28/04/2019 02:08
Queste le dichiarazioni di Claudio Ranieri, allenatore della Roma, rilasciate alla stampa al termine del match con il Cagliari:
RANIERI A SKY SPORT
L'endorsement di Pastore, quando ha capito che era il momento giusto per lui?
Vedendolo in allenamento, che per me è sacro, i giocatori parlano lì. Già da una settimana avevo quest'idea, oggi ho deciso perché aveva fatto cose notevoli.
Ma la prestazione collettiva, sulla qualità del gioco è la miglior partita?
Sicuramente, abbiamo fatto un uno-due subito, i ragazzi si sono rasserenati. Le qualità che hanno ce l'hanno poche squadre, chiedo loro di giocare semplice e di non essere egoisti.
Ritrovata l'ordine, è tornata la qualità: ora la Roma sta bene in campo e si diverte.
Concordo, con l'Inter avevamo lasciato troppi cross e il gol poteva arrivare prima o poi. Ho mostrato ai ragazzi che il Cagliari era bravo ad allargare e a crossare per Pavoletti, i nostri esterni hanno dovuto fare un gran lavoro di ripiego e di attacco
Tabelle per la Champions?
Non sto compilando nulla, domani è festa e mi godo la famiglia.
Il calendario: Juve a parte, potete fare l'en-plein. Monchi ora è il più odiato a Roma, lei ha scelto il momento giusto per far rientrare Pastore, bene Nzonzi e Kluivert... In pratica sta rivalutando il suo mercato, oltre a riportare la Roma in corsa per la Champions.
Credo che il problema sia stato questo: erano andati via giocatori importanti. E in questi casi chi resta non è contento. C'è stato un po' di disappunto interiore e i nuovi arrivati non sono stati aiutati dai vecchi. Ma non perché non volessero, ma perché pensavano ancora all'anno precedente, a quelli che sono andati via, a Strootman che diceva di voler rimanere.... Ora i ragazzi stanno riprendendo consapevolezza. Pastore ha una qualità infinita, non lo scopro io. Gli chiedo di giocare come sa, ma di difendere come voglio io.
Vorrebbe Conte dopo di lei? Ci sono stati dei passi?
Si, lo sarei. Ma solo l'ultimo a sapere le cose... (ride, ndr). Se Antonio arriverà, sarò superfelice.
RANIERI A ROMA TV
Squadra corale...
Sì, i due gol all'inizio hanno tranquillizzato la squadra e hanno giocato da tale. Dico sempre ai ragazzi che conta più il noi che l'io. Agguantare la Champions sarebbe importante per i tifosi e la società.
Buona risposta contro una squadra in salute...
Primi minuti importanti, avevo chiesto di partire fortissimo. Abbiamo cercato di fare altri gol e non ci siamo riusciti. Sul 2-0 per me era importante non prendere gol.
Si dice che le sue squadre giochino con la difesa bassa, ma non è così...
Chiedo alla squadra di stare compatta, non si può pressare alti per 90', non lo dobbiamo fare sempre, ma l'importante è stare compatti. I ragazzi piano piano stanno capendo questo e si stanno anche divertendo, oggi hanno fatto una grande partita. Credo che il pubblico sia contento.
Con Pastore, Pellegrini e Zaniolo trequartista cambia il modo di giocare della squadra?
La posizione è la stessa, ma sono giocatori differenti quindi cambia il gioco. Con Pastore abbiamo fantasia, con Pellegrini qualcosa in più a centrocampo perché è rapido a spostare il gioco. Zaniolo fa più fatica, per me è mezz'ala a tutto campo, ha degli strappi di gioco, ma ora non sta bene. Mi aspetto tanto da lui perché è un buon giovane.
Roma guarita o testa bassa e pedalare?
Testa bassa e pedalare...(ride, ndr).
Ora c'è lo sprint finale..
L'ho detto ai ragazzi, abbiamo fatto la curva e ora c'è il rettilineo. Ora chi più ne ha, deve spingere fino in fondo in modo da non avere rimpianti, poi accetteremo il responso del campo.
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
Ha detto che sarà contento se arriverà Conte, un momento di signorilità in cui potrebbe anche giocarsi le sue carte.
"Lo vado a prendere all'aeroporto, quando sento parlare di Conte tanto di cappello".
C’è stata pretattica da parte sua giovedì su Pastore? Che tipo di risposta ha dato?
"Non faccio pretattica, ma non dico mai la verità (ride, ndc). Ho detto che lo vedevo bene, che non aveva i 90’. Erano due settimane che si allenava bene, gli riusciva tutto in allenamento. Mi è sembrato doveroso metterlo. Gli ho detto che le cose che fa lui con la palla le fanno pochi al mondo, è un giocatore sublime. È un ragazzo splendido, molto sensibile, adesso sta bene e potrà darci una mano".
Il lavoro di Kluivert ed El Shaarawy in fase difensiva?
"Sono qualità che hanno loro. Dico sempre a Justin "ma all’Ajax giocavi o portavi le borse?". Sono in pochi ad avere quella velocità, a volte i compagni in area non ci sono per quanto è veloce. Li abbiamo chiusi bene a destra e sinistra, giocando con il rombo sfruttavano molto le fasce esterne. Avevamo lasciato troppi cross all’Inter, avevo detto di non voler vedere cross sennò Pavoletti l’avrebbe fatta da padrone. Hanno fatto un ottimo lavoro lui e Stephan in attacco e in difesa".
Coric: l’ha messo alla fine, perché ha trovato così poco spazio quest’anno? Lo vedremo di più?
È un ragazzo valido ma non è facile uscire di casa e venire in Italia dove c’è molta tattica. Tecnicamente è sopraffino, l’ho voluto premiare perché sta dando tanto. Credo tanto in lui, ma abbiamo tanti centrocampisti in quella zona. Quando c’è il momento per farlo ambientare, lo farò.
Si devono rivedere i luoghi comuni sul suo modo di giocare? C’è rammarico per non essere arrivato prima? Con la prestazione di Pastore si rivedono gli equilibri interni?
I luoghi comuni non mi interessano, i critici è giusto che facciano il loro dovere, devo migliorarmi. Sono da trent’anni sulle panchine, sono moderno anche io nonostante l’età. Il calcio è questo, se non mi avessero esonerato al Fulham non sarei qui. Anche la prima volta ho preso la squadra a zero punti e abbiamo sfiorato lo scudetto. Sto cercando di fare del mio meglio. Sono contento della standing ovation per Pastore, i sudamericani sono sensibili e quando sentono il calore del pubblico danno di più. Spero mi dia quello che mi ha dato oggi.
Tre clean sheet nelle ultime quattro, quanto sono importanti Mirante e Fazio?
Antonio è un bravissimo portiere, ma anche Robin Olsen è un gran bel portiere. Ha sentito un po’ troppo la pressione, è stato sfortunato e per questo ho cambiato, non per demeriti suoi. Lo seguivo prima della Roma, sapevo non fosse Alisson ma un buon portiere. Roma non sempre accoglie tutti, starà a lui reagire. Il portiere è un ruolo difficile da comprendere, il centrocampista e l’attaccante sbaglia qualche partita, poi ne azzecca qualcuna e il pubblico si ricrede, per il portiere è più difficile. Riguardo Fazio, se non si pressa alto, lui si ritrova di più".