13/09/2017 05:06
Queste le dichiarazioni di Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, rilasciate alla stampa al termine della gara con l'Atletico Madrid:
DI FRANCESCO A MEDIASET
Qualche isolato fischio si è sentito, i suoi giocatori dicono che ci vuole pazienza.
Non li ho sentiti, meno male che erano isolati. Lo scorso anno la Roma è uscita dalla Champions, oggi ha debuttato contro una grande squadra e abbiamo avuto un portiere che ha parato. Siamo stati anche fortunati, mentre con l'Inter non lo siamo stati. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, nella ripresa siamo calati e sono stato costretto a cambiare sistema, per trovare un po’ di equilibrio e riuscire a contenere le loro iniziative.
Una Roma che nel processo di crescita fa vedere miglioramenti, al di là del gol che non arriva?
Per 60’ si, poi siamo andati in sofferenza. Ma abbiamo giocato con mentalità, rischiando anche qualcosa di troppo con palloni in orizzontale. E’ importante non sbagliare, poi Alisson è stato determinante. Le grandi squadre hanno anche grandi portieri e noi lo abbiamo e ce lo teniamo stretto.
Come mai la squadra non regge i 90'?
Me lo chiedo anche io, magari è stata la difficoltà per le tournée e gli altri impegni. Perotti e Jesus, che sono con me dal ritiro, sono quelli che hanno retto di più, Ma le gambe pesanti spesso sono giustificazioni, cercheremo di migliorare la condizione fisica che oggi è stata determinante.
DI FRANCESCO A ROMA TV
La sua analisi su questo pareggio
Abbiamo disputato ottimi 50 minuti, non vado oltre dal punto di vista sia fisico che tecnico perché la squadra ha espresso anche un buon calcio cercando di fare la partita avendo avuto il possesso palla per tutta la gara, siamo calati molto nella parte centrale del secondo tempo e ho dovuto modificare l'assetto tattico perché ho dovuto ridare ampiezza alla squadra e capacità di difendere centrale dove si vedeva che da un momento all'altro potevamo prendere gol. La squadra ha saputo soffrire, ho visto squadre in Champions League difendersi sotto la traversa che sono state elogiate per questo la squadra ha dimostrato di saper soffrire con una condizione fisica che non è ottimale.
Roma a metà tra quella di Bergamo e quella con l'Inter...
Secondo me ha espresso un ottimo calcio contro una squadra forte abituata a queste partite importanti. Per noi era importante non perdere e siamo riusciti a farlo con la squadra che ora andrà ad affrontare le altre partite con una migliore condizione fisica.
C'era un calcio di rigore per la Roma.
Torniamo sempre a dire che determinati episodi cambiano le partite. Con l'Inter parliamo di una squadra che gli ultimi 20 minuti non ha retto più ma se fossimo andati 2-3 gol avanti come era giusto che sia avremmo parlato di altro. Il calcio è così, ora siamo incudine e speriamo che presto diventeremo martello.
I cambi di Simeone vi hanno messo in difficoltà?
Si non accorciavamo più in avanti, ci siamo appiattiti e siamo calati dal punto di vista fisico e mentale. Sono stato costretto a cambiare l'assetto perché sapevo che prima o poi saremmo andati in difficoltà. Nel finale abbiamo rischiato solo sul calcio piazzato perché eravamo riusciti anche a ritirarci su creando qualche occasione che potevamo sfruttare meglio
Sei preoccupato per la fase offensiva?
Dobbiamo continuare a lavorare e non abbiamo avuto tante opportunità per farlo fino ad ora. Il Sassuolo era facilitato dal periodo in cui ho lavorato con loro . Quello che mi preoccupava durante la gara erano i troppi errori tecnici e le troppe palle orizzontali che io non amo, così abbiamo dato fiducia agli avversari. Nel primo tempo ero contento di tutto, nel secondo tempo è stata peggiore la fase offensiva
DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA
Si potrebbe schierare la difesa 3 anche dall’inizio?
Quella di stasera è stata una scelta dettata dalla sofferenza, è normale che in base alle partite potrebbe essere anche riproposta. Questo si lega al fatto che la squadra nel primo tempo ha lavorato bene, nel secondo tempo non eravamo lucidi a uscire. Contento perché la squadra ha retto, soffrendo, l’unico modo per arginare un po’ loro era riaprire un po’ le fasce, questo ha ridato forza alla squadra, abbiamo rischiato sull’angolo alla fine. Faccio l’allenatore e cerco di rimediare a queste situazioni. Il risultato è positivo per la situazione di gioco, nel secondo tempo eravamo in grande difficoltà e sembrava che in qualsiasi momento potessimo prendere gol.
I cali nel secondo tempo?
Mi viene da sorridere se dovessi preparare solo gli ultimi 20'. Nel primo tempo è stata una bella partita, c’era anche un rigore che non ci è stato dato, se non chiudi la partita con queste squadre qua, mentre noi eravamo in costruzione.... Nei primi 45-50 minuti la squadra ha giocato un ottimo calcio. Qualche volta potevamo evitare qualche passaggio orizzontale di troppo, se avessimo oggi la condizione fisica ottimale sarei preoccupato. Concettualmente con l’Inter, se avessimo chiuso la partita, avrei attuato la stessa mossa di oggi per portare a casa il risultato.
Il calcio spagnolo, un modello inavvicinabile?
Sono per il calcio spagnolo, credo vada preso come modello. Ho sentito criticare il tiki-taka, è un calcio che nasce dal basso, c’è una metodologia tecnica nettamente superiore, non è casuale questo loro predominio. Come mentalità mi piace, poi se vuoi giocare tanto ti dicono buttala lunga, altrimenti che vuoi fare lo spagnolo. Io prima voglio costruire e poi distruggere.
Cosa ha provato all’esordio in Champions League?
Ero molto emozionato, ritenevo fosse importante non perdere, questa squadra può solo crescere, avrà più certezze andando avanti col tempo. Il risultato è molto positivo e sofferto, ho visto squadre andate in finale di Champions League attaccate sotto la traversa. Soffriremo anche in altre occasioni, avere questa tenacia è un aspetto positivo a livello di squadra e di collettivo.
Florenzi?
Era già in considerazione, per una partita di Champions League credo che fosse un rischio troppo grande, sapendo che Bruno Peres ha lavorato molto di più, mi dava più garanzie. Ho pensato anche a lui, a metterlo in alto, ma ho modificato l’assetto tattico. Sarà preso in considerazione per sabato.
Il VAR?
Non voglio più parlarne, preferisco com’è stasera, ve l’assicuro.