19/02/2023 23:05
Allo Stadio Olimpico la Roma supera 1-0 il Verona nella 23esima giornata di campionato grazie alla rete di Ola Solbakken, oggi a segno alla sua prima gara da titolare. Dopo la vittoria casalinga il tecnico giallorosso José Mourinho è intervenuto ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:
POSTPARTITA
MOURINHO A DAZN
Cosa ha detto alla squadra al termine della partita?
“Complimenti a quelli che hanno vinto, hanno vinto tutti loro. Mancavano solo Darboe, Dybala e Abraham, che è andato in ospedale. Hanno vinto con uno spirito di gruppo fantastico. Hanno giocato molto bene per il tipo di gioco che fa il Verona. Vittoria molto meritata, i ragazzi hanno fatto un grandissimo sacrificio. Cinque o sei hanno giocato in Austria, Karsdorp non giocava da mesi, Spinazzola tornava da un infortunio, Bove l’anno scorso giocava nei campi di plastica, Belotti anche mancava da tanto tempo, Solbakken sta imparando e non sta ancora bene fisicamente, El Shaarawy sta giocando al limite delle sue forze. La gente non dà a questa squadra ciò che merita”.
Le seconde linee l’hanno soddisfatta? Belotti ha fatto una grande partita.
“Grandissima partita, meritava di segnare. La partita sarebbe stata chiusa, ma il portiere ha fatto un miracolo. La gente non dà il giusto merito alla squadra. Sono grato a ciò che i ragazzi hanno fatto”.
Parla dei tifosi?
“Dipende da ciò che significa sold out. Se è come con il Bodo, lo stadio vince da solo, oggi invece sono arrivati dei fischi quando un ragazzo ha sbagliato un paio di palloni. La gente non capisce. Come terzino destro non abbiamo né Cafu né Maicon. Se fossi un tifoso porterei in braccio Bove perché è più tifoso di loro. Quando sono arrivato stava per andare in prestito a una squadra di Serie C e oggi gioca titolare nella Roma. Voi non aiutate, tutti gli altri sono fenomeni mentre noi vinciamo solo perché abbiamo fortuna o segniamo su palla inattiva. Io non ho bisogno di parole belle, i giocatori sì. Oggi hanno vinto i giocatori e un po’ di curva. Io mi scuso della mia posizione perché non è da allenatore, io dovrei essere criticato da loro, ma io devo proteggere i miei ragazzi”.
La Roma sta performando più di quanto lei si aspettava?
“Parliamo a fine stagione, che avrò tanto da dire. Ora non è il momento di parlare. Non ho mai dato un’intervista da quando sono arrivato, parlo a voi, prima e dopo la partita, perché sono obbligato a farlo. Magari sbaglio, ma magari devo aspettare fino alla fine”.
MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA
Questa squadra, da molti ritenuta non competitiva, è terza in classifica, la Roma sta giocando anche meglio. Questa sera un gol segnato da un'azione corale. Cosa si sente di rispondere a chi parla male della Roma da questo punto di vista? Spinazzola questa sera, a mio avviso, è stato il migliore in campo.
"Spinazzola ha fatto una partita fantastica. Per me è dura dire chi è il migliore in campo quando abbiamo fatto una partita di squadra di questo livello. Per voi è più facile, per me è più difficile. Il migliore in campo è stata la squadra, ma sono d'accordo con te: Leonardo ha fatto una partita straordinaria. Onestamente pensavo di cambiare Spinazzola e Karsdorp intorno al 60' e non pensavo avessero la benzina per 90', ma vista l'evoluzione della partita di Leonardo è arrivato al 90' con una condizione atletica e mentale molto buona. Come El Shaarawy, Cristante, i tre difensori, i giocatori che giocano tutti i minuti hanno fatto uno sforzo fantastico. La gente che stava giocando meno ed ha giocato oggi, da Solbakken a Karsdorp e Bove... i ragazzi hanno fatto una grande partita di squadra. Sono molto contento principalmente per loro, non è una gioia personale ma sono molto contento per loro perché meritano veramente di vincere questa partita difficile contro un avversario difficile".
Qui c'è un motto della tifoseria 'La Roma non si discute, si ama'. Volevo chiederle di spiegare questo concetto, con chi ce l'aveva? Al pubblico della Roma tutto si può dire tranne che sia ipercritico e che non sostenga la squadra.
"Quando Cafu perde la palla hai un motivo per non essere contento perché è il migliore del mondo nella sua posizione. Quando dico Cafu, dico anche Maicon. Quando i giocatori di altissimo livello e di altissima esperienza, per esempio quando De Rossi perdeva un pallone è normale che alla gente che non piaccia. Quando Bove all'80' perde un pallone e la gente fischia, ma cos'è? Il problema è doppio, Bove è romanista come loro. Quando dico Bove dico anche Karsdorp che non giocava da due mesi e mezzo, dico Cristante che corre 12 km ogni partita e non riposa. Quando Belotti perde un controllo e morde per cercare di recuperare, merita rispetto. Non è Totti. Noi siamo una squadra di gente seria, che dà tutto, che perde, abbiamo perso con la Cremonese e tutti volevamo vincere. Abbiamo pareggiato a Lecce e volevamo vincere, abbiamo vinto oggi. Arriveranno più sconfitte, più pareggi e più vittorie, ma questa è una squadra da rispettare. Pellegrini fischiato... la gente sa i sacrifici che fa per giocare? La gente non lo sa. C'è una Curva che appoggia, ci sono zone che sento passive. C'è anche un'altra zona in cui qualche volta penso ci siano i tifosi avversari che si sono spostati. Di solito i tifosi avversari sono dietro di me alla mia sinistra, ma davanti a me a destra penso ci sia un gruppo di tifosi avversari che vanno sempre in quella zona di campo. Veramente mi scuso, non è il mio lavoro. I tifosi devono criticare me, questa è la natura dello stadio e di quello che è un allenatore: la natura è criticare l'allenatore. Per questo mi scuso, non lo faccio per me ma per i miei giocatori: i miei giocatori hanno bisogno di sostegno. Quando sbagliano non lo fanno perché vogliono, ma perché hanno dei limiti ma fanno il possibile. Oggi Zalewski non ha giocato molto bene come ala desta, poverino gioca ovunque e ogni tanto non sa dove gioca. Quando lo metto, mi chiede 'dove gioco oggi?'. Chiedo scusa a due colleghi, al primo e secondo in classifica, Spalletti e Inzaghi. Non posso fare come loro, al 60' entrano 4 e ne escono 4: entra Dzeko, esce Lukaku, guardate i nostri limiti. I ragazzi danno tutto, tutto, io devo difenderli. Per me non è un problema, ho 60 anni e ho i capelli bianchi. Ovviamente voglio vincere oggi come volevo vincere 20 anni fa. Non è cambiato nulla. Ma devo difendere i miei ragazzi, meritano di più".
Lei indubbiamente sta difendendo il gruppo, gli ha fatto il discorso a fine partita. Ma lei durante il corso della stagione ogni tanto ha dato possibilità ai tifosi di dividere un po' la rosa tra forti e meno forti, tra titolari e i panchinari. Però lei ha fatto una certa divisione, poi è giusto quello che dice per difendere il gruppo. Però 60mila persone 23 volte...
"Magari hai ragione tu e ho sbagliato io durante il corso della stagione. Se ho sbagliato, mi scuso anche io. Se pensi che quello che è successo col Sassuolo ed ho esagerato nella dimensione della mia critica è un esempio in cui dico 'colpa mia, hai ragione'. Ci sono altri esempi. Se dire che i bambini l'anno scorso giocavano sul campo di plastica è far intendere che hanno un percorso da fare e questo è negativo, non sono d'accordo con te. Ricordare un percorso che i giocatori devono fare è una cosa diversa. Qual è stato l'ultimo allenatore della Roma ad aver bisogno di fare i bambini?".
Certamente molti anni fa.
"Però molti molti molti anni fa. Quando la Roma ha vinto con un gigante di allenatore come mister Capello c'erano Batistuta, Totti, Montella e Delvecchio, è tanta cosa no? Negli ultimi anni c'erano Salah, Dzeko... I bambini hanno bisogno di crescere. Con i giocatori che vengono in prestito è difficile. Un giocatore che viene in prestito è una difficoltà tremenda per me e lo è per loro, di solito arrivano tardi e hanno possibilità di crescere. Per esempio Solbakken non è neanche arrivato prima del ritiro in Portogallo, è arrivato due giorni prima della partita. Non è facile. I ragazzi meritano rispetto totale. Se qualche volta per il mio stile di comunicazione e di leadership apro le porte alle critiche, se la gente sente che sia mia responsabilità, mi devo scusare con i ragazzi".
MOURINHO A ROMA TV+
“Io, mea culpa, non ho fatto ancora un’intervista in un anno e mezzo e non ho mai spiegato in profondità la dimensione del lavoro che stiamo facendo noi. Sono l’allenatore ed è già un mestiere super difficile, quindi non voglio fare anche un’altra cosa, però dovevo spiegare alla gente la dimensione di quello che i ragazzi stanno facendo. Fischiare un ragazzo che perde una palla, un bambino che l’anno scorso giocava di là e che lavora per la sua Roma con una voglia incredibile solo perché ha sbagliato un controllo o un passaggio… Cafu e Maicon non sono qui, non ci sono Bruno Conti, Totti o tanti altri fenomeni che hanno giocato qui. Siamo una grande squadra e la gente non ha ancora capito la nostra dimensione di squadra. Karsdorp non giocava dalla partita con il Sassuolo, i tre difensori centrali giocano quattro o cinque partite di fila, Spinazzola si era infortunato con il Napoli ed è tornato oggi, Bove lo scorso anno giocava su un campo di plastica, Cristante corre dodici chilometri ogni partita e siamo già a sei o sette presenze di fila, il Gallo (Belotti, ndr) è la seconda volta che gioca 75 minuti. Senza Tammy (Abraham, ndr), Pellegrini, Dybala… Solbakken giocava nel campo di plastica di Bodo, El Shaarawy, un ragazzo che sembra aver avuto molti infortuni durante la sua carriera, ha giocato tre partite di fila da 90 od 85 minuti, Zalewski gioca da quinto di destra, da quinto di sinistra e oggi ha giocato da attaccante di destra. La gente non capisce la dimensione. C’è gente che capisce, ma non vuole capire, e purtroppo c’è anche gente nello stadio che non capisce. Magari è colpa mia perché non l’ho mai spiegato e non spiego le cose in profondità. Aspetto la fine della stagione per parlare. Però oggi è stata una grande vittoria dei ragazzi contro una squadra atletica, dura, diretta, che è migliorata tantissimo. Una grande vittoria. Giovedì ne abbiamo un’altra…”
PREPARTITA
MOURINHO A DAZN
Il Verona?
"È un avversario che ha cambiato, ha fatto un buon mercato: hanno fatto poche cose ma fatte bene, ci sono giocatori che hanno cambiato la squadra, portando una qualità diversa che si vede non solo nei risultati ma anche nel modo in cui gioca. Sono migliorati abbastanza".
Su Dybala e Pellegrini quanta scelta e precauzione c'è nella formazione di oggi?
"Non c'è precauzione né scelta, c'è incapacità: uno è infortunato, l'altro è quasi infortunato. Non c'è storia, non ci sono delle scelte ma, se vuoi dire così, ci sono delle scelte obbligate".
Che partita si aspetta da Solbakken e da Karsdorp?
"Non mi aspetto niente da nessuno in particolare dal punto di vista individuale. Mi aspetto la squadra di sempre in merito alla voglia, rispetto per il club e i tifosi, voglia di fare bene e di vincere. Mi aspetto sempre questo dai ragazzi".