Udinese-Roma, Cioffi: "Grande partita e atteggiamento giusto. Mourinho ci ha fregato all'ultimo"

13/03/2022 20:35

L'allenatore dell'Udinese, Gabriele Cioffi, è intervenuto ai microfoni dei cronisti sia nel prepartita sia al termine della sfida contro la Roma, terminata sul punteggio di 1-1. Le sue dichiarazioni.

POSTPARTITA

CIOFFI A UDINESE TV

"Non ci si può limitare a guardare il risultato, che è un aspetto fondamentale specialmente come la nostra, che ha come primo obiettivo la salvezza, ma non bisogna diventarne schiavi. Se i ragazzi fanno tutto giusto per 96 minuti non puoi parlare del rigore perché la prestazione c'è stata, l'atteggiamento è stato giusto, la squadra segue, ha idee chiare ed è affamata. Questa è la cosa che si respira non solo la domenica ma anche in settimana. Ti ripeto quello che ho detto prima, è come se vai a Roma e non vedi il Papa. Lo sconforto c'è, è normale, quindi ho detto ai miei di alzare la testa perché non c'è nessun motivo per essere sconfortati". 

CIOFFI IN CONFERENZA STAMPA

Atteggiamento giusto fin dall’inizio, tanta produzione, qual è il rimpianto?
“Non ci sono rimpianti, ci devono essere quando manca un pezzettino del puzzle, gli ultimi istanti di gara non sono dipesi da noi sull’ultimo episodio. Forse potevamo tenere la linea un attimo più alta, però non potevo chiedere di più oggi. Oggi avevamo preparato un’aggressione medio bassa, con l’uscita aggressiva di una mezzala e di una punta, con gli esterni alti, con i braccetti aggressivi. Dovevamo soffocare lo sviluppo del loro gioco, quindi togliere la profondità di Abraham, l’inventiva di Pellegrini. Altrimenti se gli lasci spazio è finita”.

Vi è mancato il cinismo?
“Più che un pizzico di cinismo ci è mancato centimetri, Samardzic non ha fatto gol di poco, Makengo che prende la traverse e la schiena di Rui Patricio. Makengo? Eccezionale lui come Samardzic, Becao, tanti altri, li considero tutti titolari, tutti devono avere margini di crescita, anche chi ha 30 anni. Oggi è veramente mancato solo un pelo”.

CIOFFI A DAZN

Oggi aveva in mano la vittoria, poi è sfumata per pochissimo.
"Per una questione di attimi". 

Avevate preparato la partita sulla destra con il movimento di Deulofeu.
"Abbiamo preparato tante cose, ci hanno sorpresi invertendo la posizione di Zaniolo, i concetti erano i soliti comunque. Abbiamo avuto un minuto di sbandamento. Poi credo che i ragazzi abbiano fatto una grande partita con mentalità vincente, atteggiamento giusto, nessuna riverenza ma con umiltà, che è la cosa principale che porta prestazioni e punti. Avevamo lavorato anche sui rigori il giorno prima, non lo faccio mai (ride, ndr)".

Se lo sentiva? Da segnare o parare?
"Va bene andiamo...Tutte e due".

Avevate lavorato su questo modo di aggredire gli attaccanti della Roma?
"Sì, avevamo lavorato su una pressione medio-bassa perché la Roma ha grande profondità e per avere una pressione medio-bassa devi sempre coprire la palla. Sapendo che Abraham e Zaniolo hanno gamba, la soluzione vincente era morderli, non farli respirare. Anche perché vengono da una partita di giovedì, secondo noi così li avremmo in difficoltà ed è stato così fino al 93'".

Anche con 5 attaccanti della Roma non ha cambiato il modulo, è un segnale positivo. Deulofeu quanto dà alla squadra?
"Deulofeu è in piena forza, ha trovato equilibrio psico-fisico importante per un giocatore del suo livello, i compagni glielo riconoscono. Sulla prima domanda, dipende. Ho avuto la sensazione che i ragazzi avevano equilibrato, abbiamo rischiato di fare il 2-0. Serve coraggio e una squadra come la nostra deve aver coraggio, altrimenti entri in un giro di paura da dove non ne esci. Non parlo di sfrontatezza ma della possibilità di giocarsela con tutti".

Molina mi dà la sensazione che sia uno dei termometri della partita dell'Udinese.
"È un momento fisico ottimo, ha passato un brutto periodo, veniva dalla Coppa America e ha pagato l'inizio della stagione. Ora sta facendo la differenza e vuole farla. È un peccato che Soppy trovi poco spazio, anche lui è un cavallo di razza e scalpita".

Ha imparato qualcosa oggi da Mourinho?
"Se avessimo vinto mi sarebbe piaciuto fare la battuta 'è stato uno scontro tra titani, tra due Special One' (ride, ndr). Diciamo che ci ha fregato all'ultimo, anche la lettura delle partite è una componente di un grande allenatore".

Cosa vi siete detti con Mourinho?
"Mi ha chiesto se fosse rigore, io gli ho chiesto che non era proprio rigore, ma l'ha fischiato".


PREPARTITA

CIOFFI A DAZN

Che tappa è oggi? 
"C'è una bella salita, bisogna alzarsi sui pedali, avere resilienza e volontà di arrivare al traguardo in piedi".

Che effetto le fa incrociare Mourinho? Cosa gli dirà?
"Ho preparato un power point di 40 minuti, prima del fischio d'inizio glielo mostro...Non ho niente da dirgli, ma avrò le orecchie belle aperte se dovesse dirmi qualcosa".