
Il calcio totale
Possiamo avere campioni e giocatori bravi ma le relazioni tra loro è fondamentale
La sua passione per il Subbuteo (Portano un campo con il gioco del Subbuteo, ndr). Chi prenderebbe tra la Roma e il Lille?
La Roma, la mia storia è il presente. Ho fatto 11 anni a Lille, è una grande parte della mia vita e rimangono nella mia vita. Il mio presente è la squadra giallorossa
Giocava contro i suoi amici?
Sì contro i miei amici
Il Lille giocava anche 4-2-3-1?
Sì, anche con la Roma quando dobbiamo mettere in difficoltà l'avversario con Pjanic a centrocampo è facile cambiare modulo
Il punto fermo è la linea a 4 in difesa?
Sì, in passato ho anche usato la difesa a 3. Era un tempo che pensavo che quando sei in vantaggio mettere in difesa un giocatore in più da sicurezza ma non è così: fare così da la possibilità all'attacco avversario di tenere palla. Adesso preferisco pressare non rischiando il pareggio avversario
Un giorno le piacerebbe allenare la Francia?
E’ un altro mestiere, ho avuto la possibilità di sentire i ct: vai a vedere le partite ogni settimana senza avere tutto il tempo la rosa. Per il momento no, forse un giorno quando dovrò riprendere fiato, un anno senza allenare e fare il ct può essere una buona cosa sul piano energetico per vivere con meno pressione
Il presidente del Marsiglia?
Era un personaggio importante, è l’unico presidente che ha vinto la Champions in Francia. L'ha vinta contro il Milan. Ero sul suo aereo privato e l’ho conosciuto così la prima volta. Poi mi ha fatto andare a vedere il Marsiglia, un pubbilco molto caldo. Ho guardato la partita e ci siamo messi d’accordo poi un giornalista mi ha chiamato dicendomi che era saltato tutto
Il contrario che con la Roma?
Il sale della vita e le opportunità si fanno sugli incontri. Ero curioso di vedere i dirigenti romanisti. Ero tranquillo con un anno di contratto col Lille. Stavo riflettendo, potevo continuare, trovare un progetto come la Roma o fare il commentatore che è una cosa che mi piace. Se non avessi fatto l’allenatore il giornalista poteva essere una cosa interessante
Le piace che in una squadra ci siano diverse nazionalità?
Penso che la società dovrebbe prendere esempio dal calcio e dallo sport. Se c'è una cosa dove non guardiamo il colore della pelle o le abitudine è lo sport. Lo sport è fantastico in questa cosa. Bisogna solo sapere se un giocatore è forte o meno. Non parlo delle cose brutte: i cori razzisti vanno cancellati per sempre. I giocatori tra loro si rispettano ed è un piacere
Ha mai fatto discorsi alla Al Pacino?
Nel corso della stagione servono, bisogna sapere cosa dire e in che momento. Ci sono passate cose importanti, sia lo scorso che questo anno. Poi a volte bisogna dire cose all'esterno, e quest'anno sono state cose importanti dette in un determinato momento
I tifosi?
E' una domanda di attualità. Sono andato in settimana a Tor Vergata e l'accoglienza mi ha caricato facendomi riflettere su questa cosa: parliamo di ambiente Roma come un fantasma, se sono cani o gatti, il vero ambiente è quello che ho trovato a Tor Vergata con tutti quei tifosi. Credono nella squadra e ci danno la carica. Dopo le partite con il Bayern, in tutte le partite all'Olimpico e fuori casa, abbiamo il piacere di avere una tifoseria unica. Già l'ho detto alla squadra: dobbiamo festeggiare qualcosa con i tifosi, speriamo già da quest'anno
Il pullman della Roma con le foto dei tifosi?
Da quando sono arrivato avevo chiesto in società, al presidente, a Baldissoni, che per l’immagine della Roma era importante avere un pullman e arrivare in tutti gli stadi con il nostro pullman. Ci dà la grandezza della società
La frase del libro: "In nome di mio padre"?
Mi serve, mi da carica. So che vede le cose dall'ato e mi da soddisfazione sul fatto che ogni giorno do il meglio anche per lui