31/12/2019 19:13
Henrikh Mkhitaryan, giocatore acquistato dalla Roma in estate, ha già fatto innamorare i tifosi giallorossi sul campo grazie ai suoi gol e alle sue prestazione. L'armeno però fa sognare i tifosi anche fuori dal rettangolo di gioco, con alcune dichiarazione rilasciate al portale armeno Vivaro, in cui ha parlato dell'amore percepito fin dal suo arrivo nella Capitale. Queste le sue parole:
In estate sei passato alla Roma. Come è andata la trattativa?
È solo successo (ride ndr). Anche io ero sorpreso quando mi ha chiamato il mio agente che mi avvertiva dell’opzione Roma. Io non ho esitato perché ho realizzato che a Roma sarei stato molto più apprezzato di quanto non lo fossi all’Arsenal. All’inizio della stagione mi avevano fatto delle promesse ma dopo due o tre settimane è cambiato tutto, mi hanno trattato diversamente. Quindi quando ho ricevuto la chiamata di Mino Raiola che mi informava dell’offerta della Roma non ci ho pensato due volte. Quando siamo arrivati qui la mattina, ho passato le visite mediche e firmato il contratto. Non mi pento di nulla. Fin dal primo giorno qui ho sentito di essere apprezzato. Alla gente qui piaccio, lo puoi vedere tu stesso.
Hai detto di amare il calcio spagnolo ma non hai mai menzionato l’Italia in nessuna intervista. Seguivi qualche club italiano quando giocavi in altre squadre?
Se devo dirti la verità non mi ricordo di aver detto di amare il calcio spagnolo (Ride ndr). Per me è sempre un piacere giocare per i grandi club, a prescindere dal paese. Si, desideravo giocare in Premier League e ho realizzato il mio sogno. Per quanto riguarda l’Italia, guardo i match registrati della Serie A dal 1994-95. Ho comprato le VHS nel 2000. Un programma chiamato i 500 migliori gol del 1994-95. Ero incredulo di fronte alla grande qualità della Serie A. Certamente il campionato degli anni ’90 è diverso da quello attuale. L’Italia è l’Italia. Per la Serie A è il tempo di andare avanti. Nell’ultimo periodo molti giocatori famosi e talentousi stanno venendo in Italia perché vedono che qui il calcio sta avendo una crescita.
Chi è stato il tuo primo amico a Roma? Chi ti aiutato ad adattarti?
Sono amico di tutti qui. L’atmosfera tra giocatori e membri dello staff è ottima. Io sto provando a parlare italiano, ringrazio il mio insegnante perché dopo tre mesi riesco già a parlarlo. Non è perfetto ovviamente ma mi permette di esprimermi. È una cosa molto importante sia fuori che dentro il campo. Così ho l’opportunità di comunicare con i compagni, con lo staff e con i tifosi.
Qual è l’obiettivo stagionale della Roma?
Dal primo giorno in cui sono arrivato a Roma, l’obiettivo principale della squadra era arrivare tra le prime quattro, arrivare più avanti possibile in Europa League e giocare bene in Coppa Italia. Per il club è molto importante giocare in Champions League il prossimo anno, tutti lo hanno capito, staff e giocatori. Tutta la squadra sta facendo del suo meglio per raggiungere questo obiettivo. La Roma ha avuto qualche problema nell’ultimo anno e tutti insieme stiamo dando il massimo per risolvere tutto e tornare in Champions League.
Lo stile di gioco di Fonseca è simile a quello che hai trovato quando hai giocato in Ucraina?
Non ho avuto la possibilità di lavorare con lui allo Shakhtar ma ho visto quello che ha fatto la sua squadra in Champions League e ne sono rimasto impressionato. Giocavano con fiducia anche contro le grandi squadre. Ho visto le partite contro Manchester City e Roma e hanno mostrato un calcio molto bello. Venendo qua ho visto il che lavoro che fa Fonseca insieme al suo staff è molto efficace e sono sicuro che raggiungeremo grandi traguardi con lui.
(vnews.am)