16/01/2019 18:35
E' Bryan Cristante il protagonista dell'intervista social lanciata dalla Roma su Twitter. Dopo l'allenamento mattutino, infatti, il centrocampista giallorosso ha risposto alle domande dei tifosi, arrivate tramite l'hashtag #CristanteLive, nella video-diretta sul social network. Queste le sue dichiarazioni:
#CristanteLive: siamo con Bryan @Cristante! https://t.co/Wk4LrqlQ17
— AS Roma (@OfficialASRoma) 16 gennaio 2019
"Calore dei tifosi? Per me non c'è stato da subito, mi hanno voluto bene dopo un po'...(ride, ndr). Però si percepisce fin da subito il calore dei tifosi".
Come ti trovi nella nuova posizione in campo?
"Mi trovo bene nel nuovo ruolo, posizione che trovo congeniale. Stiamo trovando la quadra giusta."
Com'è il rapporto con il mister?
"Buono, così come con tutti i giocatori e tiene al meglio la situazione nello spogliatoio".
Perché ti è servito tempo per adattarti?
"E' una questione generale. Quando si arriva in una squadra nuova serve tempo, due mesi secondo me sono normali per adattarsi alla squadra, ai tifosi".
Che cos'è l'ambientamento?
"Cambiano i meccanismi da squadra a squadra, gli allenamenti e i compagni. Quando capisci bene tutto, anche come trattare i compagni, visto che ogni giocatore è diverso, riesci a dare il meglio di te".
Centrocampisti che ammiri?
"Da ragazzino mi piaceva Lampard, quello che guardavo di più. Ma non ho mai avuto grandi idoli, ma quello che mi piaceva di più era lui".
Chi ti ha impressionato di più tra i compagni e avversari?
"Da ragazzino al Milan Ibrahimovic, mi ha impressionato il fisico. Anche se non mi trattava benissimo. Ma le strigliate mi hanno fatto bene. Da avversario, invece, vedere Messi dalla panchina mi ha fatto effetto".
Che ti ha dato l'esperienza all'estero?
"Mi ha fatto crescere, se non capisci come funzionano le cose sei tagliato fuori".
C'è voluto un po' per arrivare al livello di ora, c'è stato un momento in cui hai dubitato di te?
"Dubitato no, ho sempre saputo dove poter arrivare e ho sempre pensato a lavorare. Ho trovato ostacoli, ma aiutano a crescere. Poi si arriva al momento giusto, nella situazione giusta".
Se non avessi fatto il calciatore?
"Non ci ho mai pensato, ho sempre pensato di fare il calciatore da bambino e non ho mai pensato ad altro".
Che sport segui?
"Seguo il basket, l'NBA. Nel tempo libero mi piace guardare queste bestie che non sai come si muovono".
Musica? Drake?
"Sì, ascolto hip-hop. Oltre a lui, ascolto davvero tutta la scena hip-hop americana, non tanto quella italiana".
Con chi trovi meglio fuori dal campo tra i tuoi compagni?
"Siamo affiatati in campo, è un buon gruppo dove non ci sono fazioni. C'è dialogo con tutti. Con Juan Jesus mi trovo bene, parlo tanto. Anche nei momenti negativi, il gruppo dà una mano per uscirne velocemente".
Chi si veste peggio?
"Manolas, senza dubbi".
Supereroe?
"Da bambino Spiderman. Mi piaceva vedere i cartoni animati. Ho guardato anche film recenti su di lui".
Consigli utili che hai ricevuto?
"Ne ho ricevuti alcuni anche indesiderati, ma il più importante e tra i più vecchi, e secondo me quello che mi è servito di più e che mi serve ancora, è 'Continuare a lavorare'".
Che emozione è indossare la maglia della Roma?
"Emozioni speciali, è una curva speciale quella della Roma, c’è il fascino della città e dei tifosi che dà qualcosa in più a questa squadra".