02/04/2016 02:35
ASROMA.COM - Stephan El Shaarawy ha risposto a 15 domande postegli dai tifosi romanisti di tutto il mondo in un video caricato sul sito ufficiale del club giallorosso. Ecco le dichiarazioni del faraone.
Pensi di giocare meglio come ala o come seconda punta?
"Ho sempre preferito partire come esterno sinistro, mi piace molto partire largo per accentrarmi e andare al tiro, però ho giocato molte volte come trequartista o come seconda punta. Il ruolo che prediligo è sicuramente quello dell'esterno sinistro".
Qual è il tuo sogno più grande?
"Fin da bambino sognavo di diventare un giocatore professionista ed è un sogno che ho realizzato con tanto impegno e fatica. Ora che sono un giocatore di Serie A, il sogno più grande è quello di vincere di importante, sia con il club che con la nazionale, la Champions League o l'Europeo ad esempio".
Chi è il tuo migliore amico all'interno dello spogliatoio?
"Mi sono trovato subito a mio agio nello spogliatoio, c'è molta allegria e serenità. Conoscevo già Florenzi e De Rossi che sono in nazionale con me, ho comunque fatto amicizia con tutti, sono tutti bravi ragazzi molto simpatici".
Cosa ti motiva e ti spinge a dare il massimo?
"Non ho mai perso la forza di non mollare mai. Ho avuto dei momenti difficili nella mia carriera, però non ho mai mollato, ho sempre cercato di dare il massimo: il calcio è sempre stata la mia passione. Da me stesso chiedo sempre di più. Mi motivano gli obiettivi, ognuno deve porseli nella propria carriera e cercare di raggiungerli. Non bisogna mai smettere di crederci".
Che genere di musica ascolti prima e dopo le partite?
"Ascolto sempre musica prima delle partite, mi carica. Io ascolto prevalentemente l'hip hop ed il rap americano".
Ti taglierai mai i capelli?
"Li taglio spesso, diciamo che la cresta è una mia particolarità nata tanti anni fa ed ho deciso di tenerla visto che mi piaceva ed ha portato bene. Ora l'ho un po' spuntata ma è sempre stata una mia caratteristica, mi piace ed ho deciso di tenerla".
L'intesa tra te Salah e Perotti?
"Quando hai di fianco giocatori con tanta tecnica sicuramente le cose si facilitano tanto, sono giocatori con molta velocità, specie Salah, e tecnica. Mi sono trovato subito benissimo, mi auguro di poter continuare a fare bene come ora con gol, assist e buone prestazioni".
Quando la Roma ti ha chiamato cosa hai pensato?
"Sicuramente è stata una sorpresa molto positiva per me, perchè dall'inizio del mercato la Roma era sempre stata la mia priorità. Anche quando ho parlato con Sabatini mi ha fatto una buonissima impressione e ho subito sentito la fiducia del mister. Ho deciso di sfruttar questa occasione, venendo qua e cercando di dare una svolta alla mia carriera. Ora sta andando bene, è un momento positivo ma devo continuare così, c'è ancora tanto da fare".
Cosa si può imparare lavorando Totti e De Rossi?
"Tantissimo dal punto di vista tecnico ma anche umano. Sono due giocatori che hanno fatto la storia della Roma, sono due leader che ho sempre ammirato e stimato. E' un vero piacere giocare con loro e anche averli conosciuti è stata una cosa bella: possono insegnarti tanto dal punto di vista umano e calcistico".
Quali sono le differenze fra Ligue 1 e Serie A?
"Dal punto di vista fisico sono due campionati diversi, la Ligue 1 è sicuramente un campionato molto più intenso e fisico, la Serie A è più tattica. giocare qui è più difficile: in Francia si possono aprire molti spazi, in Italia è più difficile, devi crearti tu lo spazio per andare a far male. Sono due campionati comunque molto diversi".
Quante lingue parli?
"L'italiano sicuramente, un po' l'inglese e ho imparato anche qualcosa di francese. Piano piano sto cercando di imparare l'arabo: da piccolo ho iniziato, col tempo ho mollato e ora sto recuperando piano piano. Ci tengo molto, mio padre è egiziano e io devo riuscire a parlare arabo".
Come ci si sente ad essere fonte di ispirazione per molte persone?
"E' una bella sensazione essere d'esempio per i ragazzi che ambiscono a diventare giocatori, è motivo di grande orgoglio per me. Molti bambini mi chiedono consigli e mi fanno i complimenti per ciò che sono adesso, mi fa molto piacere. Io spero con la mia persona e con il mio modo di giocare di dare un buon esempio a tutti le persone che hanno questo sogno. Il consiglio che posso dare è quello di avere passione per questo sport e soprattutto l'umiltà: è la cosa fondamentale per il successo, il vero campione è quello che rimane umile nonostante i traguardi raggiunti, è una delle cose principali che un giocatore deve tenere a mente".
Cosa ne pensi dell'intesa con Salah? Parlate spesso dell'Egitto?
"Salah è un bravissimo ragazzo, una grande persona ed un grande giocatore. Mi trovo molto bene con lui sia in campo che nello spogliatoio. L'unica volta che abbiamo parlato dell'Egitto è stato quando abbiamo fatto il simbolo del triangolo della piramide in campo. E' stato un momento giocoso e abbiamo deciso di farlo insieme".
Quell'esultanza della piramide era stata preparata in anticipo?
"Dopo il gol con la Fiorentina ho deciso di fare quell'esultanza con lui, ma non era assolutamente preparata. In quell'istante gli ho detto di fare questa cosa, lui sorridendo mi ha seguito e l'abbiamo fatta insieme".
Chi ti ha spinto a giocare a calcio?
"La passione per questo sport me l'ha trasmessa mio padre, è stata la figura principale nella mia vita e nella mia carriera. E' stata la persona che mi è stata più vicina, mi ha seguito ovunque: tutto quello che ho e quello che sono diventato lo devo a lui. Ha fatto tantissimi sacrifici ed ha anche cambiato lavoro per portarmi agli allenamenti, è stato fondamentale. Prima ancora di giocare in una squadra, mi portava ai giardini sotto casa per insegnarmi a giocare a calcio. Devo sicuramente ringraziarlo tantissimo".
Infine un ringraziamento speciale ed un auspicio rivolto ai tifosi: "Vi ringrazio per le domande che mi avete inviato. Spero di continuare così, facendovi divertire e provare tante emozioni, cominciando già da domenica nel derby. Un saluto!"