24/04/2023 23:25
Dopo aver conquistato la semifinale di Europa League, la Roma cade in casa dell'Atalanta nella 31esima giornata di campionato per 3-1. Dopo la sconfitta il capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:
PELLEGRINI A DAZN
Come si approccia un capitano allo spogliatoio dopo una sconfitta così?
“Ai miei compagni si può dire poco oggi. Siamo tristi e arrabbiati per aver perso. Dopo questa prestazione c’è frustrazione, abbiamo fatto una partita di grande intensità ed è stata decisa da episodi sfavorevoli”.
Per me Pellegrini è il calciatore più importante. Sta dimostrando tutto il suo valore sia come uomo sia come calciatore. Noi tifosi siamo contenti di essere rappresentati da lui. Complimenti per oggi, hai fatto un prestazione da capitano (commento di Francesco Totti, ndr).
“Per me è un onore incrociare il suo sguardo o ricevere un messaggio da lui. Lo ringrazio per quello che ha detto. Lui sa quanto sono importanti per me le sue parole. Ci siamo sentiti quando le cose non andavano, è stato importante per me e questo si sta vedendo. Lui riesce a continuare a essere il Capitano della Roma, sarà sempre un punto di riferimento per me. Sa quanto ci tengo, sa il mio stato d’animo in questo momento. Non riesco a essere felice adesso, ma sa che il nostro rapporto è sempre stato stupendo”.
Come stai fisicamente?
“Ci sono tanti impegni, ho passato momenti in cui non stavo bene. Sto lavorando bene ora, mi sento bene, sono a disposizione della squadra. Oltre a essere una squadra questo è un gruppo unito dove le persone tengono agli altri compagni e quando ci sono dei momenti di difficoltà tutti ci aiutiamo. Sabato sono pronto a scendere in campo, anche se dovessi fare il terzino o il portiere. Questo è il nostro mantra, ognuno si sacrifica per l’altro. Oggi siamo frustrati perché abbiamo perso, non era il nostro obiettivo, ma usciamo da qui sempre con la consapevolezza che possiamo contare l’uno sull’altro e questo ci aiuterà fino al termine del campionato”.
PELLEGRINI A SKY SPORT
Che valutazione fai di questa serata?
"Non ne faccio una valutazione negativa, non abbiamo fatto la nostra miglior partita ma non credo meritassimo di perdere, anzi. Sapevamo che non sarebbe stato facile, l'Atalanta mette tanta intensità ed è un'ottima squadra. Siamo venuti qui per giocare e per cercare di vincere, abbiamo provato a farlo fino alla fine nonostante le difficoltà e gli episodi che oggi sono andati a nostro sfavore".
È tanto difficile stare ad alti livelli sia in Italia sia in Europa?
"È difficile se si infortunano giocatori importanti, ma penso che la forza di questo gruppo, di questa Roma sia quella di ritrovarsi nei momenti difficili, di sacrificarsi, di andare avanti e lottare fino alla fine".
La condizione generale?
"Devo essere sincero, non ho visto l'Atalanta con molta più intensità e voglia di vincere di noi, anzi. Ho visto che abbiamo provato a giocare e loro si sono sicuramente difesi bene e sono ripartiti forte. Per noi c'era la complicazione di aver giocato giovedì una partita importante che ti toglie tante energie fisiche. Al di là di questo, non ho visto una squadra stanca o che pensava ancora a giovedì. Ho visto una squadra che è venuta qui per giocare e per cercare di vincere. Questo era il nostro obiettivo, ne abbiamo parlato tanto in questi giorni, ma poi il calcio è fatto di episodi. Se mi dovessi sbilanciare e dire la squadra che ha fatto meglio, direi che la Roma ha fatto meglio ma l'Atalanta è stata più brava a concretizzare gli episodi".
Da capitano ti senti di dire qualcosa a Rui Patricio?
"No, come ho detto prima questa squadra non è una squadra, ma un grande gruppo. Rui ci ha tolto dai guai tantissime volte, è un grandissimo campione oltre che un ragazzo a cui tutti vogliamo bene. Non sarà un errore a far pensare qualcosa a qualcuno qui all'interno. Noi siamo tutti uniti, negli errori e nei momenti belli siamo sempre uniti. Rui sarà sicuramente in grado di rialzarsi e sa di poter contare sulla sua famiglia".
C'è una via tra campionato ed Europa League che ti sembra più agevole e una più complicata?
"Diciamo che sono complicate entrambe. L'Europa con due partite ti può mettere davanti ad una finale, in campionato abbiamo dimostrato tante volte quanto ci teniamo ad essere tra i primi posti perché dall'inizio lavoriamo per questo. La Roma ha il dovere di lottare fino alla fine come un gruppo unito e come una squadra, alla fine vedremo cosa siamo riusciti a raccogliere".
A livello individuale hai ritrovato la brillantezza.
"Sì, mi sento bene. Lo dico da un po', anche se in queste ultime partite sono riuscito a ritrovare la leggerezza che mi era mancata. Al di là di questo, avrei preferito uscire da qui essendo il peggiore in campo ma portando a casa i tre punti".
PELLEGRINI A ROMA TV+
"C'è tanto rammarico. Al di là degli episodi, che però fanno parte del calcio, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, non meritavamo assolutamente di perdere oggi".
Mourinho ha detto che questa squadra è una famiglia e nulla la fermerà. Questa è la mentalità giusta?
"Assolutamente sì. Una delle nostre migliori qualità è che non siamo solamente una squadra, ma un gruppo unito, una famiglia, dove ognuno di noi si sacrifica per il compagno. Noi sentiamo il dovere di trasmettere questi valori a chiunque arrivi ed è una delle cose principali di questo gruppo. Se qualcuno dovrà sacrificarsi lo farà" per i compagni".
Quanto senti la responsabilità di essere il capitano?
"Questa responsabilità la sento sempre. I compagni fanno affidamento su di me sia sul calciatore sia sull'uomo. Io sono orgoglioso di essere il capitano di questi ragazzi perché siamo una famiglia nel bene e nel male, non ci sarà mai niente che ci disunirà. Oggi più che mai sono orgoglioso dei miei compagni".