Confederations, Albertini: "Contro la Spagna non penseremo solo a difenderci"

25/06/2013 20:26

 «Questa squadra ha una mentalità offensiva, non è fatta per difendersi e giocare in contropiede». Il vicepresidente della Figc, Demetrio Albertini, in una intervista rilasciata alla Dpa, chiarisce che l'Italia che scenderà in campo contro la Spagna non farà il «catenaccio».

«La Spagna ha un grande possesso palla e nell'ultimo tocco sotto porta è impressionante ma bisogna provare a metterle un pò di paura -prosegue il dirigente azzurro parlando della sfida nella semifinale di Confederations Cup in programma giovedì-. Le statistiche ci dicono che l'Italia ha un buon tocco di palla ed è quanto dobbiamo tentare di fare».

Albertini non crede sia praticabile il gioco difensivista del Portogallo che nella semifinale degli Europei creò diversi problemi agli iberici. «Noi abbiamo una filosofia di gioco, questa squadra non può chiudersi perchè a centrocampo non c'è Albertini ma Pirlo che possiede più qualità di me. Non ci sono Gattuso o . E poi -precisa- non possiamo giocare a 50 metri dall'area avversaria perchè non abbiamo Cristiano Ronaldo».

Un commento anche alle dichiarazioni del ct Prandelli che ha definito importante per il futuro della Nazionale quanto accadrà in campo giovedì. «Il risultato è importante per noi e per loro, questo è il calcio. Ogni nazionale -spiega Albertini- ha la sua storia e la sua tradizione, questa Italia gioca un calcio molto buono, differente dalla Spagna ma comunque buono. Speriamo di giocare come sappiamo e magari in una giornata no degli spagnoli». Infine una considerazione su come il gioco del possa aver influenzato il cambio di mentalità anche in Italia. «La Spagna è un punto di riferimento per tutto il calcio europeo e mondiale, negli ultimi 3 anni abbiamo lavorato con una mentalità simile alla loro, ma non nel gioco, in quello sono inimitabili», conclude Albertini.>

(adnkronos)