20/03/2022 20:34
Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha parlato ai microfoni dei cronisti nel postpartita del derby contro la Roma, terminato 3-0 per i giallorossi grazie alla doppietta di Abraham ed alla perla su punizione di Pellegrini. Queste le sue parole.
SARRI A DAZN
A caldo come si spiega un approccio e un primo tempo così?
"L'approccio non è neanche esistito, caso mai la reazione. Il gol ci ha inibito e tagliato le gambe. Non abbiamo avuto la forza di rimanere in partita, abbiamo abbassato la testa subito e questo ci ha portato alla sconfitta. Mi dispiace per il nostro pubblico, tiene tantissimo a questa partita e perdere così non è bello".
È più una questione di testa o qualità? Da cosa deriva?
"Penso che ci siamo innervositi, abbiamo sbagliato un numero di palloni che di solito non sbagliamo. Dopo il gol la testa è andata via, non siamo riusciti a rimanere lucidi e in partita. C'erano 90' per metterla a posto, ma non ce l'abbiamo fatta".
È preoccupato degli strascichi che la partita potrebbe lasciare o la squadra è matura?
"Solitamente quando la squadra subisce una sconfitta così reagisce, quindi questo ci lascia sperare in senso positivo. È chiaro però che la reazione di questa sera ci lascia perplessi".
Da un punto di vista tattico sui cambi gioco di Cristante avete avuto difficoltà?
"Penso che le difficoltà tattiche passano in secondo ordine. Preso il primo gol potevamo avere un milione di difficoltà, la spia era off. Una squadra che non ha trovato la forza di reagire e in campo aveva movimenti ritardati, era tutto un problema. Palle perse in modo banale, cambi di gioco... Era tutta una conseguenza del nostro stato d'animo del momento".
È possibile fare un bilancio? Che cosa serve per colmare il gap con le primissime?
"Queste sono valutazioni da non fare in questa sede. Ci manca qualcosa perché la classifica dice questo. Quello che penso lo dirò alla società, devo tutelare i giocatori che ho".
Quanto è distante questa dimensione?
"Leggi la classifica, fai il conto dei punti e vedi quanto siamo distanti".
Sembra che a volte questa squadra sembra per lei indecifrabile.
"Che questa squadra lasci sorpreso in momenti che non ti aspetti è un qualcosa che ci succede. Ci succede molto più raramente adesso rispetto alla prima parte della stagione, ma ci succede e non siamo riusciti ad azzerare questa problematica. La partita di oggi mi ha sorpreso".
Lei è al secondo derby di Roma, ha avuto la possibilità di capire cosa ha di speciale?
"È un derby particolare e speciale, l'attesa delle due tifoserie ha pochi riscontri non solo in Italia ma anche in Europa. C'è un rischio che possa diventare un limite per le due squadre. Penso che Roma debba avere due squadre top a livello nazionale e non debba accontentarsi di vincere un derby. Giocarlo è tragico in questo caso ma bello".
SARRI IN CONFERENZA STAMPA
È sembrata una Lazio prima delle gare d'Europa. Come mai?
"La squadra non era sfilacciata, abbiamo perso un numero di palloni incredibile. La partita è stata condizionata dopo il primo gol, ma c'era tempo per porre rimedio. Era il momento di rimanere in partita, di soffrire e poi rientrare. A livello di reazione invece non abbiamo avuto niente. Ci poteva riportare in partita il rigore su Milinkovic. La gomitata era netta, il var doveva vederlo, ma non possiamo dare la colpa all'arbitro".
Questa sconfitta può lasciare scorie?
"Spero non ne lasci. C'è grande dispiacere per aver perso. Dovremmo essere noi a trascinare la curva, invece sta succedendo il contrario. Spero nonostante la delusione di avere la forza di farla finire qui. La nostra squadra storicamente ha sempre avuto reazioni di buon livello".
Per lei era rigore su Milinkovic?
"La mia sensazione è che lo prenda col gomito in piena. Se l'arbitro ha visto la mano allora deve essere richiamato dal Var. Inutile appellarsi a un episodio. Ci poteva rimettere in partita, ma è andata così. Io devo valutare poi i novanta minuti. E noi siamo stati incapaci di reagire e ancor prima di rimanere in partita".
Vi ha dato il cambio tattico della Roma senza Zaniolo?
"Non sapevo chi giocava al posto di Zaniolo, ma me lo aspettavo. Di tattico non ci vedevo niente. Se una squadra si spegne il problema è che la squadra non riesce a reagire".