ITALIA-URUGUAY: le interviste. CHIELLINI: "E' una vergogna: Suarez andava espulso" - PRANDELLI: "Il rosso a Marchisio ha cambiato tutto" - BUFFON: "I senatori tirano sempre la carretta"

24/06/2014 22:24

"L'arbitro ha visto ma se non c'e' la volonta'... Il gesto e' netto e visto che parlano tanto di documentarsi sui giocatori. Gli episodi sono abbastanza chiari cosi' come l'andamento dato alla partita". Questa l'accusa lanciata da Giorgio Chiellini ai microfoni della Rai dopo l'arbitraggio del messicano Rodriguez riferendosi all'espulsione diretta di Marchisio ed al mancato rosso a Suarez per il morso dato sulla spalla proprio del difensore azzurro. "La verita' e' che la Fifa vuole proteggere certi giocatori. Ora vediamo se hanno il coraggio di usare la prova tv" dice a Sky.

"Ora si parlera' dell'eliminazione, di fallimento, ma la partita e' stata condizionata dall'arbitro, c'e' stata una disparita' di giudizio incredibile. Ridicolo il rosso a Marchisio e la mancata espulsione a Suarez. Il morso? E' stato chiaro, netto, c'e' anche il segno". Cosi' Giorgio Chiellini alla Rai dopo l'eliminazione dell'Italia dal Mondiale. "L'arbitro deve fischiare e dare il rosso, anche perche' simula. Si toccava i denti dopo? Per forza... Non siamo contenti, ma meritavamo solo noi di passare il turno" conclude il difensore azzurro.

''La preparazione atletica? Era buona e oggi l'abbiamo dimostrato. Siamo stati pero' l'unica squadra a giocare nella calda Manaus e due volte a ora di pranzo''. Cosi', ai microfoni di RaiSport e Sky, il Cesare Prandelli, al termine del match Italia-Uruguay, che ha decretato l'uscita di scena degli azzurri dai Mondiali di calcio brasiliani. ''Balotelli? Lo considero importante; ma deve dare piu' garanzie sul piano della tranquillita'. Non riesci mai a capire se e' sereno o no. L'ho tolto a fine primo tempo proprio perche' era ammonito e io avevo paura di restare in dieci. Dimissioni? Adesso vediamo. Lavori quattro anni duramente e poi un rosso puo' condizionare tutto'', ha aggiunto il azzurro.

"Le impressioni a caldo sono di un giorno molto triste per noi come movimento calcistico, come gruppo, come singoli giocatori e come nazione. E' un giorno di un fallimento, è inutile negarlo o girarci attorno". Sono le amare parole del della nazionale azzurra, Gigi Buffon, a Sky, dopo la sconfitta con l'Uruguay e l'eliminazione dal Mondiale brasiliano. "Dove è nata questa eliminazione? Non si sa dove possa essere nata. Avevamo cominciato bene questa competizione, ci eravamo fatti anche delle aspettative un po' troppo importanti e poi ci siamo dovuti scontrare con la dura realtà di una squadra che ha fatto le ultime due gare senza segnare e creando poco ed è uscita meritatamente", ha aggiunto il della . "Lasciare la nazionale? Sicuramente dopo il Mondiale del 2010 ci sono state due competizioni dove abbiamo ben figurato, secondi all'Europeo e terzi alla Confederations Cup. Si pretende la massima serenità di giudizio e correttezza da parte di tutti. Si sente dire che c'è bisogno di ricambi, che Pirlo, Buffon, Barzagli, sono vecchi, ma poi quando c'è da tirare la carretta sono sempre questi in prima fila. Andrebbero rispettati di più loro per quello che hanno fatto e quello che rappresentano ancora adesso. Quando si va in campo si deve fare e non basta più vorrebbe fare o farà", la critica del della Nazionale.