29/09/2018 23:12
Queste le dichiarazioni di Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, rilasciate alla stampa al termine del derby con la Lazio:
DI FRANCESCO A SKY SPORT
È successo qualcosa dopo Bologna? Molti colloqui tra tutti voi...
La scelta di andare in ritiro era per tirar fuori paure e malcontenti, oggi abbiamo fatto un derby da uomini ed è quello che avevo chiesto. Dobbiamo pensare a continuare a lavorare con questa abnegazione e con questo atteggiamento che ci porterá a toglierci grandi soddisfazioni.
Avete controllato il campo.
Lo avevamo fatto anche col Chievo e abbiamo sbagliato come oggi con Fazio che poi è stato bravo ad andare a riprendersi il gol. Li ho visti tranquilli dopo, ero sicuro che avremmo avuto opportunità di fargli gol. Bisogna avere la forza caratteriale di rimanere in partita, a dimostrazione che questa squadra sta crescendo
Con questo modulo riuscite a riempire molto meglio lo spazio dietro la punta.
Abbiamo lavorato tanto principalmente su questo, per lavorare con i tre e trovare i triangoli di gioco difensivi e offensivi. Abbiamo fatto una riunione tecnica su questo stamattina. Sono contento perché la predisposizione di rimanere a giocare, rimanere corti, mettere Immobile in fuorigioco significa che non ha perso l’identità. Ho visto facce ed occhi differenti. Possono venire meno i risultati, ma voglio vedere una squadra che scende in campo come oggi, applicata
Bene Pellegrini trequartista.
Con il mio integralismo, ho giocato anche 3-4-2-1 (ride, ndr) e Lorenzo ha già giocato così, ha le giuste caratteristiche. Non correndo indietro può essere anche più lucido. Gli avevo spiegato che poteva entrare sia al posto di De Rossi che al posto di Pastore dietro la prima punta. Lo avevamo già provato nelle ultime due settimane.
Dzeko ha discusso un po’ troppo con i compagni di reparto oggi.
Ci lavoriamo. In alcune situazioni aveva ragione, ma sono un po’ le caratteristiche degli attaccanti. Mi è piaciuto all’inizio, si è sacrificato. Io da lui non voglio il cross da 100 metri, ma la continuità. Non gli chiedo di lavorare sul mediano, gli toglierei troppo. Abbiamo bisogno di tutti e me lo tengo stretto, cercheremo di fargli capire che in certi momenti bisogna soffrire, ma lui lo sa. Domani con la testa sarà già alla partita contro il Viktoria Plzen
Pastore come sta?
Ha avuto un problema al polpaccio, non so se è quello dell’altra volta. Difficile il recupero per la Champions, ma magari ci fa la sorpresa.
DI FRANCESCO A ROMA TV
La Lazio veniva psicologicamente da un momento più facile, noi siamo stati bravi, ho visto una squadra tosta.
Un sapore diverso questo derby vinto.
I derby sono tutti belli da vincere, sono felice per la Roma e i romanisti e per la squadra che ha capito che bisogna tirare qualcosa in più per vincere. So che ho degli uomini e ragazzi per bene, c’era solo qualcosa da tirare fuori.
Piglio giusto oggi della squadra.
Prima dell’errore di Fazio abbiamo avuto diverse occasioni ma siamo mancati nelle scelte finali. Volevo che gli esterni rientrassero, ma siamo stati bravi con i centrocampisti a creare dei triangoli per fare un’ottima fase difensiva e offensiva.
Si è cercata subito la profondità dopo la riconquista del pallone.
Sono contento di questo, ero convinto che i 3 attaccanti avremmo creato situazione di 3 contro 3. A volte non siamo stati bravi a sfruttarli, era preparata così la partita. Nel primo tempo abbiamo recuperato anche molte palle nella metà campo avversaria.
Vista la prestazione, si può dire che la Roma e fuori dal tunnel?
Dobbiamo dare continuità a quello che stiamo facendo, avevo detto che il nostro campionato sarebbe iniziato dopo Frosinone. Pellegrini è un giocatore duttile, dandogli 15 metri in più gli ho dato la possibilità di trovarsi anche trovarsi alla porta, l’avevo già provato a Sassuolo. Dobbiamo lavorare molto, spesso abbiamo dato la palla a Olsen quando non dovevamo. Quando l’abbiamo fatto abbiamo mostrato di essere incisivi.
Si pensava che Nzonzi e De Rossi non potevano coesistere.
Direi nell’insieme generale ci siamo trascinati tra di noi, loro due possono giocare insieme. Hanno predispone e capacità per fare bene in questo ruolo, sottolineo anche il lavoro di Cristante.
DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA
Molti dicevano che la Lazio arrivava favorita.
Non l’ho letto, per quello che aveva dimostrato il campo in questo periodo era favorita, nei primi 10′ avevano un piglio differente a livello psicologico, poi siamo venuti fuori alla grande. E’ l’ultimo dei miei pensieri, deve essere un motivo in più per caricarsi. Non ho pensato molto a questo, ho pensato di più alla mia squadra.
44% di possesso palla e 10 tiri in area. La squadra 'verticale' che lei chiede può farlo?
Determinate partite si devono fare così, loro giocano con un trequartista vicino all’attaccante, il primo pensiero era verticalizzare la linea perché avremmo avremmo creato tanti tre contro tre, in più col rimorchio del trequartista. Siamo stati bravi a rubare palla e verticalizzare, un po’ meno a chiudere determinate situazioni che potevamo fare diversamente. La mossa di Florenzi si lega all’equilibrio che sto cercando. Era una partita delicata, la Lazio ha grande fisicità, guardando la struttura della Lazio volevo contrastarla, avendo anche Pastore in campo. Volevo anche maggiore fisicità nei 4 dietro, loro sono molto bravi ad arrivare sul fondo con Milinkovic e Parolo. Avevo Santon, che è in un’ottima condizione di forma e ha fatto una buona partita, è la dimostrazione che serviva equilibrio e dare fisicità per competere maggiormente con la Lazio.
La vittoria della squadra più umile? I gol dei difensori uguali a quelli degli attaccanti…
Ha poco significato. Preferirei che gli attaccanti, che sono quelli che fanno gol, facciano gli attaccanti, perché sono quelli che si lamentano un po’ di più. Ma ben vengano anche i gol dei difensori, Fazio a fine partita mi ha detto scherzando che ha fatto assist e gol... È un motivo di grande forza, questa squadra è cambiata nella testa, sentiamo sempre parlare di numeri e c..., non dico altro. Mentalmente è cambiata la squadra, l’approccio e l’atteggiamento differente, il mettere in fuorigioco continuamente Immobile significa lavorare insieme come linea, non sul pericolo,. E questo ci ha premiato nella costanza, sono molto felice dell’atteggiamento e dell’approccio. Una partita da uomini. Un derby da uomini, significativo.
Sta ancora sperimentando, ma il 4-2-3-1 l'ha convinta?
Tatticamente questa squadra è in crescita, nell’interpretare quello che chiedo. Questa mattina abbiamo fatto una riunione, specialmente con i tre centrocampisti, che erano meno abituati a lavorare in certe situazioni. Abbiamo visto dove potevamo crescere per migliorare. E ho visto grande disposizioni nel farlo. Sto cercando di trovare questa quadratura, il che non significa che non utilizzerò il 4-3-3. In base alle avversarie che inconteremo mi dovrò muovere, questo mi dà delle soluzioni in più in base alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo preso. Se ho Pastore, nella condizione di forma in cui è, metterlo a fare la mezzala sarebbe un sacrificio. Per questo quando giocherà, lo metterò dietro l’attaccante.
Nel finale è stato costretto al 3-5-2 per chiudere più spazi?
L'ho fatto perchè volevo vincere. Loro avevano messo anche due attaccanti, giocavano con un 4-4-2 puro, per sfruttare gli esterni e sfornare cross. Volevo più copertura col difensore centrale e cercare di ripartire. Vedevo anche Florenzi con i crampi, ho cercato di ripartire con El Shaarawy e Dzeko che restavano più stretti, Ma ha notato bene, mi sono anche messo 4-3-3 quando è entrato Cristante, loro giocavano col 4-2-3-1 e volevo togliere gli spazi tra le linee, magari non avendo un mediano centrale arrivavano col mediano centrale.