11/06/2016 16:42
ROMA RADIO - Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma, è intervenuto ai microfoni della radio ufficiale del club giallorosso. Il dg interviene in merito alla notizia diffusa questa mattina dal 'Corriere dello Sport', che ha riportato delle dichiarazioni private del giocatore in merito alla vicenda della sua cessione alla Juventus:
"Quando si travalica il confine della professionalità riteniamo che sia opportuno intervenire - le parole di Baldissoni - Oggi abbiamo letto ulteriori sciocchezze sulla vicenda Pjanic, ne abbiamo lette altre nei giorni scorsi, sull'esistenza o meno della clausola, sul diritto del giocatore a una percentuale della stessa. Si creano faide ridicole in questa città. Oggi addirittura leggiamo di confidenze su Whatsapp, tra l'altro smentite dal ragazzo. Lo abbiamo sentito stamattina, ha detto di non aver mai scritto qualcosa del genere. Secondo questa confidenza la Roma avrebbe chiamato la Juventus, per metterci in questa situazione..."
Nel corso della diretta viene letto un documento ufficiale, datato 9 giugno 2016, redatto dal giocatore ed indirizzato allo stesso Baldissoni, nel quale Pjanic dichiara l'intenzione di avvalersi della clausola rescissoria e di voler essere ceduto alla Juventus: "Con la presente comunico di avvalermi del diritto di essere trasferito ad altra società, come da accordi tra noi intercorrenti. Vi comunico inoltre la mia disponibilità a regolare il 20% di mia spettanza dell'ammontare del prezzo del trasferimento direttamente con la società che acquisisce il diritto alle mie prestazioni sportive, che nello specifico vi comunico essere la Juventus F.C. . Vi ringrazio e vi prego di prendere contatti per l'espletamento delle formalità contrattuali necessarie".
"In questa città siamo costretti a tirar fuori documenti ufficiali, che dovrebbero essere privati e che fanno parte della normale gestione del lavoro, per smentire sciocchezze che compaiono sui giornali - prosegue Baldissoni -. Questo non per difendere noi stessi, ma i tifosi della Roma, che vengono avvelenati quotidianamente, nel caso specifico in maniera maliziosa e pericolosa. Un giorno si deve smentire se il ragazzo ha una clausola o un diritto su quella clausola, cosa che dovrebbe essere una faccenda che dovrebbe riguardare solo il ragazzo, un altro si deve smentire se è la società che si attiva... Tutto questo perché la zia dell'idraulico della lavandaia del cugino del tappezziere dell'agente di Pjanic ha più credibilità di una dichiarazione ufficiale di una società o di chi ci lavora".
"Ho parlato con il ragazzo, mi ha detto che non parla mai con i giornalisti e che non pensa di aver mai scritto una cosa del genere - prosegue il dg - Magari può anche essere successo, ma si deve cambiare atteggiamento, non si può vivere in un clima di questo tipo. Ci sono degli accordi contrattuali, un giocatore può decidere di non rinnovare il contratto, come Miralem poteva fare 2 anni fa. Quando abbiamo inserito questa clausola lo abbiamo fatto su sua richiesta, potevamo non accettare come lui poteva non accettare di rinnovare il contratto, è legittimo diritto delle parti che negoziano prendere le posizioni che ritengono opportune. E' l'attività ordinaria, se diventa oggetto di minacce ed insulti... Può succedere che i ragazzi possano dire qualcosa in privato, ma Miralem l'ha smentito. Non può diventare oggetto di una comunicazione come quella che vediamo oggi. Il nostro ufficio stampa è sempre disponibile e risponde fino a tarda notte, si deve utilizzare per verificare le informazioni. Se queste non sono verificate non vanno pubblicate, perché poi si rivelano delle sciocchezze, come in questo caso".
"Il presidente è stato anche accusato di non aver rispettato la parola data, lui ha detto in estrema buona fede che non voleva vendere Pjanic. Ed era vero - conclude il dg - Anche recentemente ha sottolineato che c'era la clausola e che non dipendeva dalla Roma. Effettivamente poi andrà via, è legittimo utilizzare gli accordi contrattuali per cambiare squadra. E alla fine la linea che passa è che il presidente dice bugie... Noi dobbiamo venire qui a smentirlo con della documentazione, questo non è normale".