23/04/2018 18:28
UEFA.COM - Dopo le anticipazioni di ieri, arriva l'intervista completa che Edin Dzeko ha rilasciato agli organi di stampa ufficiali della competizione europea. Alla vigilia di Liverpool-Roma, ecco le sensazioni del numero 9 romanista: "Saranno le partite più importanti della stagione. In 180 minuti possiamo raggiungere la finale che tutti noi sogniamo, ma non sarà facile perché il Liverpool è una squadra forte e ha un allenatore che ama il calcio votato all'attacco, proprio come noi. Non ho guardato la partita contro il Manchester City perché giocavamo lo stesso giorno e alla stessa ora. Ho visto solo il risultato e quello che hanno fatto contro il Manchester City non è da tutti. Una squadra capace di segnare cinque gol al City non è facile da affrontare".
Ritroverà Salah, stavolta come avversario.
"Ha giocato con noi per due anni e ci spiace che se ne sia andato, ma è il calcio. Un attaccante che segna 30 gol in Premier League può sicuramente darci problemi. Il Liverpool gioca bene come collettivo, quindi non dobbiamo pensare a un solo giocatore ma a tutta la squadra, perché il Liverpool è forte in tutti i reparti"
Sulla finale di Kiev
"Non penso ancora alla finale, perché prima ci sono due partite difficili contro il Liverpool. [Arrivare in finale] sarebbe un sogno che diventa realtà, ma andiamo avanti un passo alla volta. Ci aspettano due gare difficili contro il Liverpool e sicuramente le due squadre hanno lo stesso obiettivo: la finale."
L'eliminazione del Barcellona nei quarti di finale
"È stata una serata speciale, tutto ha funzionato perfettamente. Abbiamo segnato subito e il gol ha caricato sia i giocatori che i tifosi, che ci hanno sostenuti fino all'ultimo minuto. Il gol più importante è stato quello segnato a Barcellona, ma senza i tre a Roma sarebbe stato impossibile. Dopo il primo abbiamo iniziato a crederci ancora di più: alla fine, il sogno di fare l'impossibile contro una delle squadre più forti del mondo si è avverato"
Il suo passato al Manchester City
"Non abbiamo fatto grandi cose in Champions League, anche se avremmo potuto e dovuto. In Inghilterra abbiamo vinto molti trofei. È stata una bella esperienza perché la Premier League è il miglior campionato al mondo. Ci ho giocato per cinque anni, ho segnato molto e ho vinto tanti titoli. Ho giocato contro gli avversari e le squadre più forti. È un'esperienza che mi ha aiutato molto, ma oggi credo di essere un giocatore migliore rispetto a quando ero al City"
Poi il passaggio alla Roma
"Nell'ultima stagione [al City] non giocavo molto e non avevo un bel rapporto con [Manuel] Pellegrini. Non ero contento perché conoscevo le mie qualità e volevo giocare di più, del resto erano i miei anni migliori. Venire a Roma è stata la scelta giusta: il campionato italiano è molto tattico e ci ho messo un po' ad abituarmi, ma negli ultimi due anni ho giocato ad alti livelli"
Il pensiero finale sulla città di Roma, la squadra e i suoi tifosi
"I tifosi ci hanno sempre sostenuti, ci sono sempre stati sia per me che per la squadra. Per quanto riguarda la città non ho molto da dire, è sicuramente una delle più belle città al mondo. Io e la mia famiglia ci troviamo benissimo. Poi però passo la maggior parte del mio tempo con la squadra. Ci vediamo tutti i giorni, sono davvero vicino ai miei compagni"