15/02/2016 16:33
ROMA RADIO - Il centrocampista della Roma Seydou Keita è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica ufficiale del club giallorosso. Queste le sue parole.
Quale è la tua sensazione rispetto a questo momento?
Un buon momento per la società e per la squadra. Anche per i tifosi, quando una squadra vince è facile andare avanti e poi rettificare le piccole cose.
C'è uno spirito nuovo?
Il cambio di allenatore ha portato una nuova mentalità. Il cambio avviene perché le cose non vanno bene. Qualcosa è cambiato: la testa, la fiducia. Ora va tutto bene, stiamo migliorando ma la strada è giusta. Se continuiamo così possiamo fare bene.
Per te cosa è cambiato?
Io e De Rossi giochiamo un calcio diverso ma se tutti facciamo le cose bene è una buona cosa per tutti. Il mister chiede a tutti la stessa cosa, le caratteristiche del singolo giocatore vengono messe a disposizione della squadra. Spalletti vuole che tutti i palloni passino da me, ma a volte non è possibile. Poi mi nomina spesso per questa cosa ed è difficile capire in campo quando ce l'ha con me o meno (ride ndr).
Gli ottavi contro il Real?
Sono partite in portanti. A Barcellona è come un derby e contro di loro ho giocato molte partite 'vere'.
Esiste un modo vincente per affrontere il Real?
Personalmente serve fiducia, poi serve il lavoro del mister e sicuramente farà di tutto per preparare al meglio la partita. Sarà difficile ma non impossibile. Nessuno è imbattibile.
Le tue frasi sui tifosi?
Io sono una persona che li rispetta molto, ho giocato in molti club e ho sempre rispettato i tifosi. Non gli ho mai mancato di rispetto. Ho esperienza e dico che se le cose vanno male la colpa è dei giocatori e se i tifosi fischiano è giusto, ma non aiuta. La Roma mi paga per giocare e loro pagano per venirci a vedere, non posso che portargli rispetto. Di solito quando parlo rifletto, non devono trasformare quello che dico. Il mio rispetto per i tifosi è uguale a quello di Totti e De Rossi.
Cosa vorresti fare nel futuro?
L'allenatore no, ma vorrei aiutare. Voglio dare la chance che ho avuto io anche agli altri. Il calcio può aiutare ma non solo, è importante aiutare chi non ha niente.