13/10/2017 00:53
AS ROMA MATCH PROGRAM (F. Viola) - In questi giorni sui social Diego Perotti ha pubblicato il suo ultimo tatuaggio, una raffigurazione frutto di un lungo lavoro dove tra le molte immagini c’è anche il Colosseo. Il suo legame con Roma è forte, con i romanisti un sodalizio che è figlio anche di “quel” gol. La rete che ha dato alla Roma l’accesso diretto alla Champions League e ha obbligato invece il Napoli a partire dai preliminari. Il Napoli, prossimo avversario all’Olimpico…
Partiamo da quel gol, se ci ripensa?
“Il gol contro il Genoa è stato il più importante della mia carriera, la gioia più grande che abbia vissuto con questa maglia. Una momento unico per me. Ho già vinto la Coppa del Rey con il Siviglia, però la sensazione di vedere la felicità dei miei compagni e di tutti i tifosi per un mio gol non la avevo mai provata. Quel giorno nessuno lo potrà mai dimenticare, l’ultima partita di Francesco. È stato un gol che rimarrà dentro di me per sempre. Abbiamo conquistato l’accessoalla Champions League, un risultato molto importante per me e per la società”.
Veniamo ad oggi, come si sente?
“Bene, per fortuna ho superato un infortunio da poco, ho perso le gare con Qarabag e Milan,
ma questa sosta è arrivata al momento giusto per recuperare al meglio. Sono tornato ad
allenarmi da alcuni giorni e quindi sono a disposizione del mister”.
Durante il ritiro estivo aveva dichiarato che il gioco di Di Francesco avrebbe migliorato le sue caratteristiche, si sente cresciuto con l’arrivo del tecnico?
“Sì, il sistema di gioco che usa il mister è molto positivo per il mio modo di giocare; è un
allenatore che ama giocare con gli esterni alti e a piede invertito. Per me è più facile in questo modo e mi trovo molto bene. Penso di poter dare ancora di più e continuerò ad allenarmi per farlo al meglio. Da quando abbiamo cominciato a Pinzolo, siamo molto migliorati e si vede in partita i risultati che abbiamo raggiunto”.
Di Francesco le chiede un lavoro diverso rispetto alle stagioni precedenti?
“Quello che mi chiede di diverso rispetto a quello che facevo prima è di accentrarmi un po’ di più, di prendere palla tra le linee e rimanere sempre aperto. Il mister lo sa che mi piace molto giocare così, lui sa che se non do riferimento al difensore ho più probabilità di fare danni. È da Pinzolo che lavoro con lui su questo aspetto e piano piano mi trovo meglio”.
Il suo è un inizio stagione positivo, soddisfatto?
“A livello di gioco penso di aver iniziato bene. Non va bene non aver fatto nessun gol e di aver anche sbagliato un rigore. Mi ha fatto molto arrabbiare. Fisicamente sto bene, mi sono
allenato in vacanza prima di partire per il ritiro, e penso che mi sia stato molto utile”.
Come sta andando la Roma fino a questo momento?
“Siamo in un momento molto positivo. All’inizio nessuno credeva in noi, siamo sempre stati
dietro le altre squadre che pensano di vincere lo scudetto. Invece abbiamo dimostrato che
siamo lì. Ci manca una partita e abbiamo fatto 4 punti su 6 in Champions. Mi sembra un buon inizio”.
Vincere a Milano è stato un segnale al campionato?
“Vincere a San Siro è stata una dimostrazione di forza e di carattere contro una squadra che ha fatto tanti nuovi acquisti. Il Milan non sta passando un buon momento, ma è sempre il Milan e da ora in poi ogni partita sarà così. Se non fai 3 punti con il Napoli quello che hai fatto con il Milan non è servito a nulla. Ogni partita quindi per noi sarà fondamentale”.
Il Napoli, è forse la sorpresa più grande di questo campionato, le ha vinte tutte. Se la aspettava così?
“Il Napoli mi è piaciuta tanto anche l’anno scorso. Giocano come pochi al mondo, anche se non sono imbattibili. Oggi per me è più forte della Juve, almeno per il gioco che fanno. Sta facendo bene, ma noi proveremo a ‘fargli male’ qui a Roma”.
Lo scorso anno finì 2-1 per il Napoli all’Olimpico, con una sua traversa negli ultimi minuti.
“Lo scorso anno ci ha messo un po’ in difficoltà e abbiamo sofferto un po’ nel finale di stagione a causa di quella gara. Speriamo che questa volta sia diverso”.
Roma-Napoli è la prima di una lunga serie, vi aspettano sette gare in venti giorni. La squadra secondo lei è pronta?
“Giocare sette gare in venti giorni non è mai facile, però siamo abituati. Noi che non siamo
andati in nazionale abbiamo avuto un po’ di riposo in più. È un po’ più pesante invece per chi ha dovuto fare un lungo viaggio per giocare con la nazionale come Fazio, Allison, che dovranno recuperare il fuso orario. Penso comunque che avere tante partite ravvicinate è il miglior modo per stare in forma, ti alleni giocando e non c’è nulla di meglio”.
Dzeko è stato inserito tra i 30 candidati del pallone d’oro. Cosa ne pensa?
“Gli abbiamo fatto gli auguri; per noi è un onore avere un compagno tra i grandissimi e lo
aiuteremo a fare ancora più gol. Ha fatto una grandissima stagione, se lo merita”.
Quindi se sabato ci sarà un rigore, chi tira Perotti o Dzeko?
“Lo tiro io. Sono ancora capace di fare gol dal dischetto. Ci sta di sbagliare, non avrei voluto, mi auguravo di finire la carriera senza errori. Se dovevo proprio sbagliarne uno meglio sul 3-0. Se il mister non ha cambiato idea... i rigori li tiro io".