NAINGGOLAN: "Ho parlato con Conte, mi vuole al Chelsea. Se resto alla Roma? Non lo so, ora penso solo agli Europei"

08/06/2016 23:46

torna a parlare del suo futuro. Il centrocampista della Roma è intervenuto oggi pomeriggio in conferenza stampa dal ritiro di Bordeaux, dove il Belgio si sta preparando in vista di Euro 2016. Il Ninja, uno degli uomini-mercato del club giallorosso, conferma di avere avuto dei contatti con , prossimo allenatore del Chelsea: "Ho parlato con , mi voleva già alla  - le sue parole -.  Quando vedi che ha vinto così tanto alla dopo essere stato promosso in A con il Siena, capisci che ha delle qualità. Ho avuto una bella conversazione con lui, è una persona interessante. Mi ha parlato delle sue aspettative nei miei confronti e di che tipo di giocatore posso essere per lui. Non sarò mai uno che fa 20 gol o assist a stagione, ma posso essere importante per una squadra. Se un allenatore apprezza questo, allora va bene. Se resterò alla Roma? Non lo so, ma ho sempre detto che sarebbe difficile lasciare l’Italia dopo 12 anni, vedremo nelle prossime settimane cosa succederà. Un altro al mio posto direbbe: "Perché rischiare tutto per poi fallire laggiù?". Anche Courtois e Hazard mi hanno chiesto di venire al Chelsea, ma un possibile trasferimento ora non è nei miei pensieri, ora sono completamente concentrato sugli Europei”.

prosegue poi parlando delle sue condizioni fisiche: "Ora sono al 100%, ho recuperato bene". Una postilla sul suo errore nell'amichevole con la Norvegia, che ha portato al gol della formazione scandinava: "Non cerco scuse per il mio errore sul primo gol norvegese, io sono critico con me stesso ma in ogni caso, senza errori, non avremmo mai i gol nel calcio. Ero più concentrato sulla mia forma fisica". Le prestazioni del Belgio nelle amichevole di preparazione a Euro 2016 hanno destato un po' di perplessità: "La fatica ha giocato un ruolo importante dopo i tanti allenamenti. Tre partite in nove giorni sono tante. Le partite hanno disturbato i tifosi, ma non noi. Non è una scusa, ma in un torneo la mentalità è diversa".

parla poi della prossima sfida con l'Italia: "E' quasi da 12 anni che vivo lì per questo è quasi come una seconda casa, ma mi sento belga, sono orgoglioso di essere belga e darò tutto per battere l'Italia. Ho degli amici nella selezione italiana, come e che giocano con me. Ma io gioco per il Belgio e loro per l'Italia, saremo avversari per una partita". Entrando nello specifico sul match del prossimo 13 giugno dice: "Penso che sia meglio giocare all'inizio contro l'Italia perché quando prendono confidenza può diventare difficile. Penso che l'Italia passerà il girone perché è tatticamente molto forte, può essere molto pericolosa. Le loro assenze? Non significano nulla. Non è più l'Italia che ha vinto la Coppa del Mondo che aveva grandi giocatori come , ma ora è più una squadra, un collettivo".

Infine guarda alla sua squadra, indicando l'obiettivo per i "Diavoli Rossi": "Noi giochiamo ogni partita per vincere. Siamo qui per andare il più lontano possibile. Per me non c'è nessuna favorita, molti dicono che siamo noi i favoriti perché singolarmente abbiamo grandi giocatori, ma dobbiamo lavorare bene come squadra. Ed è su questo che dobbiamo ancora lavorare".

(a cura di Damiano Frullini e Daniele De Angelis)