27/11/2015 17:17
ROMA RADIO - Il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica ufficiale dell'As Roma. Queste le sue parole:
Siamo ovviamente molto dispiaciuti, abbiamo provato imbarazzo. La partita di Barcellona può essere definita solo imbarazzante e ce ne dispiace. Posso chiedere scusa ai tifosi della Roma, a tutti, soprattutto a quelli che hanno viaggiato ed erano presenti allo stadio. Ci hanno dato una dimostrazione importante. Al Camp Nou hanno tenuto loro alta la bandiera della Roma perché la squadra non ci è riuscita e per questo chiediamo scusa. Sono momenti di crescita: questa squadra dimostra di avere ogni tanto delle cadute inaspettate da parte nostra. Evidentemente non è ancora maturato il processo di maturazione che ci aspettiamo ma è una giornata e noi la dobbiamo accantonare e non dimenticare. Siamo una squadra che ha degli obiettivi e che ha ancora la possibilità di raggiungerli. Obiettivi che costituirebbero un ulteriore miglioramento rispetto agli anni precedenti. Non ci dobbiamo dimenticare che questo è un processo di crescita. La Roma ha avviato un programma di crescita che è dimostrato dai fatti. Sia dal punto di vista societario che dal punto di vista tecnico. Se passeremo il turno di Champions e lotteremo fino alla fine per lo scudetto vorrà dire che saremo migliorati ulteriormente. Non dobbiamo perdere calma e lucidità. Qui non c'è l'apocalisse, qui non c'è la disperazione, qui non c'è l'ultima spiaggia. Qui c'è la voglia di superare una brutta figura che fa male a noi e alla squadra. E possiamo solo chiedere scusa ma dopo aver chiesto scusa dobbiamo tornare in campo a lavorare.
Contro l'Atalanta la Roma dovrà portare solo la voglia di rivalsa...
Intanto dobbiamo portare le capacità tecniche ed emozionali che non abbiamo portato a Barcellona. C'è voglia di rivalsa e faremo bene.
La panchina della Roma è salda?
Doverlo ripetere ogni settimana è assurdo. Gli allenatori e i giocatori vengono valutati per i risultati ma non domenica dopo domenica. Ogni partita non può cambiare giudizio su un allenatore o un giocatore. Alla lunga ognuno sarà responsabile dei risultati che porterà. C'è la stessa voglia di fare bene che avevamo prima.
Le dichiarazioni di Pallotta?
Quando leggo delle virgolette attribuite a una persona che non ha parlato o che non si è sentito parlare rimango perplesso. Ma non voglio aprire questo argomento adesso, non è rilevante. Il presidente parla quando vuole parlare e parla chiaro, lo sapete tutti. Quando non intende parlare pubblicamente non lo fa e quindi le ricostruzioni non sono attendibili.
Ripartiamo subito?
Siamo già ripartiti. Come ogni settimana, sempre al fine di migliorare. Non c'è nessun motivo per deprimerci.