BALDISSONI: "La squadra tornerà a vincere, per Garcia parlano i numeri. Doumbia lo seguivamo da tre anni"

02/02/2015 11:46

ROMA RADIO - Il Mauro ha parlato all'emittente radiofonica giallorossa. Ecco le sue parole:

Sul momento che sta attraversando la Roma
"Ho avuto già modo di dirlo: se ci sono aspettative molto alte, quando queste non vengono realizzate, c'è frustrazione e per noi è un buon segno. Lavorare bene significa far alzare le aspettative di chi ci segue e siamo a nostro agio con la responsabilità che ne consegue. Nel caso di questa stagione, aver perso dei pilastri importanti come e , a cui si aggiungono molti altri infortunati come , è stato per noi un colpo molto duro. In più, sapevamo che la Coppa d'Africa ci avrebbe tolto qualche giocatore che però sarebbe stato sostituito da altri che invece ora sono infortunati. E' evidente che la squadra risenta di queste assenze, può capitare di vivere un momento con poca brillantezza. La Roma non ritiene il campionato finito e non pensiamo di rischiare di non confermare queste attese, continuiamo a lavorare con i giocatori che abbiamo e con quelli nuovi in arrivo. Non cambierei nulla di questa stagione, probabilmente non siamo stati particolarmente fortunati ma la professionalità delle persone che lavorano qui è elevatissima. Ricordo anche che questo è l'inizio di un percorso, lo dice spesso anche il presidente. Riteniamo di essere in grado di poter migliorare tutto"

Sulla tempistica del mercato e sulle scelte:
"Non voglio entrare nel dettaglio. La Roma ha 29 giocatori in rosa, non si possono eliminare calciatori con problemi fisici per sostituirli con altri. Sulle tempistiche, bisognerebbe conoscere i dettagli delle trattative, informazioni che non dobbiamo rendere pubbliche per forza. A braccia conserte a osservare la scena dalla finestre c'è sempre qualcuno pronto a criticare senza conoscere le dinamiche quotidiane. Ripeto, non siamo tenuti a rendere tutto pubblico, ci teniamo le critiche ma l'unica cosa che conta è vincere le partite. Ogni acquisto nasce da lunghi periodi di osservazione. Doumbia è seguito da almeno 3 anni, ha cercato due volte di portarlo a Roma e solo in questa finestra di mercato si sono verificate le condizioni per prenderlo. Stesso discorso per : è seguito da tempo e l'acquisto era definito già da qualche giorno"

Sul presunto battibecco con lo staff dell'Empoli durante Roma-Empoli di sabato sera
"Ciò che viene raccontato è totalmente falso e non è la prima volta. Una mia presunta discussione con il ds dell'Empoli Marcello Corsi non ha una sua logica. Rientrando subito a fine primo tempo, ho incrociato l'allenatore dell'Empoli nervoso che si lamentava dell'arbitraggio. Mi sono limitato a sottolineare che in quel momento e con quell'atteggiamento non stava aiutando l'operato dell'arbitro. Quindi il discorso è finito lì. Corsi mi si è avvicinato perché era lì in zona, e ci siamo intrattenuti. Il rapporto con l'Empoli è cordiale, come con tutte le altre squadre, quindi non capisco come possa nascere una notizia del genere. Un giornalista mi ha chiamato ieri sera per chiedermi se fosse vero che c'era stato un confronto duro con Sarri. I giornalisti non si sono inventati nulla, hanno riportato una presunta discussione nata nei corridoi dello stadio Olimpico. Il vero segreto è la verifica: un solo giornalista mi ha chiamato per capire cosa fosse accaduto, gli altri si sono fidati di questa fantasiosa ricostruzione".

Sulla questione interviene telefonicamente anche Marcello Carli, ds dell'Empoli:
"Sarri è all'ospedale e non è stato dimesso (ride, ndr). A fine partita il mister si è fermato a parlare con perché c'è una stima importante. La Roma è sempre stata molto gentile con noi, io rido di tutto quello che ho letto. Problemi tra noi e la Roma? E' una barzelletta. Lo ripeto, tra la Roma e l'Empoli c'è un rapporto importante che va oltre la mia stima personale verso e . Non capisco perché si voglia andare a parlare di cose che non esistono, a Roma c'è proprio questo problema. La Roma è forte ma sta attraversando un momento difficile, ma continua a crescere e a investire. Bastano due infortuni importanti per fare la differenza, il calcio è fatto di situazioni e momenti e capisco le tensioni della piazza. Penso che in questo momento per la Roma sia più difficile gestire le situazioni esterne che quelle interne: la squadra è forte e il mister è competente al massimo"

torna a parlare di campo
"I tifosi devono sapere che ogni volta che sono delusi e incazzati, noi lo siamo molto di più. Siamo consapevoli di avere le capacità di vincere ogni partita, se non ci si riesce è colpa di una cattiva prestazione ma non di una scarsa volontà in campo. Tutto questo non cambia nulla sulle prospettive di questa squadra"

Su
"In questo momento anche noi stiamo facendo chiacchiere, i fatti però sono la cosa più importante e sono espressi dai numeri e dalle statistiche. Andiamo insieme a leggere i numeri di in questi due anni, a noi basta questo"