Conferenza stampa, Conte nuovo Ct della Nazionale. Biennale da 8,2 mln per l'ex bianconero: "Un orgoglio, sono emozionato. Ci risolleveremo, l'Italia deve tornare dove merita. Riparto dal blocco Juve". Tavecchio: "E' un investimento. Abbiamo creato un brand, è un valore aggiunto"

19/08/2014 12:54

Una trattativa delicata e complessa proseguita fino a notte, oggi finalmente la firma del contratto arrivata da pochissimi minuti.  è il nuovo della Nazionale e parlerà nella conferenza stampa di presentazione alle ore 11.30. L'ex allenatore della ha firmato il biennale da 8,2 milioni solo questa mattina, proprio a ridosso del suo primo impegno ufficiale (i legali si stanno incontrando all'Hotel Parco dei Principi  per le ultime ore di riunione con i consulenti della Figc). Dopo la prima conferenza stampa, si recherà al San Paolo per seguire in -Athletic Bilbao.

(gazzetta.it)

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LAROMA24.IT (trascrizione a cura di Matteo Monti) - Queste le parole in conferenza stampa del nuovo tecnico della Nazionale, .

Prima l'introduzione di Carlo Tavecchio: "Abbiamo fatto il matrimonio, un caro augurio. La prima telefonata che feci al nuovo Ct non fu una cosa che terminò con una impressione di assenso. Abbiamo parlato per più di mezz'ora e la questione era tutta in piedi. Non si poteva non insistere sul creare questo rapporto sinergico con uno degli allenatori più importanti d'Europa. Le altre telefonato hanno portato a compimento ciò che mi ha dato la certezza che avrebbe accettato questa sfida. Sfida per tutti noi che, in questi momenti particolare, stiamo lavorando per il calcio italiano. Non si poteva non scegliere un'eccellenza per dare possibilità a questo asset di riemergere da quella che è stata una difficile trasferta sudamericana. Avevo fatto riflessioni iniziali sulla cantera, resto dell'avviso che ci vuole un condottiero, un comandante. Credo sia necessario dare il bastone del comando a un condottiero che possa sentire, quando sale l'Inno di Mameli, un brivido dietro la schiena e che possa farci sentire un paese unito. I calciatori sono l'unica possibilità di colmare il gap con l'Europa. Sono state fatte polemiche ma le statistiche ci danno ragione: ci sono molte major in Italia che sponsorizzano più di quanto facciamo noi col Mister. La Federazione si assumerà le responsabilità in proprio: nessuno potrà dire "interviene questo, interviene quello". Non esiste al mondo che in un'azienda si vada in riunione e si parli di stipendi: dirò che il compenso del miglior mister in Europa sarà sostenuto dal nostro pool di sponsor, la Figc è titolare al 100% dei diritti d'immagine di . Se saremo in grado di far fruttare questo importante asset andremo addirittura in plus, su mercati che ci chiederanno ritorni da questa immagine. La maglia azzurra, abbinata a è motivo di Made in Italy, di cui abbiamo bisogno in questo momento. A chi paventa sciagure, la grande professionalità del mister non deve essere assistita o consigliata. Abbiamo dato fiducia 100% a lui, chiavi in mano: gestirà le cose come vuole. Inutile dire che con Puma avremo un rapporto preferenziale: gli affari non si fanno mai da soli, si fanno in due. Come problema abbiamo quello di riportare al primo posto la Nazionale italiana. Abbiamo fatto un'operazione innovativa, che abbiamo risolto con la collaborazione dell'esecutivo federale, in tre giorni. La necessità era assoluta di non lasciar passare il treno: è una convergenza interessante per il sistema paese. C'è stata anche per la prima volta una consulente donna tra i legali. Stiamo internazionalizzando questo brand e abbiamo creato un valore aggiunto, quello del Made in Italy: questo porterà prestigio e capacità di consenso. Lo so che devo recuperare: io saltavo 1.60 mt. Per quelli più alti dovrò farlo in altra maniera. Ringrazio per la sua disponibilità, correttezza. Ho insistito e sono contento di averlo fatto".

Replica : "Non posso non dire di essere emozionato perché oggi al mio posto vorrebbero esserci tutti. Non dimentichiamo che l'Italia è tra le nazionali più importanti al mondo. Orgoglioso del fatto che il Presidente abbia pensato a me, un grande orgoglio. Sono molto contento e colgo l'occasione per salutare Cesare Prandelli che è stato Ct per quattro anni compiendo un ottimo lavoro. Anche a lui va un grandissimo in bocca al lupo per l'avventura al Galatasaray. Mi preme ringraziare anche Arrigo Sacchi per il lavoro fatto per il nostro settore giovanile: quando vorrà, le porte della Nazionale sono sempre aperte finchè ci sarò io".

"Sinceramente non pensavo di tornare in pista così presto. Nella mia testa c'era il pensiero di aggiornarmi, a livello tecnico-tattico, cercare di migliorare le lingue e aspettare l'arrivo di un top club europeo. E' arrivata la telefonata di un top-top-club, perchè questo rappresenta l'Italia. Capendo l'entusiasmo, la voglia di fare da parte del Presidente, l'esaltazione che provo nelle sfide, se la prima telefonata è stata interlocutoria, già dalla seconda c'era grande voglia e disponibilità. Ho questo privilegio e sono veramente molto molto contento. Sull'aspetto tecnico, penso che i giocatori escano da un'esperienza non positiva ma sono convinto che abbiamo buoni giocatori: se riusciamo a farli diventare una squadra, allora penso che il gap con le altre selezioni possa essere colmato. Mi piacciono le sfide che potrebbero sembrare ardue, basti pensare a tre anni fa quando arrivai alla . Oggi arrivo in un momento non semplice per la Nazionale ma sono convinto potremo risollevarci. L'Italia deve stare nei primi posti mondiali".

"Giuseppe Rossi è importante, un patrimonio calcistico. Mi auguro possa risolvere i suoi problemi fisici definitivamente ma è un giocatore che spero di avere a disposizione. Sui singoli preferisco non entrare in merito: da oggi sono tutti calciatori che da me verranno considerati per la convocazione. E' inevitabile che la convocazione bisogna meritarsela, guardo le cose a 360° sia in campo che fuori. La mia esperienza da calciatore e allenatore mi ha insegnato che nei momenti di difficoltà sono gli uomini a permetterti di superarli, non i calciatori".

 C'era un veto dalla per un trasferimento ad un altro club?
Ho visto che sono state fatte tante supposizioni, sono state dette tante cose sulla rescissione del contratto. Dico in maniera semplice che, dopo tre anni di percorso intenso e vincente, eravamo giunti alla naturale conclusione del rapporto. Abbiamo cercato in due mesi se fosse possibile continuare, ma si era arrivati alla naturale conclusione e il distacco è arrivato per il bene di tutti.

E' possibile che la condanna a vincere ti abbia allontanato dalla e avvicinato alla Nazionale che non ha questa aspettativa in tempi brevi?
La vittoria è una dolce condanna. Io vivo per la vittoria. Vivo per cercarla e sappiamo benissimo la differenza che fa per me vincere o perdere. Quando perdo, mi auguro capiti poco, c'è una morte apparente per almeno due giorni dentro di me. Io sono qui per portare la mia mentalità, che sia chiaro. Sono arrivato in un momento non facile per la Nazionale. Sono arrivato per cercare di far capire la differenza che c'è tra vincere e perdere.

Pensi di poter conquistare tutti?
Oggi mi definisco l'allenatore di tutto il popolo italiano: rappresentiamo un intero paese e sono orgoglioso di essere il tecnico di questa squadra e di tutto il paese. Oggi nella mia testa e nel mio cuore c'è un colore bellissimo, l'azzurro. Dentro l'azzurro ci sono tantissimi altri colori.

Formula del contratto?
Risponde Tavecchio: "Non si può pretendere un leader a basso costo, oggi il target si è alzato. Noi avevamo l'esigenza di prendere il meglio per la Nazionale ed è stato possibile solo con questa sinergia".
Risponde : "Contratti del genere esistono già con i calciatori e con qualche allenatore. Io tendo a sottolineare le parole del presidente quando ha detto che abbiamo preso un allenatore vincente a condizioni agevoli per noi. Il mio contratto rientra nei parametri della Federazioni e per andare in contro a loro ho ceduto i miei diritti d'immagine, cosa non successa mai in passato per me. C'è stata grande disponibilità da parte mia a rivestire questo ruolo"

Ti lamentavi delle convocazioni e gli impegni della Nazionale. Sarai comprensivo con gli allenatori dei club? Spieghi meglio esaurimento naturale del rapporto con la ?
La mia intenzione è quella di essere un ct che si rapporta con tutti i club e tutti i giocatori. Cercherò la possibilità di un rapporto costante, intenso: se vogliamo crescere è giusto che l'allenatore della Nazionale vada incontro a quelli dei club, possibilmente confrontandosi sulle disponibilità dei calciatori. Facendo così si può crescere e può crescere il rapporto tra me, i giocatori e i club e che si possa costruire qualcosa di importante. Magari mi auspico meno intransigenza da parte dei tecnici: la mia esigenza è quella di fare diventare questa squadra, Squadra con la 's' maiuscola. E' il talento che deve mettersi a disposizione della squadra: se accadrà potremo colmare il gap tecnico con Nazioni che, ad adesso, stanno davanti. La naturale conclusione? Come nei rapporti: si sta insieme finchè si sta bene, al 100% partecipi su tutto. Nel momento in cui si consumano, è giusto avere la forza di dire basta, per il bene di tutti. Penso bisogna avere gli attributi per capirlo.

Differenza tra allenatore e . Come farà a fare l'allenatore con così poco tempo?
Il selezionatore spesso e volentieri, avendo poco tempo a disposizione, si è sempre affidato a blocchi di squadre per poter dare un'idea di gioco. E' successo alla Spagna, alla Germania: io dovrò cercare di individuare un blocco, storico, quello juventino, su cui poi lavorare con le mie idee. Dovrò essere bravo ad ottimizzare i tempi, anche questa è una grande sfida per me con un terzo di tempo a disposizione.

Hai cambiato giudizio sulla Figc? Ingerenze dallo sponsor? Quanti sono gli Scudetti della ?
Sono tre domande agghiaccianti.Ribadisco, quella fu una ingiusta che ho pagato: è stato un percorso, anche quello, che mi ha aiutato a crescere dal punto di vista umano. Essere qui penso possa essere la migliore riposta per tutti. Scudetti della ? Quelli più importanti sono quelli che ho vinto io, che sono otto: cinque da calciatori e tre da tecnico. Questi li ricordo con grande gioia. Sullo sponsor mi dispiace mi venga fatta questa domanda: chi mi conosce sa benissimo che niente e nessuno potrà decidere al posto mio o impormi qualcosa. Niente e nessuno mai, questo sia chiaro visto che è il primo giorno.

Giudizio sul calcio italiano.
Bisogna riuscire a dare un'impronta di squadra: è fondamentale per tutto il movimento per colmare il gap tecnico che abbiamo rispetto ad altri paesi. Stiamo lavorando sul settore giovanile. Quello che mi preme è dimostrare grande apertura e disponibilità con i club, con gli allenatori dei club anche nei problemi e cercare di risolverli insieme. Stage? Cercheremo compatibilmente con gli impegni di tutti: se ho l'opportunità di lavorare un pò di più rispetto al passato sono convinto che il calcio si risolleverà in tempi brevi. Ad oggi non riesco a definire il calcio: dico che una Nazionale come l'Italia deve tornare dove merita.

Codice etico: nella tua nazionale ci sarà mai posto per calciatori che hanno avuto comportamenti non corretti? Il tuo riferimento è l'Italia come all'Europeo?
Penso che il lavoro che è stato fatto da Cesare è stato importante, culminato con l'arrivo in finale durante quell'Europeo. Quella è la strada da seguire: una nazionale entusiasta, che aveva voglia di dimostrare e conquistare. Un'altra cosa che voglio riportare, da come mi ricordo da calciatore, era lo stato di fibrillazione per le convocazioni in Nazionale. Quell'ansia positiva mi piacerebbe riuscire a riportarla: non c'è niente di scontato per niente e per nessuno. Mi devono dimostrare di voler venire a tutti i costi in Nazionale. Meglio avere 25 giocatori con grande voglia. Si parte da zero e ho bisogno di vedere con i miei occhi perchè solo di quelli mi fido: non degli sponsor, non dei giornali. L'occhio mio sarà giudice su tutto. Sul codice etico, più che questo mi piacerebbe definire la parola comportamento. Le scelte saranno giudicate da me personalmente, non c'è uno standard: in base alla mia testa, alla moralità verranno prese decisioni. Ma non ci saranno standard di punizioni, che varieranno in base alla gravità.

Hai analizzato la Norvegia, tra i prossimi avversari.
Con il mio staff abbiamo già iniziato a studiare la Norvegia. Inevitabile che non abbiamo riferimenti di quest'anno, li stiamo studiando su quello che hanno fatto nel passato. Da quando c'è stata la stretta di mano formale con il Presidente, io e i miei collaboratori stiamo già pensando prima all'Olanda, poi alla Norvegia. Sono abituato a pensare partita dopo partita.

Moduli, rapporto con i giovani, composizione dello staff
Oggi la cosa più importante in assoluto è riuscire a trovare e dare delle certezze alla squadra. C'è poco tempo per inventarsi le cose e ho in mente di ripercorrere ciò che ho fatto nel mio passato con la . La base sarà quella di ripartire dalle certezze dei calciatori, che diventeranno una grande dote per questa Nazionale. A me, giovani di 16 anni o vecchi di 37 anni l'importante è che sono bravi. Sullo staff, invece, è al completo: valuteremo la figura del
dei portieri parlando con la Federazione durante questi giorni.

Hai parlato con Pirlo?
Su Andrea iniziamo a dire che è un campione ed è stato per me un grandissimo punto di riferimento. Anche lui è tra i convocabili, è inevitabile che, viste le sue dichiarazioni post-Mondiali, debba parlarci. Voglio che mi dica cosa sente e voglio che anche lui senta ciò che ho da dirgli in maniera molto tranquilla e serena.

Non credi di poter fare da parafulmine per il sistema italiano in un momento così difficile? Vorrebbe lo spirito della sua ?
Vorrei lo spirito che ha sempre contraddistinto tutte le mie squadre, dall'Arezzo, al Bari, all'Atalanta, al Siena. E' un marchio di fabbrica a cui tengo e voglio che le mie squadre abbiano questo tipo di predisposizione. Lavoro con il mio staff affinché questo avvenga. Si lavorerà tanto perchè da parte mia c'è veramente voglia e c'è anche predisposizione da tutto il gruppo di calciatori. Sono contento di affrontare questa sfida, intrigante, in un momento non semplice. Ma a me piacciono le sfide, piace ciò che ho sentito dire in questi giorni dal Presidente. Sono uno che da tutto sè stesso per cercare di andare il più lontano possibile.

Figura del . Avete deciso chi vi affiancherà?
Sinceramente in panchina c'ho già tanta gente che mi affianca: sarebbe meglio fare una panchina aggiuntiva (ride, ndc). Ieri mi sono visto con il Presidente, questo discorso non lo abbiamo ancora affrontato. E' una figura importante, carismatica ma sarà lui a prendere questo tipo di decisione.

In un momento di spending review generale, e nel momento del calcio, non sarebbe stato più corretto accettare i parametri del vecchio Ct Cesare Prandelli?
Ho accettato i parametri della Federazione. Il mio stipendio ci rientra. Poi, se ha un'immagine acquisita tramite le vittori e i successi, la Federazione ha fatto valere questo diritto. Non mi sembra sia stato fatto niente di particolare ma è stato dato il giusto riconoscimento all'immagine che, ribadisco, è stata concessa da me alla Federazione. Cosa mai fatta prima, dato che era stata gestita privatamente.

Risponde anche Tavecchio: "Questo per la Federazione è un investimento. Abbiamo messo insieme sinergia tecnica ed economica. Quando si parla di investimento significa che ciò che oggi definiamo 'brand' è stato elevato con la figura di una persona che ha grande appeal commerciale nel sistema. In più è italiano, siamo rimasti con un tecnico importante nazionale, valore aggiunto per il sistema paese. Noi possiamo arrampicarci su tutti i vetri del mondo per trovare errori, è nelle umane cose. Ma questo è un investimento per dare una spinta al paese. Dal suo osservatorio, il Ct della Nazionale è un segnale al paese. Diamo un'immagine importante che si accosta a quella della Figc: tutti dobbiamo credere e sperare nei risultati, che dobbiamo recuperare. Non c'era altra via che creare questo shock positivo".