28/01/2016 19:47
DA TRIGORIA MATTEO DE ROSE - E' il giorno di Stephan El Shaarawy. Il neo-giocatore della Roma, arrivato ufficialmente in giallorosso due giorni fa in prestito dal Milan dopo la parentesi al Monaco, si presenta ufficialmente alla stampa. Ad accompagnarlo c'è il CEO Italo Zanzi, che posa per le foto di rito assieme al giocatore, che ha scelto la maglia numero 22.
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"Abbiamo il piacere di presentare un grande calciatore. Un grande talento, che ha avuto molto successo in Italia e a livello internazionale. Si è integrato subito nella squadra e siamo molto fiduciosi sul suo futuro con noi", l'introduzione del CEO Italo Zanzi
Questo l'intervento INTEGRALE dell'attaccante:
Cosa ti ha chiesto Spalletti dal punto di vista tattico?
Sicuramente mi ha chiesto di dare il massimo prima di tutto, perché per me questa è una grande occasione. Sono felice di far parte di una società storica come la Roma. Per adesso mi sto allenando regolarmente con il gruppo e sono contento di questo.
Che idea ti sei fatto del momento della Roma? Come hai trovato lo spogliatoio?
Ho trovato uno spogliatoio davvero molto sereno, ho ricevuto una bella accoglienza da tutto l'ambiente ma soprattutto dai miei compagni, che ho trovato molto solari e sorridenti. Il momento è delicato, non è certamente positivo, ma sono convinto che questo organico sia molto forte, con giocatori di grande qualità e due leader come Daniele (De Rossi, ndr) e Francesco (Totti, ndr), che sono 2 fuoriclasse. Sono venuto qui pensando di far bene, cercando di dare il mio massimo contributo, per me stesso e per la squadra. Sicuramente la metteremo tutta per raggiungere grandi risultati.
Ci aiuti a decifrare la sua carriera? Hai avuto un inizio eccellente al Milan, poi l'infortunio. hai smesso di fare gol ma nel frattempo è andato bene in Nazionale. Ci aiuti a decifrare questi alti e bassi della sua carriera?
Ho iniziato nel Milan avendo tanta fiducia da parte di Allegri, che nonostante la giovane età mi ha comunque schierato in campo molte volte. Il secondo anno ho avuto nuovamente fiducia, ho disputato un bel girone d'andata e fatto una bella annata. Negli ultimi 2 anni sono stato condizionato da molti infortuni. Uno in particolare, che anziché tenermi fuori per 3 mesi mi ha estromesso per 6 mesi. Cercai di fare una terapia conservativa che però non è bastata, c'è stata una ricaduta e mi sono dovuto operare di nuovo e stare fermo altri 6 mesi, quasi una stagione intera. A gennaio scorso ho avuto una frattura al piede destro. Tanti infortuni mi hanno condizionato. Ho voluto dare una svolta, diciamo, cercando di cambiare aria. A Monaco ho avuto la mia prima esperienza all'estero. Non è stato un girone d'andata esaltante ma è stata comunque un'esperienza che mi ha fatto crescere. Ho avuto un buon feeling con i compagni, meno con il mister. Lui ha preso le sue decisioni, la società anche. Ora ho voltato pagina e sono qui, penso solo a fare bene con la Roma.
Le tue condizioni fisiche attuali, visto che non giochi dal 19 dicembre. Sei pronto a giocare da subito e in quanti ruoli?
Riguardo le condizioni fisiche. sto bene. E' chiaro che i metodi di lavoro qui sono diversi, il lavoro è più intenso e 'a secco' mentre al Monaco ci si allenava di più con il pallone, ma mi sento pronto. Ho già fatto 3 allenamenti con la squadra e sono a disposizione. Riguardo il ruolo, preferisco partire esterno sinistro ma posso ricoprire più posizioni. Il mister mi sta utilizzando anche come quinto di centrocampo. Mi metto a sua disposizione, per me va bene tutto.
Ha rifiutato altre offerte prima della Roma? Il ct Conte ha avuto un ruolo nella tua scelta?
La mia priorità è stata sempre la Roma, dall'inizio del mercato. E' stata una decisione presa di comune accordo con il Milan. Ho sentito subito la fiducia del direttore Sabatini e del mister. Per cui sono davvero felice di essere qui. Il mio obiettivo è partire bene con la Roma, cercando di dare il massimo.
Quando sei andato al Monaco, avevi detto in un'intervista che l’ambiente di Milano non faceva per te, che c'erano state delle cattiverie sulla tua vita privata che ti avevano destabilizzato. Quello di Roma, che è altrettanto particolare, può essere l'ambiente giusto?
Ci sono state cose che mi hanno fatto male ma che mi hanno fatto anche crescere. Roma è una piazza esigente ma noi giocatori ci siamo abituati a questo, dobbiamo tapparci le orecchie e cercare di lavorare per noi stessi e per la squadra. Sono uscite cattiverie sul mio conto che ho fatto fatica a digerire, ma sono cose che fanno parte del nostro mondo. Non le ascolto, vado avanti per la mia strada e darò il massimo, come ho fatto sempre nella mia vita.
Ti sei fatto un'idea sul reale obiettivo di questa Roma?
Il cambio d'allenatore può dare la svolta alla squadra. Non dobbiamo già porci degli obiettivi finali ma ragionare partita per partita, cercare di lavorarw bene in settimana per prepararci al meglio per le partite di campionato. Ora pensiamo al Frosinone, cerchiamo di raggiungere risultati ma partita per partita.
Hai sentito il ct Conte? Pensi che sia l'ultima chiamata per te per i grandi livelli?
Non lo penso ma alla fine dipende tutto da me. Credo che questa possa essere una sorta di svolta per me, per ripartire e tornare a grandi livelli. Non ho sentito Conte, ma ho sentito la sua fiducia in questi mesi e in questi anni. Un altro obiettivo per me è andare all'Europeo. Ma prima, ovviamente, bisogna fare bene con la Roma.
Potresti giocare anche come esterno nel 3-4-2-1, dove magari potresti avere più campo a disposizione?
Si, posso giocare anche in un centrocampo a 5, come facevo già con Conte nel 3-5-2, e in una linea a 4. Posso giocare anche alle spalle della punta. Per me non è un problema il ruolo, ora ritrovare la continuità nelle partite è la cosa più importante.
Entro quanto tempo pensi di arrivare al massimo della forma e di vederti così al 100%. C'è stato un momento in cui è stato possibile rivederti al Milan? Ci sei rimasto male del fatto che hanno voluto subito mandarti via in prestito
Il mio cartellino è ancora del Milan, ci siamo consultati e abbiamo preso una decisione insieme. Pensavamo che il trasferimento fosse la soluzione giusta, la Roma era la mia priorità e sono felice di essere arrivato qui. Questi mesi non sono stati facili, è stato frustrante allenarsi sapendo già di non poter giocare, visto che il Monaco aveva già deciso di non riscattarmi, ma ho pensato solo a tenermi in forma e credo di star bene fisicamente.