Nazionale, Sirigu: "Mi sento bene. Buffon è il titolare: una partita non cambia le gerarchie"

16/06/2014 21:38

Dal ritiro della nazionale italiana ha parlato il Salvatore Sirigu che nella partita contro l'Inghilterra ha fatto il suo esordio in un mondiale. Queste le parole del numero 12 azzurro:

"Come stai? Ho avuto una botta di caldo e stanchezza stamattina, perché abbiamo fatto un viaggio lunghissimo ieri. Ero sfinito, ma nel complesso sto bene e sono abbastanza contento. Costarica? Non mi ha sorpreso tanto perché avevo sempre sostenuto che la Costarica sarebbe stata un avversaria difficile per tutti. Mi è capitato di giocare in contro Campbell e mi aveva già impressionato: sapevo che sarebbe stato un giocatore che, in questo Mondiale, con questo clima, avrebbe potuto esprimere tutto il suo potenziale. La Costarica è una squadra fisica, che corre, quindi, con il clima che troveremo, sarà molto difficile averne ragione. Partita chiave? È importante perché una vittoria può essere decisiva per entrambe per vincere il girone. È una gara delicata per tutte e due. Noi vogliamo assolutamente vincere, loro hanno voglia di soffrire e non credo che si fermeranno alla prima partita. La loro vittoria contro l'Uruguay ha un po' scombussolato le previsioni su questo Mondiale. Chi gioca venerdì? Non lo so, sono tranquillo e sereno come lo ero nei giorni scorsi. Mi allenerò normalmente e speriamo e di recuperare presto in campo Buffon. Abbiamo voglia di averlo di nuovo in campo, con le sue parole, il suo carisma e la sua personalità. Gigi è il titolare e non sarà di certo una partita fatta bene a cambiare le gerarchie. Buffon non è soltanto un giocatore, ma rappresenta qualcosa di più. Non è una gara tra me è lui, ma in Nazionale ognuno deve portare il ruolo che ha: io ho pensato a fare la mia partita per dare il mio contributo all'Italia, non a rubargli il posto. I paragoni o l'eventuale successione non esiste perché non è la realtà: tante volte bisogna essere realisti"