19/05/2024 23:26
Nonostante il suo status di avversario sul campo, Kevin Strootman è rimasto tuttora molto legato ai colori giallorossi. Lo hanno dimostrato infatti gli applausi dei tifosi al momento della sostituzione durante Roma-Genoa e il saluto dell'olandese alla Curva Sud dopo il fischio finale. Al termine della partita il centrocampista rossoblù ha parlato ai microfoni dei cronisti. Queste le sue parole.
STROOTMAN A DAZN
Hai ancora la Roma nel cuore?
"Certo, ho vissuto 5 anni fantastici qua. Purtroppo non sono riuscito a dare il massimo a causa degli infortuni, ma i tifosi mi hanno sempre sostenuto, anche quando sono andato via. Qua mi vogliono bene, mi manca tanta la Roma, ho vissuto i 5 anni più belli della mia carriera".
100% di passaggi riusciti oggi.
"Negli ultimi anni sono stati più una ‘lavatrice rotta’, ma ho sempre provato a dare tutto. È stato speciale aver giocato all’Olimpico la mia penultima partita con il giocatore".
Come proseguire la tua carriera?
"Ancora non lo so, ci penserò in vacanza. Devo dare sempre di più per non stare male, se non riuscissi a essere più a un certo livello potrei smettere".
Ti sei arrabbiato perché alcune volte sei stato in panchina?
"Gilardino è un grande allenatore, ma quando mi mette in panchina non sono l’uomo più felice del mondo (ride, ndr). Questo Genoa ha dimostrato tanto in fase di possesso, abbiamo giocatori forti. Conosco la mia posizione, altri hanno fatto meglio di me ed è giusto stare in panchina. Ma se uno è felice di stare in panchina vuol dire che è arrivato il tempo di smettere. Il mister ha fatto le scelte giuste, quando la squadra vince il mister ha sempre ragione".
Farai l’allenatore?
"Non credo, ma non si sa mai".
Che ti ha detto De Rossi dopo il fischio finale?
"Mi ha detto di andare sotto la Curva Sud, poi mi ha chiesto se avessi voluto fare il giro di campo con la Roma. Per me sarebbe stato un troppo, ma ho voluto comunque salutare i tifosi che mi hanno sempre sostenuto. È stato un momento emozionante, è venuto anche mio fratello dall’Olanda per vedere questa partita. È stata una serata speciale. Daniele è Daniele, non devo aggiungere altro".
Ti puoi togliere ancora delle soddisfazioni, mentalmente sei davvero di un altro spessore rispetto ad altri calciatori.
"Grazie per le parole. Quando ero a Roma non abbiamo vinto tanto contro la tua Juventus, eravate troppo forti (riferito a Barzagli presente in studio, ndr). Quando giochi un po’ meno e le tue parole diventano meno forti capisci che sta arrivando il momento e anche io sento che sta accadendo".
Chi diventerà un top tra i calciatori presenti nel Genoa?
"Gudmundsson. Spero rimanga, ma è normale che tutti i top club lo seguano. Per me può diventare un fuoriclasse".
Vieni a lavorare in televisione.
"Grazie per queste parole e buona serata (ride, ndr)".