03/10/2013 20:34
SKY SPORT - Ai microfoni dell'emittente satellitare, parla Daniele De Rossi, il centrocampista giallorosso rigenerato dalla 'cura Garcia', migliore calciatore della rosa per rendimento, stando ai voti relativi ai mesi di agosto e settembre. Queste le sue parole nell'intervista che andrà in onda domani alle ore 23:
"Con Garcia ho parlato la prima volta al telefono mentre ero in vacanza, per gestire bene i miei giorni. L'ho visto molto disponibile, mi vedeva e credeva un giocatore suo mentre tutto il mondo diceva il contrario. Cosa non vera.
Però se leggevi i giornali, i siti in quei giorni, mi davano per fatto, in qualche città esotica a firmare chissà quale contratto. Mentre Garcia mi ha trattato come un suo giocatore, come un giocatore che, cosa poi successa, sarebbe rimasto con lui. Quindi oltre alla grande disponibilità mi è piaciuto subito il senso di appartenenza, il parlare del lavoro e della prospettiva di fare una grande annata insieme".
''Per la prima volta ho ascoltato altre offerte''. Daniele De Rossi ha valutato in estate l'ipotesi di lasciare la Roma. Il centrocampista e' rimasto e si e' ripreso un ruolo da protagonista nella formazione guidata dal tecnico Rudi Garcia. ''Si e' parlato molto questa estate. Quando ho parlato con il mister e con la societa', dato che mi piace essere sempre chiaro, per la prima volta ho detto che avrei voluto ascoltare eventuali offerte, vederle, valutarle. Negli anni addietro avevo sempre respinto ogni offerta ancor prima di ascoltarla, molto decisamente'', dice De Rossi. ''Quest'anno sentivo che poteva essere l'anno giusto nel quale cambiare o nel quale provare a sentire quello che veniva fuori altrove. L'altro anno le cose, lo sapete meglio di me, non sono andate bene e io le cose voglio che vadano bene per me e, quasi soprattutto, per la Roma. Essere un giocatore della Roma e non fare felici i tifosi, non fare felice la Roma, non mettere tutti d'accordo, come quasi sempre e' stato, per me era un peso abbastanza schiacciante'', prosegue De Rossi. ''C'erano tante cose che non andavano ma, forse, ce n'era una ancora piu' grande, che non andava bene a me: non potevo pensare che la mia ultima partita con la maglia della Roma fosse quella'', dice riferendosi alla finale di Coppa Italia persa il 26 maggio contro la Lazio. ''Quella era la cosa che non riuscivo a mandare giu', mi potevo immaginare in qualsiasi squadra del mondo, ad alzare qualsiasi trofeo, ma pensare che io avevo giocato l'ultima partita con la maglia della Roma in un derby perso in finale era la fine di una delle storie d'amore tra un calciatore e una squadra piu' grandi che io conosca. Ed era la fine sbagliata, insomma''.