22/06/2014 19:01
Dal ritiro della nazionale italiana ha parlato in conferenza stampa il capitano degli azzurri, Gianluigi Buffon. Queste le sue parole:
"Il clima? Non credo agli alibi, non li ho mai cercati e non mi sono mai piaciuti. Le condizioni climatiche sono impegnative, quasi proibitive, ma lo sono anche per gli altri. Abbiamo avuto la conferma che molte squadre non abituate a questo clima tropicale hanno fato fatica, ma questo non significa che noi dobbiamo andare alla ricerca di scusanti o alibi. La verità è che con la Costarica, neanche a tratti, siamo riusciti a sciorinare quel gioco che avevamo messo in mostra contro l'Inghilterra. L'Uruguay? Sono una squadra da temere ed il riverbero delle ultime partite avrà un ruolo importante: noi veniamo da una caduta, loro rilanciati dalla vittoria sull'Inghilterra. È come un sedicesimo di finale, con il vantaggio che due risultati su tre a disposizione. Tra l'altro, questa è la mia decima competizione e solo una volta, l'anno scorso alla Confederations, alla terza partita eravamo già qualificati. Fisicamente oggi vedremo qualcosa e cominceremo a capire a che livello siamo. Psicologicamente è stata una bella bordata, ma è anche giusto che ci siano determinate polemiche e critiche, ma, in questo momento, non per spocchia, ma per cercare un recupero più rapido e migliore, dobbiamo cercare di estraniarci un po' da quello che ci sta intorno. Non ci possiamo permettere di entrare in questo meccanismo perché sarebbe controproducente. Bisogna rispettare il giudizio di tutti e saper rispondere sul campo. Sicuramente non entreremmo nella storia come l'Italia migliore: sarebbe una grande delusione personale, di gruppo, di squadra ed un fallimento. È innegabile. Nessuno ha paura di prendersi questo tipo di responsabilità. Se mancherà De Rossi o qualcun altro, spero non si faccia sentire: la bravura del nostro allenatore è trovare sempre gli equilibri della squadra in casi del genere. Prandelli è un maestro"