ROMA-BOLOGNA: le interviste (Colomba, Di Vaio, Raggi)

01/11/2009 20:09

FRANCO COLOMBA 

Mister, contro la Roma ci sono stati alcuni episodi da moviola.

“Sì, non credo sia stata una gran giornata per l’arbitro. Prima il tocco con il braccio di Perrotta in occasione del gol del pareggio romanista: se l’arbitro non ha visto non poteva fischiare, altrimenti è stata una svista perché la palla ha chiaramente cambiato direzione e Vucinic se l’è trovata sui piedi per battere a rete; se avessimo chiuso il primo tempo in vantaggio, le cose sarebbero cambiate. Poi l’ammonizione per simulazione a Di Vaio: non ha protestato anche se pensava d’aver ragione, memore di quanto è successo a Genova dove è stato espulso per una normale protesta, e il contatto con il Doni c’è stato”.



Aldilà degli episodi, è arrabbiato per la sconfitta?

“Sì, perché quando si passa in vantaggio all’Olimpico bisogna essere più votati a difendere il risultato, invece abbiamo subito immediatamente il pari e poi concesso alla Roma di colpire in contropiede. Dobbiamo lavorare su questo: dobbiamo essere in grado di reggere meglio il risultato di vantaggio e anche quello di parità, che qui a Roma poteva andarci bene: paradossalmente, proprio dopo il gol di Adailton, quando c’era da proteggere il risultato, abbiamo concesso agli avversari situazioni che non dobbiamo concedere”.



Nella ripresa si poteva fare di più?

“Non va dimenticato che era la terza partita in otto giorni: abbiamo speso le energie residue e, quando ho inserito forze fresche in avanti, in mezzo al campo non avevamo più energie per sorreggere il gioco delle punte. Nel primo tempo avevamo fatto qualche buona manovra e c’era riuscita per mezzora la partita di contenimento che volevamo fare”.

 

MARCO DI VAIO

Marco Di Vaio, sei stato ammonito per simulazione dopo essere finito a terra in seguito ad un contrasto con il della Roma Doni.

“Era un cross basso e Doni pensava di arrivare per primo sul pallone, ma l’ho preso io e lui in uscita mi è venuto addosso. Se forse il rigore poteva essere dubbio, l’ammonizione per simulazione mi pare davvero troppo. Comunque, dovevamo essere più bravi noi a non prendere gol tre minuti dopo essere passati in vantaggio, contro una squadra che era in difficoltà a livello mentale: anziché gasarci ci siamo rilassati, siamo diventati un po’ molli, abbiamo sbagliato atteggiamento e ci hanno punito, anche se c’è stato un tocco di mano sul gol del pareggio. Quando, poi, la Roma è passata sul 2-1 non abbiamo più avuto spazi: non dimentichiamoci che giocavamo contro una grande squadra”.

 

ANDREA RAGGI

Andrea Raggi commenta la sconfitta maturata sul campo della Roma.

“Potevamo fare di più, considerando che all’Olimpico la situazione ambientale era sfavorevole alla Roma, che è stata accolta dai fischi dei suoi tifosi. Siamo anche andati in vantaggio, come speravamo, ma certi gol non vanno presi: un conto è se sono bravi gli avversari, ma se sono evitabili e sbagliamo noi allora non va bene, anche se c’è da dire che l’azione che ha portato al pareggio della Roma è viziata da un tocco con il braccio e subirlo in questo modo tre minuti dopo essere passati in vantaggio taglia un po’ le gambe. Alla Roma, poi, non si può dire che le cose girassero male oggi: anche sul secondo gol, dopo la respinta di Viviano la palla è finita proprio sui piedi di Perrotta. Nella ripresa è subentrata un po’ di stanchezza, ma il pian piano sta trovando buoni meccanismi: cerchiamo di mettere in atto le cose che ci chiede il mister, non penso si possa dire che oggi il abbia giocato male e il nostro gol è arrivato su un’azione da manuale. Ora guardiamo avanti, domenica ci attenderà una partita difficile contro il Palermo, ma sono convinto che continuando in questo modo il uscirà fuori”.