03/11/2009 21:59
La partita con l'Inter può essere la partita della svolta come poteva essere quella col Milan?
"Potrebbe essere. Quella col Milan avrebbe dato un altro spirito perchè ci saremmo avvicinati a tutte le altre. La partita con l'Inter è importante perchècii può far avere una consapevolezza di quelle che sono veramente le nostre potenzialità. Io continuo a dire che questa Roma ha delle ottime potenzialità, deve credere in quello che stiamo facendo, ma per credere devono arrivare i risultati. Io dicevo ai ragazzi di lottare fino all'ultimo secondo e in alcune partite è successo che abbiamo fatto del gol agli ultimi minuti, e questo ha dato loro la consapevolezza che è giusto lottare fino all'ultimo secondo. Riuscire a fare un risultato importante ci darebbe ancora più entusiasmo, ma adesso dobbiamo pensare al Fulham, sarà una partita quadrata con gente che sa stare in campo, che non si sbilancia mai e che riparte poi in contropiede. Sarà una gran bella partita".
La stagione della Roma e del Milan è cambiata dopo quella famosa domenica
"E' cambiata parecchio per entrambe. Noi vincendo saremmo arrivati a ridosso delle grandi, avremmo tenuto il Milan dietro e avremmo riacquistato fiducia, entusiasmo e consapevolezza, avremmo avuto il supporto dei tifosi, sarebbe stato tutto un altro discorso. Anche col Livorno poi sarebbe stata un'altra partita".
In questo periodo dopo le tre sconfitte consecutive ha perso un po il sonno?
"No sono sempre molto determinato e lucido, consapevole delle difficoltà. Io mi comincio a preoccupare quando vedo che non c'è coesione nello spogliatoio, quando c'è qualcosa che non quadra. Invece qui c'è una squadra sana, uno spogliatoio sano, gente che sta lottando e che ce la mette tutta. E' momento in cui non gira, bisogna saper aspettare e continuare a credere in quello che si sta facendo".
L'anno scorso di diceva che il problema della Juventus era Ranieri. Poi sono arrivati Grosso, Diego, Cannavaro Felipe Melo, eppure la Juve continua ad avere difficolà. Qual è il vero problema della Juve?
"Non so, io so che quando una squadra che è retrocessa e l'allenatore il primo anno la porta terza in classifica e conquista la Champions League, il secondo anno la fa arrivare in classifica, certamente il problema non è l'allenatore. Mi fermo qui perchè non mi interessa, non parlo l'anno scorso e non parlo quest'anno. Ora penso alla Roma e penso a far bene qua. Sono problemi degli altri, se li gestiscano gli altri".