Roma-Lecce, Falcone: "Perdere così fa male, siamo rammaricati. Venire alla Roma? Sarebbe un sogno"
05/11/2023 20:49
Nonostante il rigore parato nel primo tempo e il gol di Almqvist al 71' la Roma riesce a vincere contro il Lecce, in una partita combattuta fino all'ultimo minuto di recupero. A fine partita il portiere salentino Wladimiro Falcone, autore di due parate importanti su Lukaku, ha parlato ai microfoni dei cronisti. Queste le sue parole:
FALCONE A DAZN
Mourinho ha detto che oggi ti avrebbe dato il ‘Premio Yashin’.
"È una piccola consolazione, poi detto da Mourinho fa doppiamente piacere ed è un onore. Siamo rammaricati soprattutto per i nostri tifosi. Perdere così fa sempre male, ci teniamo ciò che abbiamo fatto di buono e pensiamo subito alla prossima".
Qual è stato il segreto per parare il rigore di Lukaku?
"Non ci sono segreti. Studiamo i rigoristi, ma è la scelta del campo che determina. Ero sicuro che aprisse il tiro, mi è andata bene. Sono contento di aver parato il primo rigore a Lukaku, è un piccolo record".
Cosa è mancato negli ultimi minuti?
"Negli ultimi minuti la palla deve sparire, invece abbiamo dato modo alla Roma di mettere cross e farci male. Zalewski ha messo un grandissimo cross, il colpo di testa di Azmoun era imparabile. Dobbiamo fare meglio, non dovevamo concedere il palleggio alla Roma in uno stadio che era il dodicesimo uomo in campo. Sul secondo gol siamo stati inesperti. Dopo l’1-1 sarebbe dovuta finire in pareggio".
FALCONE A SKY SPORT
Hai ritirato la Coppa Yashin?
"Questo è il mio stadio, la mia città. Non ho mai nascosto di essere romanista, questa partita vale tantissimo e quindi mi devo far trovare sempre pronto. Le parole di Mourinho fanno sempre piacere, sono contento, è una piccola consolazione".
Quando ti trasferirai alla Roma?
"Quando la Roma vuole, sarebbe un sogno. Sto bene al Lecce e ho 5 anni di contratto, poi se dovesse esserci la possibilità…".
Quanto costi?
"Non tantissimo (ride, ndr)".
Come si ipnotizza Lukaku?
"L’ho studiato prima della partita, è bravo sia ad aprirli sia a chiuderli, ma se riesci a indovinare il lato hai buone possibilità di pararlo. La scelta di campo è stata determinante".
Cosa è mancato al Lecce nel momento dell’1-1?
"Un po’ di malizia. Il pallone devi mandarlo in tribuna, la Roma ha grandissimi giocatori e non devi dare loro modo di creare occasioni. Zalewski ha messo un grandissimo cross e Azmoun ha fatto un grandissimo gol. Peccato, ci teniamo la buona prestazione nei 90 minuti".
Ti senti pronto per il salto in una big?
"L’anno scorso è stato il mio primo vero anno in Serie A, quest’anno è quello della consacrazione e si deve vedere se sono pronto per la parte nobile del calcio italiano. Dovrei conquistarlo partita dopo partita, io mi sento pronto ma sarà il campo a dirlo".
La parata più bella l’hai fatta su Aouar.
"È stata la più difficile, avevo tanto uomini davanti. Non era un tiro fortissimo ma ci sarebbe potuta essere una deviazione".