08/05/2024 19:40
Dopo il ko per 2-0 all'Olimpico, domani sera la Roma fa visita al Bayer Leverkusen nella semifinale di ritorno di Europa League. Alla vigilia del match, dopo la rifinitura a Trigoria e la conferenza stampa alla BayArena, il tecnico giallorosso Daniele De Rossi ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:
Come si affronta una partita del genere? Meglio andare a pressarli o provare a crescere dentro la partita?
"Il piano partita non è tanto diverso dall'andata, dove avevamo provato a fare una partita per vincerla. Quindi, sicuramente non aspetteremo loro per tutta la partita. Dovremo essere pronti ad essere anche costretti dal loro palleggio a fare una difesa diversa da quella che ci piace, cioè in pressione offensiva. A volte saremo costretti a difendere più bassi ma facendo una partita con l'idea di segnare, non abbiamo una tabella di marcia. Se dovessimo segnare prima di loro, potrebbe cambiare l'inerzia mentale della gara".
Create sempre anche nelle difficoltà, è un segno di forza.
"Sì, è dovuto anche al fatto che abbiamo giocatori forti. Anche questo basta per creare occasioni. All'interno della nostra mole di gioco, di costruzione e di creazione delle occasioni dobbiamo essere più solidi ancora per concedere il meno possibile, per cercare di non commettere errori che a questo livello si pagano sempre".
Dybala? Com'è la modalità di scelta?
"È una decisione... C'è la scienza che parla, se ci sono infortuni gravi o rischi grandi c'è poco da parlare, poi ci sono le sensazioni del giocatore e ci sono le mie decisioni, tra virgolette. Dobbiamo mettere in campo i giocatori più forti che abbiamo e sicuramente Dybala rientra tra questi, ma deve stare bene. Se non riesce a esprimersi e a correre, potrebbe essere addirittura controproducente non solo per lui ma anche per la squadra. Si fa un discorso, un lavoro di equipe come si fa sempre quando si prepara una partita. Parleremo, ma poi ovviamente non vi dico tutto perché è il giorno prima di una gara. Magari dopo la partita vi spiego qualcosa in più".
Percepisce qualcosa di simile a Roma-Barcellona?
"Nell'andata c'era lo stesso arbitro e perdemmo 4-1, feci un autogol clamoroso ma non meritavamo di perdere in quella maniera lì, avevamo visto che non erano così irraggiungibili nonostante il 4-1 e la qualificazione compromessa. Non c'era stata la sensazione né nella preparazione della gara né durante la partita che ci fosse tutta questa differenza, quello ci aveva dato motivo di crederci. A parte in alcuni momenti della gara, anche all'andata non c'è stato il netto predominio degli altri non solo perché abbiamo palleggiato più di loro ma anche perché abbiamo avuto le nostre occasioni. I dettagli e gli episodi fanno la differenza. Lì facemmo gol dopo 6 minuti e fu un campanello squillante che l'inerzia era pronta per cambiare. Poi ci abbiamo messo del nostro e anche loro, ci fu la miscela perfetta per fare un'impresa del genere".
Come sta atleticamente la Roma?
"L'ultima volta che vedevo un giocatore bene fisicamente è uscito al 45', l'altra volta ho detto che Dybala atleticamente lo vedevo benissimo. Se guardiano le ultime due partite abbiamo finito in crescendo, attaccando, fino all'ultimo minuto creando occasioni abbastanza clamorose, contro il Leverkusen una incredibile e una molto importante anche contro la Juve. Al di là della condizione mentale, perché a volte può essere stressante giocare tutte queste partite con questo grande sforzo mentale, mi sembra che i ragazzi fisicamente stiano molto bene".
Fa uso della sua carriera da giocatore nei discorsi con i giocatori?
"Racconto un po' tutto. A volte mi preparo qualcosa e a volte vado a braccio mentre parlo. Si vede che parlo tanto, quindi a volte serve e a volte serve lasciarli in pace. Dopo un po' la voce dell'allenatore mi dava fastidio, quindi con loro faccio la stessa cosa e non mi faccio sentire sempre. Quando c'è da preparare una partita ci si ingegna un pochino per toccare le corde giuste, non si può preparare sempre lo stesso discorso e non si può ricordare sempre quello che si è fatto da calciatore perché diventa ridondante. Ma qualche volta qualche aneddoto sia ricordando cose positive sia negative lo tiro fuori. Cerco sempre di ricordare quanto passa velocemente questa carriera meravigliosa e quanta voglia avremmo noi ex giocatori di rimetterci le scarpe da calcio e andare a sporcarci di fango. Io sono fortunato, felice e grato di essere ancora in mezzo allo spogliatoio da un'altra prospettiva, ma devono dare tutto per questo splendido lavoro perché dura un attimo ed è finita".
(Sky Sport)
De Rossi ha parlato anche ai microfoni del canale ufficiale della Roma: "Siamo consapevoli che sarà un'impresa difficile, giochiamo contro una squadra che non ha mai perso. Dovremo batterla e batterla con almeno due gol di scarto. È molto difficile, come era difficile vincere a Milano contro il Milan, riuscire a battere il Brighton e il Feyenoord. È nelle nostre corde, possiamo farcela, sarà molto difficile ma andiamo lì per fare la nostra partita. La gara, se vogliamo, sarà paradossalmente molto simile a quella che abbiamo provato a fare nella prima mezz'ora sullo 0-0 in casa. Abbiamo subito un contropiede, ma per il resto avevamo sempre noi la palla, abbiamo colpito una traversa e avuto un'altra occasione. Siamo consapevoli che facendo un'altra partita ancora più attenta e più ordinata, e magari con gli episodi a nostro favore, potremo riuscire a fare l'impresa".
Tatticamente potrebbe cambiare qualcosa?
"Onestamente in tutte le partite potrebbe cambiare qualcosa. Un minimo la partita e la formazione si fa in base all'avversario, quindi può sempre succedere. Poi si penserà alla nostra condizione, ai nostri recenti sforzi, ma sono convinto che chiunque entrerà in campo farà una grande partita".
Contro la Juve Lukaku ha segnato il suo 20° gol, è un giocatore chiave.
"Assolutamente sì, è un giocatore che non dobbiamo scoprire per il numero di gol che fa. Nel mondo del calcio ci conosciamo tutti, sappiamo anche come preparano le partite le altre squadre, sappiamo che paura e attenzione hanno le squadre quando gioca Lukaku. Sono situazioni invisibili, ma che ci portano ad avere altri giocatori più liberi".
Molti pensano a quale partita convenga di più tra Leverkusen e Bergamo, sono discorsi folli.
"Non conviene niente di più. Conviene rispettare il nostro lavoro e i tifosi che saranno numerosi a Leverkusen e a Bergamo se gli verrà concesso. Sono sempre stato convinto che il nostro lavoro sia quello di vincere le partite, dobbiamo provare a vincerle tutte sapendo che non è quasi mai possibile ma provare a vincerle tutte, soprattutto se si parla di semifinale di Europa League. Non siamo qui a parlare di un trofeo estivo o fossimo il Real Madrid che gioca l'Europa League con le riserve è un conto. Ma noi per la nostra storia, per quella che è stata la coppa della mia infanzia è troppo importante".
Alla BayArena hai segnato due gol, che ricordi hai?
"Ho ricordi agrodolci, siamo andati 4-2 e poi ci siamo fatti recuperati. È una partita molto romanista, strana e pazza, ce l'avevamo in pugno e ci siamo fatti riprendere alla fine. Se vogliamo trovare il lato positivo, il ritorno a Roma non era uno scontro diretto ma un girone e ci giocavamo il passaggio del turno. Siamo andati 2-0, poi 2-2 per loro e abbiamo vinto 3-2. Andiamo a giocare in uno bello stadio contro una squadra fortissima. Al di là dei ricordi, il futuro più prossimo sarà bello perché andiamo a fare quello che ci piace in un posto bello".
?️ Le parole di De Rossi alla vigilia di #BayerRoma #UEL pic.twitter.com/m56932KkQJ
— AS Roma (@OfficialASRoma) May 8, 2024