03/12/2014 19:18
ROMA RADIO - Giorgio Brambilla, direttore marketing AS Roma, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica ufficiale del club capitolino:
“Quando ci sono i giocatori c’è sempre successo. Siamo contenti perché fa parte del network dei nuovi negozi, questi eventi si ripeteranno ovunque. Purtroppo non riusciamo ad accontentare tutti, ci piacerebbe. Giornate simili in periodi di enorme intensità? Il calcio è questo, non esistono periodi di bassa, il calendario è intensissimo. C’è un grandissimo lavoro di staff intorno a queste cose, fondamentalmente abbastanza semplici da realizzare, ma ci vuole coordinamento. Siamo molto contenti e due volte contenti perché riusciamo a farlo tra partite importanti. Roma modello da seguire? È assolutamente così, fa piacere quando veniamo contattati da altri club che ci chiedono cosa stiamo facendo. Di fatto stiamo facendo quello che una società sportiva moderna deve fare, ci fa oltremodo piacere quando altri club ci interpellano, giacché non siamo in competizione se non sul campo. Ci fa piacere dare qualche suggerimento, siamo contenti di condividere perché è un aiuto per far crescere il sistema in cui ci muoviamo. La cosa più bella? Sono i momenti in cui domenicalmente abbiamo una squadra ospite che viene e cerco di far vedere al mio alter-ego cosa facciamo. È bello ricevere complimenti su cose che per noi sono normali, ma che nel mondo in cui viviamo rappresentano cose nuove. Siamo orgogliosi, questo è quello che più mi fa piacere, quando qualcuno ci copia. Vuol dire che qualcosa di buono lo stiamo facendo. Abbiamo fatto una bella giornata di condivisione con l’Inter, questa è la cosa che più mi rende felice. È un processo lungo, mi fa piacere vedere unione di intenti. Sul campo vediamo chi fa eccellentemente il suo lavoro, fuori dal campo abbiamo un gruppo molto coeso e questo si respira a Trigoria. Vado in ufficio sempre col sorriso sulle labbra. Il tifo è una cosa che sto imparando a conoscere, difficile non farsi contaminare. Al di là di Trigoria, è la città che ti avvolge, ti coinvolge. È veramente una cosa che sto imparando, sto cercando anche di farmi spiegare. Non ho una memoria storica, ma è una cosa incredibile di questa città e di questo club che ne porta il nome. Quanto tempo prima si lavora per l’anno successivo? Noi abbiamo un lavoro a ciclo continuo, questo accomuna tutti. C’è la stagione calcistica, appena finisce inizia quella nuova, di fatto inizia anche prima perché adesso stiamo cominciamo a pensare a quello che faremo da settembre dell’anno prossimo. Aspettiamo tutti, nel periodo natalizio riusciamo ad avere un break di 7-10 giorni, ma è un lavoro che ripaga talmente tanto che si va avanti sempre con grande energia”.